| | | Caserma "fratelli dall'armi" - san vito al tagliamento Alla caserma di San Vito al Tagliamento pur essendo di recente costruzione, i Lagunari hanno voluto dare la loro impronta alla costruzione come una confortevole abitazione.
La Caserma fu costruita alla fine degli anni '50 e prese il nome dai fratelli Luigi e Rinaldo Dall'Armi, entrambi decorati di Medaglia d'Argento al Valor Militare, il primo alla memoria per atti eroici compiuti alla testa di un plotone di Alpini sul Monte Grappa nel 1917, il secondo, una prima volta, per l'energia di comando manifestata alla testa della propria compagnia di mitraglieri sull'Ortigara nel 1917, e una seconda volta, per il trascinante comportamento tenuto sotto il fuoco nemico come Comandante di Battaglione Alpino in Albania nel 1941.
Fu sede dell'8° Battaglione Genio Guastatori del 2° Reggimento Genio di stanza a Casarsa della Delizia. Dal 1964 al 1975 ospitò il XXII Battaglione Carri Serenissima.
Per ricordare questi due eroi, il Tenente Colonnello Guido Montorzi, ha fatto erigere, sotto il pilo della Bandiera, in piazza d'armi, un monumento al carrista e due targhe commemorative in loro ricordo. Il monumento fu inaugurato il 1° ottobre 1967, festa dei Carristi e fra gli invitati erano presenti pure i famigliari Dall'Armi. Il monumento era formato da due torrette di carri armati del tipo usato nella guerra d'Africa e di un busto di carrista al centro. Dietro il pilo della Bandiera fu iniziata la costruzione, che si protrasse anche sotto i comandanti successivi (Tenente Colonnello Aldo Benazzi, Tenente Colonnello Antonio Prospero e Tenente Colonnello Romano Gelati), di una sala museo. In questo museo furono raccolte fotografie, cimeli, armi e ricordi riguardanti la storia del XXII Carri.
Tutti questi cimeli, sono stati ora raccolti nella sede dell'Associazione “Sicut Leones” e, dopo lo scioglimento di questa, passati alla Sezione intitolata al XXII Battaglione Carri Serenissima dell'A.L.T.A. Il piccolo ma significativo museo vuole far si che il ricordo di questo splendido Battaglione non si dissolva dopo il suo scioglimento. E' per questo motivo che, prima il "Sicut Leones" e poi la Sezione dell'A.L.T.A. del XXII Battaglione Carri Serenissima, hanno voluto mantenere vivo il ricordo nelle menti e nei cuori di chi ha avuto la fortuna di prestare il servizio militare presso questo specialissimo Battaglione. All'entrata della Caserma, sotto l'androne della palazzina comando, campeggiò, fin dal 1974, in bella mostra un quadro raffigurante il Leone di San Marco inquadrato fra le scritte XXII Battaglione Carri Serenissima. Sullo sfondo si notavano le Caserme del Lido e quella di San Vito al Tagliamento (opera del Lagunare Carrista Ivano Niero).
Sotto, cinque alabarde in una rastrelliera (opera del Lagunare Carrista Silvano Opportuni e del Sergente Feliciano Miotto) completavano la composizione.
Nel 1975, iniziò una profonda ristrutturazione dell'organismo militare, che operò una riduzione di circa un terzo delle unità. Anche il Reggimento Lagunari Serenissima non fu risparmiato da questa profonda ristrutturazione che iniziò il 15 luglio 1975. Il 1° settembre fu soppresso il Battaglione Anfibio Marghera, il 20 ottobre il Battaglione Anfibio Isonzo e il XXII Carri passarono alle dipendenze della Brigata Meccanizzata Gorizia assumendo, rispettivamente, la denominazione di 41° Battaglione Meccanizzato Modena e XXII Battaglione Carri M. O. Piccinini.
Sotto il comando del Tenente Colonnello Saltini avvenne la trasformazione del Battaglione da lagunare – carrista a prettamente carrista. Il Tenente Colonnello Saltini fu quindi l'ultimo comandante del XXII Serenissima ed il primo comandante del 22° Piccinini, colui che ebbe il difficile compito di guidare il Battaglione durante questo cambiamento d'identità. | | |
