Collezionismo Lagunare |
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Coltello Lagunare | |||||
Il pezzo é stato creato in funzione del destinatario e cioè per dare idea di “lagunarietà”. In anteprima si é colpiti dal senso di possenza e dall’aggressività dell’insieme: l’autore ha così sintetizzato la relazione dell’opera con il concetto di appartenenza alle Forze Lagunari. La forma richiama il classico “Bowie” di origine americana che nelle sue morbide linee si é sempre ispirato alle fluenti curve delle armi arabe. Lama, impugnatura e codolo forato sono ricavati da un unico pezzo d’acciaio inossidabile 440C ulteriormente temprato a caldo per ottenere elasticità e durezza; due cose che non sempre vanno d’accordo. L’arma misura nel suo insieme 32cm di cui ben 20 di lama ad un filo ed a un finto controfilo arcuato (escamotage per collocare questo manufatto tra le armi bianche e non tra le armi comuni per cui sarebbe necessario sporgere denuncia di detenzione presso le competenti autorità; invece così facendo, la detenzione é libera) e 12 di manico sagomato alla funzione del pieno del palmo e con degli inviti “semi fingers grooves” per un’ergonomica ed ottimale presa d’impugnatura. Altra nota sulla lama é che buona parte di questa é stata tirata verso il filo (quasi 2cm) con l’uso di una vecchia mola a nastro modificata per dare il senso della concavità. Occupa circa la metà del rovescio (dal finto controfilo alla guardia) una decorazione effettuata con un utensile appositamente creato e richiamantesi ad una cordonatura proseguente sull’elsa di una sciabola corta d’arrembaggio esposta nell’armeria di Palazzo Ducale a Venezia ed armeggiata dagli “schiavoni” che poi non erano altro che gli ormai noti “Fanti da Mar” di lagunare richiamo, ed atta agli arrembaggi del naviglio nemico. Lavoro di encomiabile fattura concretizzatosi solo per la certosina pazienza dell’artigiano. Sul lato destro la lama compare il numero 307 certificante il numero seriale dell’opera. Abbiamo poi scendendo verso la punta la riproduzione fatta a mano con la tecnica del bulino (da specialisti incisori della Val Trompia ) del fregio da copricapo dei Reparti Lagunari di tutti i tempi e cioé un’ancora catenata turrita sostenuta da due fucili in incrocio. seguendo verso la punta della lama troviamo la dicitura “Reggimento Lagunari Serenissima – Btg. Anf. Isonzo, 1966-1967”. Sul lato opposto vediamo la sigla ST cerchiata, marchio dell’artigiano costruttore e, di seguito, lo stesso fregio precedentemente descritto con l’incisione “Lagunare Dino Doveri, ...come lo scoglio infrango, come l’onda travolgo...”. La guardia sempre in acciaio inox 440C é ricavata da un blocchetto fresato per innestarsi sulla lama e poi sagomato con linea morbida e fissato in diagonale con l’ala della guardia più bassa e quindi adatta ad alloggiare l’indice verso il taglio. Il manico in legno d’ebano stratificato ed impermeabilizzato con i due semi gusci trattenuti al codolo interno da otto rivetti passanti; alla mediana dei due semi gusci é stato ricavato un alloggiamento per due “MAO” (Leone alato in maestà da sempre simbolo e mostrina dei Lagunari) annegati in resina trasparente alla quarzite. Infine, la massiccia ed aggressiva linea del coltello da combattimento, viene ingentilita dall’inserimento tra guancette e guardia di due inserti in pietre semi preziose giallo-rosse, colori tipici della specialità. Il fodero in cuoio pregiato nero é sostanzialmente caratterizzato da un’alta e larga asola cucita a mano ed adatta per essere portata con un cinturone molto alto di tipo militare. Tra i punti della cucitura d’allacciamento al corpo del fodero é stata stampata a pressione la dicitura recante il nome del proprietario e sul lato opposto la scritta: “One of a Kind, n° 307, Hand Made by ST, Italy”, che tradotto dall’inglese significa: pezzo unico n° 307 prodotto a mano da ST in Italia. la parte contenente la lama é costituita da due semi gusci racchiudenti un terzo strato di cuoio per ricavare l’alloggiamento in negativo della lama. Il coltello é trattenuto in sede da una striscia di pelle morbida che, partendo dal retro e passando sopra l’ala alta della guardia, si blocca con un grande bottone automatico di fronte al fodero. Analizzando il fodero, balzano agli occhi due particolari rilevanti: la cucitura effettuata a vista con doppio passo nei fori predeterminati a mano e la decorazione del fronte dritto ottenuta con un abile lavoro manuale d’incisione in stile decorativo giapponese che richiama il motto del Reggimento con delle furibonde onde che si frangono contro scogli (Come lo scoglio infrango, come l’onda travolgo). Concludo l’analisi indicando come il grande valore affettivo del pezzo lo rende incedibile anche se tanto per dare un’idea del suo valore, ho già rifiutato offerte dell’ordine dei 2500 Euro. San Marco! Lagunare Dino Doveri
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