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Ronde di soldati, scoppia la lite tra Pdl e Legadi Giovanni Cagnassi SAN DONA’. Polemiche razziste sui militari inviati per la sicurezza, il forte imbarazzo della Lega Nord. Si torna ai vecchi temi del Nord contro Sud, «terroni contro polentoni», tanto cari al Carroccio prima edizione, dopo che il segretario provinciale Daniele Stival ha lanciato il suo anatema a nome della Lega contro i militari provenienti dal Sud per colonizzare il Nord. In tempo tutti gli ambienti militari si sono ribellati davanti alle dichiarazioni di Stival che le ha confermate senza paura. Il sindaco Francesca Zaccariotto, ha preferito non commentare. A San Donà, l’assessore di An, Oliviero Leo, è il primo firmatario della proposta di legge popolare per assegnare all’esercito le funzioni delle forze di polizia. Leo, colonnello dell’esercito, punta il mirino dritto su Stival. «Non sa quello che dice ed è arrivato il momento che la Lega consideri di cambiarlo. Un partito fatto di gente intelligente e preparata non lo può accettare. Questa è la dimostrazione che nella Lega solo una persona come il sindaco Zaccariotto ha «le palle». Stival ha offeso i militari che hanno dato la vita per l’Italia e penso ad esempio a Vanzan che era veneto. Non sa che tanti giovani del Nord oggi fanno il militare di professione. La Lega e Stival ci stanno riportando al fascismo, non possiamo comprendere che la sicurezza sia affidata ai cittadini e peggio ancora ad un gruppo politico con tanto di casacca. Offende anche poliziotti, carabinieri e finanzieri che arrivano dal Sud gli stessi che, in pensione, faranno parte poi dei gruppi di volontari per la sicurezza. In una parola Stival dovrebbe connettere prima di parlare». Per le associazioni combattentistiche e d’Arma, Ennio Mazzon, da tempo immemore presidente, non fa sconti a Stival: «Sta farneticando, non credo io stesso alle mie orecchie quando sento certe critiche e certe valutazioni. I militari non hanno provenienza, sono italiani e questo la Lega se lo deve mettere in testa una volta per tutte». Già il generale Saltini, presidente dell’associazione lagunari e truppe anfibie d’Italia, aveva fortemente criticato Stival invitato a rientrare nei ranghi. Dal Consiglio regionale, Giampietro Marchese dei Democratici è molto duro: «Le ronde non danno garanzia, non è un problema di Nord e Sud, ma di preparazione nell’ambito di volontari che vogliono collaborare con le forze dell’ordine. Potrebbero esserci anche extracomunitari, purchè vi sia formazione tra i gruppi di volontari che non devono essere di partito. Stival - conclude - è meglio pensi a quello che dice». Anche ieri nella Lega nessuno ha ritirato le proprie affermazioni, tanto meno il tetragono Stival. Il dibattito sulla sicurezza sta davvero creando forti tensioni non solo nel Pdl, ma nella stessa Lega che ha una frangia di moderati sicuramente in difficoltà dopo le dichiarazioni del segretario provinciale.
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. | Estratto da La Nuova Venezia, 08 marzo 2009. | ||||||
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