8) ultimi lavori e chiusura della base antartica.
Ultimi giorni di frenetica attività per la Base di Baia Terra Nova, prima della sua chiusura. Le condizioni meteo non destano preoccupazione, mentre il pack, che solitamente in questo periodo è già sciolto, occupa ancora un’ampia zona antistante la Base. Si sta programmando, infatti, di chiudere la Base con qualche giorno di anticipo rispetto alla data del 28 febbraio p.v., se tale situazione dovesse persistere. É di questi giorni, inoltre, l’impegno logistico richiesto per le operazioni di chiusura del campo di Dome C, e per il trasferimento di oltre 40 persone sia su DDU che su BTN. Nei giorni 6,7 e 8 febbraio, sono stati impiegati tre velivoli Twin Otter, che hanno collegato BTN, DomeC e Dumont d’Urville. Le tre basi sono poste ai vertici di un triangolo equilatero, il cui lato è pari a 1.200 km. É stato chiuso anche il campo remoto americano di Cape Hallett. Nel campo sono stati impegnati quattro ricercatori statunitensi. Sono stati nel frattempo inaugurati i nuovi laboratori di meteorologia e geodesia. Ha fatto visita alla Base la nave da turismo Capitan Klebnikov. I 70 turisti presenti hanno potuto apprezzare l’impegno italiano in Antartide . La nave, prima di lasciare BTN, ha offerto il proprio contributo rompendo parte del pack, rendendo possibili l’avvio delle attività in mare sotto costa.
Il 24 febbraio u.s. è stata chiusa la Base italiana di Baia Terra Nova. Tutto il personale è stato trasferito sulla nave Italica che, alle ore 1,15 (ora locale) dello stesso giorno, è salpata per la Nuova Zelanda. Sono presenti sulla nave 92 persone e 28 membri di equipaggio.
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