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Gare e Pattuglie Militari

12-14 ottobre 2012

 
  

 

 

dragon recon 2012

Comprensorio Militare di Persano (SA)

 

 

L’esercitazione con la partecipazione di  ventidue squadre di cui dieci costituite da militari in servizio attivo, aveva inizio alle ore 15,00 di venerdì 12 ottobre con le prove di tiro utilizzando pistole Beretta in cal. 9x19, a seguire la prova di montaggio armi, quest’ultima consisteva nel rimontare in un breve periodo di tempo “3 minuti” tutte le componenti sparse su un tavolo relative a: pistola Beretta, fucile Beretta AR 70/90, mitragliatrice Minimi.

Alle ore 18,30 tramite mezzo militare, le prime pattuglie venivano portate alla foce del fiume Sele da dove aveva inizio l’infiltrazione con la risalita del fiume tramite barchini plananti, il tutto era reso molto complicato in quanto le ore precedenti l’inizio missione, aveva piovuto con forte intensità ragion per cui il fiume era molto ingrossato e con forte corrente, ad ogni modo lo sbarco è stato fatto nel migliore dei modi.

La pattuglia iniziava così il proprio movimento attraverso il territorio ostile, cercando di evitare le squadre di contro-interdizione sia appiedate che motorizzate disposte sul territorio, tutto il percorso di circa 30 Km prevedeva la presenza di quindici punti di riconoscimento topografico alcuni noti altri da verificare. In questi punti vi erano disposte prove varie, consistenti in esercizi teorici e di riconoscimento, di tipo fisico, di tipo tattico e CIMIC.

Senza sminuire il valore delle altre prove non descritte, le più significative sono state sicuramente:

  • imbarco/sbarco da barchini plananti e risalita del fiume

  • attraversamento di corso d’acqua con ponte di corde

  • procedure di MedEvac e IED

  • movimento sul terririo tramite VCC M113

  • attività CIMIC  consistente nel concordare con capo tribu’ locale la ricezione di informazioni utili alla missione

  • combattimento in ambiente urbano

  • esfiltrazione dal territorio nemico mediante elicottero

 

La squadra A.L.T.A. di Bergamo a concluso l’operazione alle ore 14,30 circa di sabato 13 ottobre. Il piazzamento è stato di terza pattuglia nel tiro e sesta pattuglia in classifica generale, differenza di interpretazione in alcune procedure e alcuni errori hanno impedito di raggiungere posizioni più elevate.

 

 

Il rapporto del Team Leader

Il 12, 13, 14 Ottobre si è svolta nei dintorni del comprensorio militare della base di Persano ( SA ) la 14a edizione della nota gara internazionale per Pattuglie Militari denominata “DRAGON RECON”, inquadrata nelle attività addestrative proposte dall’U.N.U.C.I. di Napoli in collaborazione con le altre Sezioni campane.

La nostra pattuglia, composta da 4 Soci dell’ A.L.T.A. Sezione di Bergamo, ha avuto l’onore di prendere parte alla competizione.

Anche quest’anno la gara si è distinta per il grande dispiegamento di mezzi e spazi messi a disposizione dalle Forze Armate e per la consistente preparazione tecnica e fisica richiesta ai partecipanti.

Le prove, in totale 14, nascondevano difficoltà tecniche che spaziavano su argomenti molto vasti quali:

-          Maneggio armi e prove di tiro

-          Prove di attraversamento fluviale

-          Riconoscimento mezzi

-          Ricognizione

-          IED e percorso trappolato

-          First AID

-          Cimic

-          Combattimento

-          Esfiltrazione

L’inquadramento operativo prevedeva la liberazione dell’Omàlia, una nazione del corno d’africa, da un uomo di potere autoelettosi dittatore. Tale dittatore, contrario al commercio delle nazioni occidentali nell’oceano Indiano, ha coltivato e favorito la diffusione di una pirateria fluviale e marittima sempre più aggressiva.

E’ in questo contesto che viene costituita una Forza Multinazionale di Peace Enforcing le cui avanguardie sono costituite da pattuglie esploranti.

