Lagunari, OSSERVATI SPECIALI ATTENTI ALLA DIVISA

di Carlo Mion

Perfetti nelle loro divise. Le curano in ogni minimo dettaglio prima di uscire in pattuglia, la paura è per una strigliata di capo da parte dei superiori che, colpa l’effetto mediatico della presenza dei militari in centro storico, non serve passino in rassegna i loro uomini per controllare se sono in ordine. Infatti basta aprire un giornale o guardare un telegiornale e ogni difetto viene visto. I ragazzi del reggimento Serenissima sono molto attenti al basco che deve avere il fregio proprio sopra agli occhi. Ma siccome la «pignatta» che passa l’Esercito non è molto amata per le sue dimensioni, quasi tutti i militari si comperano un basco più piccolo. E più piacevole da vedere e portare. I «cicheti» allora arrivano puntuali. Comunque il lavoro di pattugliamento attorno alle sedi della giustizia a Venezia continua tranquillo, con il piacere dei lagunari quando pensano al lavoro che spetta ai loro colleghi impiegati all’aeroporto di Treviso. Venezia è pur sempre Venezia, i suoi monumenti e le turiste rallegrano sicuramente lo spirito e mettono di buon umore. Mentre a Treviso i soldati sono impiegati a controllare un tratto di perimetro dell’aeroporto che confina con fossati. E poi è divertente essere fermati da turisti italiani e stranieri che chiedono informazioni su percorsi, monumenti e quant’altro. Fino a ieri sera questa è stata l’attività «extra» dei militari chiamati a collaborare con le forze dell’ordine nella vigilanza in zona Rialto e in area Marciana di Tribunale e Procura.

Estratto da La Nuova Venezia, 14 agosto 2009.

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