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. | ISRAELE-LIBANO: PADRE VANZAN, CONTENTO PARTENZA
(ANSA) - VENEZIA, 14 AGO - La soddisfazione per la prossima partenza dei Lagunari per la missione di pace in Libano stempera per un attimo il dolore del ricordo di Matteo, il figlio-soldato deceduto due anni fa in Iraq. Enzo Vanzan, 51 anni, di Camponogara (Venezia), il padre del primo caporalmaggiore del Reggimento Serenissima ferito a morte a 23 anni nell'attacco del 16 maggio 2004 a Nassiriya a Base Libeccio.Mai come ora dice di sentirsi idealmente vicino alla sofferenza di David Grossman, lo scrittore israeliano che negli scontri al confine tra Israele e Libano ha perso secondogenito Uri (21), ma ribadisce che e' fondamentale lo sforzo dell'Italia per riportare la pace. Addomesticare il dolore della perdita di un figlio e renderlo tollerabile al punto da offrirlo agli occhi degli estranei nelle tante cerimonie ufficiali del Reggimento alle quali la coppia non rinuncia di partecipare, e' diventato per Enzo e la moglie Lucia Vanzan un rito giornaliero che si alimenta soprattutto attraverso la costante vicinanza ai destini dei commilitoni del figlio. E' per questo che Enzo Vanzan si dichiara ''contentissimo che i Lagunari partano per il Libano'' e felice ''che il Reggimento torni a prestare la propria opera di pace dopo l'esperienza della missione 'Antica Babilonia'''. ''La vedo una cosa positiva proprio nel ricordo di Matteo'' dice Enzo Vanzan, che si divide tra il lavoro di infermiere a Mogliano (Treviso) e il figlio primogenito Marco, costretto in sedia a rotelle a causa di un incidente stradale. ''I compagni di Matteo sono preparatissimi - ribadisce - so che scalpitano per tornare in missione''. Per il padre del caporalmaggiore morto in Iraq ''e' un orgoglio che le Forze Armate richiedano nuovamente l'impiego di un corpo d'elite come quello dei Lagunari per impegni cosi' delicati e che richiedono esperienza e coraggio''. La morte, sostiene Enzo Vanzan, ''e' un rischio che va messo in conto, un prezzo che comunque val la pena di pagare per riportare la pace dove non c'e'''. Sono molti gli amici di Matteo, spiega il padre del Lagunare, che erano con lui in Iraq e che sono presumibilmente chiamati a far parte della compagnia destinata a raggiungere il Libano gia' nei prossimi giorni, insieme ad una decina di AAV7, i mezzi cingolati anfibi usati per la perlustrazione dell'Eufrate due anni fa. Ma non e' da escludere che piu' avanti possa essere tutto il Reggimento, come accaduto nel maggio del 2004, a partire per il Medioriente alla guida del comandante, il Col. Luigi Chiapperini. Rosanna Codino (ANSA)
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. | Estratto da ANSA, 14 agosto 2006. | ||||||
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