Le pattuglie in gara dovevano  sbarcare in modalità stealth tramite gommone ( prova abolita a causa delle avverse condizioni metereologiche e fluviali ) e, dopo aver risalito il fiume Sele per circa 7 Km tramite barchini plananti, iniziava l’infiltrazione appiedata in territorio nemico per la raccolta di informazioni tramite ricognizione avanzata, identificazione e sminamento dell’alloggio del dittatore,  presa di contatto con un capotribù locale, recupero informazioni tramite ingaggio armato ed eliesfiltrazione.

Il percorso affrontato dalle pattuglie è stato di circa 30 Km e, per una buona parte, si è svolto di notte.

La nostra pattuglia, dopo aver espletato la prova di tiro alle ore 15:00, ha definitivamente iniziato la gara alle ore 20:30 circa di venerdì e ha completato il percorso alle ore 14:30 di sabato.

La posizione ottenuta nella classifica assoluta è del sesto posto su 22 squadre presenti e, grazie al miglior tempo realizzato nella prova  su corda sospesa oltre ovviamente alle altre inerenti l’ambiente acquatico, ha ricevuto la coppa per il primo posto nella prova fluviale.

Particolarmente interessanti e degne di nota sono state le prove comprendenti l’uso di un carro VCC-M113, la risalita con i barchini plananti e l’eli-esfiltrazione tramite AB204 statico.

In generale la gara è stata ben gestita dalla D.E. anche se a volte le informazioni date sugli obiettivi risultavano discordanti a seconda delle persone che le fornivano.

E’ accaduto, ad esempio, di effettuare una prova con l’indicazione della presenza del nemico alle nostre spalle a distanza di ingaggio, a fine prova veniva invece comunicato che il nemico era al nostro inseguimento, quindi un pericolo effettivo, ma non a distanza di ingaggio imminente.

E’ facile intuire che, in questi due diversi casi, le priorità della fuga cambiano di molto e così anche l’approccio alla prova che poi dava luogo ai punti.

In altri casi invece i moduli nine-line dei giudici risultavano diversi da quelli in nostro possesso, dando luogo a dei dubbi che ci preoccuperemo di chiarire in futuro.

Ad ogni modo la Dragon Recon rimane una delle migliori gare di pattuglia esistenti in Italia e speriamo di poter ripetere l’esperienza anche l’anno  prossimo.

Luigi Chiarella

Team Leader Pattuglia Esplorante A.L.T.A.

 

 

L'inquadramento Operativo della Missione

In uno dei paesi più poveri del mondo, situato nel corno d’Africa oramai caduto nell’anarchia e preda di violente lotte tra fazioni rivali per impossessarsi del potere, un personaggio politico di orientamento moderato, cerca di costituire una parvenza di legalità e democrazia.

Vi si oppongono i seguaci di un vecchio nemico politico e bande armate di criminali, che non si fanno scrupolo di attaccare cose e persone al fine di razziare le scorte alimentari e i beni di prima necessità stoccati negli ospedali e nei centri di raccolta per far fronte all’emergenza umanitaria che si è creata come conseguenza del collasso politico/sociale.

Tali bande, stanziate sulla costa e lungo il corso del fiume principale del paese, organizzati su veloci battelli armati, compiono veri e propri atti di pirateria sul traffico mercantile, a cui si aggiunge l’eventuale cattura di ostaggi con le relative richieste di riscatto. 

Non essendo in grado di contrastare questo fenomeno, viene richiesto l’intervento di una forza militare internazionale che sia in grado di contrastare e far cessare gli atti di pirateria, le avanguardia di questa forza sono costituite da pattuglie esploranti i cui compiti e missione sono:

1.  infiltrarsi via mare nell’area di territorio dove si presuppone la presenza delle bande di pirati, possibile ostacolo sia per il successivo dispiegamento delle forze di intervento che dell’arrivo di aiuti umanitari. Ne viene richiesta la loro neutralizzazione e/o soppressione;

2.  effettuare attività di ricognizione e monitoraggio del dispositivo militare delle bande armate;

3.  affiancare le forze di opposizione democratica per la liberazione ed il controllo del territorio e delle vie di comunicazione,  per il successivo dispiegamento della forza di intervento.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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