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Italy Joint Landing Force Works To Find Its Feet By TOM KINGTON
ROME - As Italy's joint Army-Navy landing force, known as COMFORSBARC, enters its third year, planners say they are getting closer to making the mix work as training puts the partners in new roles. Since March 2006, units from the Navy's San Marco amphibious regiment have been training under a joint COMFORSBARC landing force command structure with the Army's Venice-based Serenissima regiment, which was formed to protect the Venice lagoon. The bottom line, one official said, is bulking up to carry more weight at the international level. "It was just fundamental to have bigger numbers," said Fabrizio Maltinti, landing force chief of staff and Navy commander. hile the San Marco now numbers 1,400 troops, the aim is to create a brigade level force of 4,000 by 2010, including a ground combat element of 2,500. As part of training in 2008, Lagunari, as the Serenissima regiment soldiers are known, will head up onto the beachhead during an amphibious exercise to run the land-based command-and-control portion of a joint force landing operation. "This will involve the Serenissima commanding an element of the Grado assault battalion of the San Marco," said Maltinti. "The Lagunari will also possibly mount a command-and-control operation at sea this year," he said. "Running an operation from a command vessel, rather than from the land, requires a different mind-set." In the run-up to the exercises planned for this year, a company of Lagunari trained for a month in both 2006 and 2007 with the San Marco regiment. Two cycles of training for Army personnel - one for 190 and one for 150 personnel - also will take place this year. Overseeing the mix is a permanent command, now numbering 130, including 45 Army staff, and led by Navy Rear Adm. Claudio Confessore, who masterminded the Italian Navy's landing of troops in southern Lebanon in 2006 to start the U.N.'s beefed- up peacekeeping mission in the wake of the Lebanon-Israel conflict. From the Army, Confessore's deputy is Brig. Gen. Emanuele Sblendorio. The Lebanon landing was typical of a modern amphibious landing: more unloading and logistics than assault under fire. To handle the job of rapidly bringing onto land the enormous quantity of gear needed for peacekeeping, the San Marco units rely on three 8,000-ton landing platform dock vessels: the San Marco, San Giusto and San Giorgio. A fourth vessel has long been on the Navy's wish list, but despite an uptick in Italian procurement, a new acquisition remains on the drawing board. Planners are nevertheless aiming high, and they have set their sights on a 17,000- to 20,000-ton version that could ferry 600 to 700 landing troops and carry LCM 8 landing craft, rather than the smaller LCM 6 craft that fit into the current LPD fleet. Room for a hovercraft is also being mulled. The new vessel would have the same on-deck aircraft and helicopter- osting capability as Italy's new Cavour carrier, which is set to join the Garibaldi in service and will hold 12 helicopters, including the EH101, NH90 or SH- D, or up to eight aircraft - now, the Harrier; in coming years, the Joint Strike Fighter. Italian shipbuilder Fincantieri, meanwhile, is offering the Navy various designs to ponder, including a modular concept that could weigh from 14,000 to 21,000 tons, depending on specifications, and host a 50-by-15- quare-meter floodable dock. "Ideally, we would add such a vessel to the three LPDs we have, then buy two more, as the LPDs are retired from service," Maltinti said. Another asset on the wish list is a wheeled amphibious vehicle. "The San Marco was not allowed to use its tracked amphibious AAV-7 vehicles in Kosovo, and we would like the new force to have a wheeled variant like the Piranha or the Patria," one naval official said. Local player Iveco is also developing an amphibious wheeled vehicle using its experience from developing the Centauro wheeled tank, he said. "The Centauro has a combat weight of 28 tons, and we would need it slimmed down to 20 tons to fit requirements." The official said plans launched in 1999 to give the Navy's VCC tracked vehicles amphibious cladding and a propulsion system, with four prototypes tested, had meanwhile been slowed in favor of the plans for a wheeled vehicle buy.
