. | | LIBANO: PARTONO I LAGUNARI,UNA QUINDICINA LE SOLDATESSE COL CHIAPPERINI: COME IN PASSATO PRONTI INTERVENIRE PER PACE MO (ANSA) - VENEZIA, 3 NOV - Con la partenza domani da Venezia dei primi 130 uomini, i Lagunari iniziano il trasferimento a scaglioni del'intero Reggimento in Libano nell'ambito della missione Leonte. Del primo gruppo, che andra' a raggiungere i 130 militari - tra i quali quattro soldatesse - gia' in teatro (nel compound Unifil nei pressi di Al Hinniyah, a circa 5 chilometri dalla costa libanese) dall'esordio della forza d'ingresso italiana, fanno parte una cinquantina di uomini della Caserma Bafile di Malcontenta e una settantina della caserma Matter di Mestre, sede del Comando. Almeno per il primo periodo i Lagunari si posizioneranno presumibilmente nel campo tendato di Marakah. A partire per primi saranno i fucilieri e i conduttori dei Puma e dei Vtlm (i mezzi antimine di recente dotazione) che sono stati caricati il 31 ottobre scorso a Monfalcone (Gorizia) su una nave container civile. Sino alla fine del mese di susseguiranno le successive partenze sia da Venezia che da Ronchi dei Legionari, per il completamento dello schieramento previsto, pari a 600 uomini, al comando del col. Luigi Chiapperini, che partira' entro la prima decade del mese alla volta del Libano con la bandiera di guerra del Reggimento. ''I Lagunari come gia' dimostrato in passato in vari teatri operativi - sottolinea il comandante - hanno risposto ancora una volta alla chiamata dell'Italia e piu' in generale della Comunita' internazionale per contribuire a stabilizzare un'area sfortunata del Medio Oriente''. L'8 novembre e' in programma a Tibnin il passaggio del comando tra il comandante della Forza d'ingresso, il contrammiraglio Claudio Confessore, e il gen. Paolo Gerometta, comandante della Brigata di Cavalleria Pozzuolo del Friuli, dalla quale dipendono anche i Lagunari. Sono una quindicina le soldatesse del ''Serenissima'' che prenderanno parte alla missione Leonte, alcune delle quali gia' reduci da esperienze all'estero. E' il caso del caporalmaggiore Rosaria Tortora, 24 anni, campana di origini ma pugliese di adozione. ''E' la mia seconda missione all'estero dopo quella in Iraq - racconta -. Certamente lo spirito e' diverso perche' allora non sapevo cosa mi attendeva, mentre adesso siamo piu' addestrati e mentalmente preparati''. Insieme al fuciliere Silvia di Siervi, l'ormai nota ''soldato Jane'' dei Lagunari, Rosaria Tortora ha frequentato a Brindisi il corso di qualificazione anfibia della Marina, dopo aver superato quello dei Lagunari. ''I miei genitori appoggiano pienamente la mia scelta - conferma il caporalmaggiore - tutti in famiglia, tranne mia madre, indossano una divisa e condividono il mio impegno a servizio dell'Italia''. Sulle motivazioni della sua scelta professionale, Rosaria ha un'idea ben precisa, che la spinge a ribadire di augurarsi che nel prossimo futuro ''le ragazze non si arruolino solo per una questione di moda, ma sulla base di valori autentici, vista la fatica e l'impegno necessari, soprattutto in un corpo come quello dei Lagunari''.(ANSA). Rosanna Codino (ANSA) | | |