Mi rimetto al consiglio comunale

Mi rimetto al consiglio comunale». Massimo Cacciari esce dalla conferenza dei capigruppo e di più non dice. L'argomento è il conferimento della cittadinanza onoraria al Dalai Lama, tema che in laguna sta animando il dibattito politico (è stata avviata anche una petizione dal neonato Comitato Tibet Venezia: 1500 firme più l'adesione di 23 associazioni di base) e che rischia di spaccare il consiglio comunale di domani. A meno che non salti tutto: metti mai che manchi il numero legale. Oppure si potrebbe andare al voto e, a quel punto, Cacciari paradossalmente potrebbe finire in minoranza: perché il sindaco, pur conscio delle «ripercussioni» che potrebbero esserci in vista della partecipazione di Venezia all'Expo di Shangai, e quindi più propenso a un rinvio, ha detto chiaro e tondo ai capigruppo che se si voterà, lui voterà sì.Il sindaco arriva alla conferenza dei capigruppo per illustrare gli emendamenti alla delibera sul conferimento della cittadinanza onoraria ai Lagunari  (si veda l'articolo a lato), ma il principale nodo politico (ed economico) riguarda il Dalai Lama. Agli atti ci sono due mozioni, una di Beppe Caccia (Verdi) e l'altra di Raffaele Speranzon (An), entrambe chiedono di dare al Dalai Lama la cittadinanza onoraria di Venezia e i due proponenti, per una volta concordi, hanno deciso di unificare i testi. Ma agli atti c'è anche un ordine del giorno presentato dal Pd lo scorso marzo in cui si esprime solidarietà al popolo tibetano. La mediazione cui potrebbe giungere la maggioranza è di apportare delle integrazioni a quel testo, magari citando il Dalai Lama, ma senza arrivare a dare al Premio Nobel per la Pace le "chiavi" della città. Che è giusto quello che ha proposto Cacciari. Ai capigruppo riuniti a Ca' Farsetti, il sindaco dice che dare la cittadinanza onoraria al Dalai Lama potrebbe comportare qualche problema. Premette: se la questione arriva al voto, voterà a favore. Ma avverte: potrebbero esserci delle ripercussioni. Su cosa? Cacciari ha già ricevuto una lettera di Laura Fincato, l'assessore alla Pianificazione strategica che sta seguendo la partecipazione del Comune di Venezia all'Expo di Shangai in programma nel 2010. Tra due anni, l'anno tra l'altro delle elezioni amministrative. Per vie indirette, all'assessore Fincato sarebbero giunti alcuni segnali poco rassicuranti. Della serie: a Pechino sanno che Venezia sta decidendo di conferire la cittadinanza onoraria al Dalai Lama. E Pechino non gradisce. Le ripercussioni di cui parla il sindaco ai capigruppo non vengono esplicitate: esclusione di Venezia da Shangai? una serie di "bastoni tra le ruote"? «Le parole di Cacciari - dice il verde Beppe Caccia - confermano la necessità di battersi in maniera chiara e limpida per i diritti civili in Tibet. La cittadinanza onoraria al Dalai Lama va data». Sulla stessa linea Raffaele Speranzon: «Il sindaco teme ripercussioni? Non dobbiamo avere paura, anzi proprio per questo Venezia deve dare un segnale fortissimo». Con i Verdi e con Alleanza nazionale, si schiera non solo Sebastiano Bonzio di Rifondazione comunista, ma pure Alberto Mazzonetto della Lega: «Non possiamo essere ostaggio dell'Expo di Shangai, sarebbe un comportamento vile». Come finirà? La proposta avanzata da Cacciari alla conferenza dei capigruppo è di procedere per gradi. Ossia: intanto si approva, possibilmente all'unanimità, un documento di solidarietà al popolo tibetano, citando anche il Dalai Lama, poi, successivamente, magari dopo le Olimpiadi, si valuta il conferimento della cittadinanza onoraria. È la linea che sta prendendo piede nel gruppo del Pd, anche se formalmente il Pd non ha ancora preso una posizione ufficiale. Rosa Salva: «Noi diciamo: nessuna sudditanza, non abbiamo alcuna paura che la Cina faccia chissà che. Pronti a esprimere solidarietà e a essere vicini al popolo tibetano, non a caso il nostro documento di sostegno risale a marzo. Dopodiché dobbiamo domandarci: è necessario associare la solidarietà al conferimento della cittadinanza onoraria?». Appunto: è necessario? Rosa Salva glissa: «Non abbiamo ancora deciso». Il gruppo del Pd si riunirà per decidere che posizione assumere domani alle 14, un'ora prima dell'inizio del consiglio comunale.

Alda Vanzan

Estratto da Il Gazzettino, 24 giugno 2008.

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