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rassegna stampa  
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LIBANO: PARTITA NAVE SAN MARCO DOPO LE OPERAZIONI DI CARICO

 

(ANSA) - VENEZIA, 27 AGO - Nasce virtualmente sotto l'insegna del leone alato di San Marco il ebutto dei ''marines italiani'' all'estero: e' infatti la nave da sbarco 'San Marco' della Marina uella che ha preso oggi a bordo 120 soldati del Reggimento Lagunari Serenissima che faranno arte della Forza di ingresso schierata in Libano nella prima fase della missione di pace dell'Onu.  Sempre all'effige del patrono di Venezia rimandano, neanche a farlo apposta, il simbolo e l'urlo ipetuto ogni giorno all'alzabandiera dagli eredi dei fanti da mar della Repubblica di Venezia. Due rimorchiatori hanno scortato stamani a mezzogiorno la 'San Marco' sino alla banchina B17' el porto di Marghera. Da quel momento e' iniziato incessante l'imbarco dei mezzi, dei materiali  ei militari, partiti soprattutto dalla caserma Bafile di Malcontenta, dove ha sede la terza ompagnia ''Isonzo'', che ha rappresentato il 'nocciolo duro' del Reggimento nell'esercitazione 'Mare aperto'' con i maro' del San Marco: la prova generale a tutti gli effetti, voluta dal Comando delle Forze da sbarco - la struttura chiamata a dare corpo alla nuova Forza di roiezione dal mare - di quanto gli italiani saranno ora chiamati a svolgere in Libano. Sull'unita' ella Marina sono stati imbarcati anche una aliquota del terzo Reggimento Genio Guastatori di dine e reparti del settimo Reggimento Nbc di Civitavecchia.A 24 anni di distanza dall'impiego in ibano con i maro' del San Marco, torneranno nel Paese dei Cedri gli Aav7, i mezzi anfibi da barco che i lagunari portano con loro in missione e con i quali gia' due anni fa a Nassiriya, in ccasione di 'Antica Babilonia 4', pattugliarono l'Eufrate, suscitando l'invidia dei militari britannici, l punto da essere elogiati pubblicamente dal generale Bill Rollo, allora comandante inglese della Divisione multinazionale sud-est in Iraq, che ne avrebbe voluto la permanenza sul terreno anche dopo il rientro in patria del Reggimento.

Tra i mezzi militari che non sono stati imbarcati, contrariamente alle notizie che si erano diffuse sino a ieri, i

blindati Puma e Centauro e i veicoli cingolati Dardo. Alla partenza da Venezia, avvenuta poco dopo le 18, hanno assistito  il Comandante delle Forze operative terrestri, generale di corpo d'armata Bruno Iob, il comandante del primo Fod, generale di corpo d'armata Giovanni Ridino', il comandante della Brigata Pozzuolo del Friuli, gen. Paolo Gerometta e il comandante del Reggimento Lagunari, col. Luigi Chiapperini.

Della compagnia di Lagunari inserita nella Forza di ingresso fanno parte anche quattro soldatesse - tre fucilieri e una aiutantesanitaria dell'infermeria - tutte volontarie in forza alla terza compagnia Isonzo. L'unica ad aver gia' avuto esperienze dimissioni di pace all'estero e' il caporalmaggiore Silvia di Siervi, ormai nota come ''soldato Jane'' per aver superato a Brindisi,unica donna, il durissimo corso di addestramento per entrare a far parte della Forza da sbarco inteforze. Originaria diGalatina (Lecce) ma residente a Campagna Lupia (Venezia), Silvia, 24 anni, presente due anni fa in Iraq, pur di partire per ilLibano ha lasciato a casa la piccola Sara, la figlia di un anno e mezzo avuta da un commilitone, sergente maggiore nellostesso Reggimento. Con Silvia si sono imbarcate altre tre ragazze, una aiutante sanitaria di Ruvo di Puglia (Bari) e duefucilieri di Rovereto (Trento) e Canosa (Bari).

Rosanna Codino (ANSA)

 

  
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Estratto da ANSA, 27 agosto 2006.

  
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