. | | AGGRESSIONE PADOVA: VANZAN, NON HO INTENZIONE DI MOLLARE CAMPONOGARA (VENEZIA), 4 NOV - ''Ho accettato l'invito dell'on. Ascierto a partecipare alla manifestazione di Padova solo perche' si trattava di celebrare la ricorrenza del 4 novembre, festa delle Forze Armate, ma soprattutto di rendere omaggio ai soldati che hanno perso la vita in missione''. Enzo Vanzan, padre del primo caporalmaggiore dei Lagunari Matteo, morto in Iraq il 17 maggio 2004, spiega cosi' la presenza ieri sera alla manifestazione di An, al termine della quale e' stato aggredito e malmenato da una persona che gli e' piombata alle spalle. Vanzan ha un occhio nero e gonfio, ma riesce comunque a trovare lo spirito per ribadire ''che i Lagunari, i compagni di Matteo, sono dei bravi ragazzi, a cui deve andare il massimo rispetto''. Molti di quei ragazzi hanno bussato oggi alla villetta di Camponogara circondata da un piccolo giardino, nella quale Enzo vive con la moglie Lucia, insieme a tre cani. E' tutto cio' che ai coniugi Vanzan resta dopo la morte a 23 anni del figlio e l'incidente stradale che ha costretto su una sedia a rotelle l'altro figlio, Marco. In casa il telefono squilla continuamente da ieri sera. A chiamare sono stati, tra gli altri, il governatore del Veneto Giancarlo Galan, il sindaco di Camponogara Desiderio Fogarin, il comandante di Matteo all'epoca della missione in Iraq, col. Emilio Motolese, in Libano con la missione Leonte, e l'attuale comandante dei Lagunari, col. Luigi Chiapperini. ''Ieri sera, avvertiti dall'on. Ascierto - racconta Enzo Vanzan - mi hanno chiamato il prefetto di Padova Paolo Padoin e il presidente di An Gianfranco Fini, che ha definito l'accaduto un atto increscioso''. Il padre di Matteo Vanzan ammette che mai si sarebbe aspettato un'aggressione del genere. ''Sino ad oggi non sapevo neppure cosa fosse la paura - dice - anzi a dire il vero una sensazione simile alla paura l'avevo provata un anno fa quando sono andato allo stadio di Milano per assistere al concerto degli U2 e mi sono ritrovato a pensare che se un terrorista avesse fatto un attentato poteva diventare una strage, visto l'assembramento''. Questo pomeriggio Vanzan avrebbe dovuto partecipare ad un'altra manifestazione nel veronese per celebrare il 4 novembre: ''ho telefonato, scusandomi - spiega - ma proprio non me la sento di andare dopo quanto successo''. ''In ogni caso - ribadisce - io non ho nessuna intenzione di mollare, voglio continuare insieme a mia moglie a testimoniare il valore di questi ragazzi che sacrificano la loro vita per la Patria''. Il papa' di Matteo definisce i suoi aggressori ''persone povere in tutto, neppure degne di commento''. ''Quello che hanno fatto - ripete sarcasticamente - e' un gesto da eroi del terzo millennio''.(ANSA). Rosanna Codino (ANSA) | | |