Traduzione
Italia – La Forza Anfibia Congiunta cerca la sua collocazione. By TOM KINGTON
ROMA – Visto che, la congiunta forza da sbarco Italiana, conosciuta come COMFORSBARC, entra nel suo terzo anno, gli ideatori affermano che sono vicini a costituire con questa unione, un corso di formazione per i nuovi ruoli. Da marzo 2006, l’unità del Reggimento anfibio Marina San Marco si è addestrato alle dipendenze del comune comando di forza da sbarco COMFORSBARC con il Reggimento Lagunari Serenissima , dell’esercito di base a Venezia, il quale era stato formato per proteggere la laguna di Venezia. Il risultato finale, ha affermato un ufficiale, é quello di espandere e portare maggior peso a livello internazionale. “Era proprio essenziale avere una aumentata capacità” ha detto Fabrizio Maltinti capo di stato maggiore della forza da sbarco, e comandante della Marina. Mentre il San Marco attualmente é costituito da una truppa di 1,400 elementi, lo scopo è quello di creare una brigata con una forza di 4,000 uomini per il 2010, includendo un gruppo da combattimento terrestre di 2,500 uomini. Come parte dell’addestramento nel 2008, i Lagunari, militari del Reggimento Serenissima quali sono conosciuti, si dirigeranno sulla spiaggia durante l’esercitazione anfibia per coordinare la parte terrestre comando e controllo, dell’operazione della forza da sbarco congiunta. “Questo coinvolgerà il Serenissima il quale sarà al comando di una componente del battaglione d’assalto Grado del San Marco” ha affermato Maltinti. “i Lagunari quest’anno, prepareranno forse anche una operazione di comando e controllo a mare” ha detto (Maltinti) “Dirigere una operazione da una nave comando, piuttosto che da terra, richiede un differente atteggiamento mentale”. Nel percorso relativo agli addestramenti pianificati per quest’anno, ci sarà anche una compagnia di Lagunari che si addestrò per un mese nel 2006 e nel 2007 con il reggimento San Marco. Quest’anno vi saranno inoltre due cicli di addestramento per personale dell’esercito, uno con una forza di 190 elementi ed un altro di 150 . La supervisione per questa configurazione è un comando permanente, che attualmente è costituito da 130 militari inclusivi di 45 elementi di personale dell’ Esercito, comandati dall’Ammiraglio di Divisione Claudio Confessore, il quale diresse le truppe anfibie della Marina Italiana nel sud del Libano, all’inizio della missione di pace conseguente il conflitto Israelo-Libanese, il vice comandante di Confessore invece, proviene dall’esercito ed è il Brigadiere Generale Emanuele Sblendorio. La presa di terra in Libano è stata una tipica e moderna operazione di sbarco anfibio, caratterizzata più da movimentazione di materiali e logistica, che da un assalto sotto il fuoco . Per attuare l’incarico di portare rapidamente a terra l’enorme quantità di equipaggiamento necessario per l’operazione relativa al mantenimento della pace, le unità del San Marco possono contare su tre navi da trasporto anfibio di 8,000 tonnellate, il San Marco, il San Giusto, ed il San Giorgio. Una quarta nave e’ da lungo tempo nella lista dei desideri della Marina, ma malgrado l’interesse Italiano per l’ottenimento, l’acquisizione di detta nave rimane per ora a livello di studio. I pianificatori tuttavia mirano in alto, ed hanno messo i loro occhi, su una versione di nave da 17,000 a 20,000 tonnellate, che può traghettare da 600 a 700 uomini di truppa e portare un mezzo da sbarco LCM8 al posto del più piccolo LCM6 che è in dotazione alla attuale flotta LPD, inoltre è nei progetto maggior spazio per alloggiare anche per un hovercraft. La nuova nave dovrebbe avere la capacità di portaerei e portaelicotteri, come la nuova portaerei italiana Cavour, la quale si aggiungerà alla Garibaldi che è già in servizio e che porta 12 elicotteri, inclusi EH101,NH90 o SH-3D, oppure fino ad otto aeroplani attualmente l’Harrier, nei prossimi anni il Joint Strike Fighter. Frattanto i cantieri navali Fincantieri stanno offrendo alla Marina diversi progetti su cui ponderare, incluso un concetto modulare che potrà pesare dalle 14,000 alle 21,000 tonnellate, a seconda delle specifiche, e che potrà trasportare un bacino allagabile di 50 per 15 metri (per ospitare LCM). “Idealmente vorremmo aggiungere questa nave alle tre LPDs che abbiamo , poi acquistarne altre due dato che le LPDs saranno ritirate dal servizio” ha detto Maltinti. Un altro mezzo nella lista dei desideri, è quello di un veicolo anfibio gommato. Un ufficiale della Marina ha detto che Il San Marco non era stato autorizzato ad usare l’anfibio cingolato AAV-7 in Kosovo, pertanto si vorrebbe per la nuova forza di proiezione, avere una variante gommata come il Piranha od il Patria. Ha aggiunto che la locale Iveco sta sviluppando un veicolo anfibio gommato usando l’esperienza acquisita sviluppando il veicolo blindato Centauro. “ Il Centauro ha un peso di combattimento di 28 tonnellate, ed avremmo bisogno di un mezzo più leggero di che pesi 20 tonnellate per essere adeguato alle esigenze” L’ufficiale ha inoltre detto che il progetto di studio lanciato nel 1999 di dare alla Marina un VCC anfibio cingolato dopo quattro prototipi testati, è stato rallentato in favore del nuovo progetto di acquisire l’anfibio gommato.
Traduzione a cura del Ten. Lag. Renzo Benettolo.
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. | Estratto da Defense News, gennaio 2008. | ||||||
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