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I nostri lagunari fanno il pieno di consensi Il reggimento Serenissima comanda la task force nella zona di Farah di Carlo Mion
Case e tetti tutti uguali. Le strade di polvere e il deserto attorno. Da tre mesi i lagunari del Reggimento Serenissima vivono qui, nella parte meridionale della provincia di Farah. Sono qui da ottobre da quando il «Serenissima» ha assunto il comando della Task Force South nella provincia di Farah. Numerose le missioni condotte dalle unità del reggimento, soprattutto dalla Compagnia anfibia «Marghera», dislocata nella FOB di Bala Boluk, che opera lì dalla fine di settembre. L'area di Bala Boluk è considerata molto a rischio in quanto gli insurgents, che normalmente si rifugiano fra le montagne, di notte scendono a valle nei villaggi per atti di razzia. La presenza dei lagunari è apprezzata dagli anziani dei villaggi. Ciò che colpisce molto i nostri militari è la volontà degli afghani di uscire da anni di lotte e guerre e ricostruire un mondo civile. Portano come esempi il piccolo villaggio di Genakan e la storia della scuola femminile distrutta dai talebani, ricostruita dagli americani, un'altra volta bruciata e nuovamente risistemata e ridipinta dagli abitanti del villaggio. Un segnale forte a coloro che non accettano le regole della democrazia. Infinite le richieste di assistenza medica per i bambini e di assistenza veterinaria per gli animali che, nei villaggi isolati, costituiscono la fonte di sopravvivenza. I lagunari, veterani di missioni nei Balcani, in Iraq ed in Libano, ben conoscono queste realtà. La chiave di volta rimane la popolazione afgana, che soffre una grave mancanza di servizi di base. Così anche le attività di incontro con i capi villaggio del distretto di Farah si trasformano spesso in richieste di aiuto. La compagnia anfibia «Piave» ha condotto in questi mesi un'importante Medcap (medical civil assistency program) e Vetcap (veterinarian civil assistency program) nel villaggio di Genekhan, a Nord-Ovest della città di Farah. All'iniziale sospetto nei confronti dei medici (prima volta che veniva condotta un'operazione del genere nell'area), si è sostituita una crescente fiducia che in una giornata ha portato a raggiungere oltre 200 persone visitate, di cui 87 donne e 75 bambini. Duro lavoro anche per il veterinario che ha curato una trentina di animali fra mucche e capre. Questo mentre la cellula Cimic ha donato materiale utile: coperte, scarpe invernali, kit per l'agricoltura, vestiti per bimbi e giocattoli. Come in occasione di ogni missione all'estero i lagunari raccolgono giocattoli, vestiti e scarpe che consegnano ai ragazzini dei villagi. Materiale che si può portare ogni giorno alla caserma Matter sul Terraglio, sede del Serenissima.
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. | Estratto da La Nuova Venezia, 13 gennaio 2011. | ||||||
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