Ciao Pierangelo ho partecipato a un campo è durato 10 giorni, a due ore di volo dalla base, molto nell'entroterra Antartico, praticamente dove inizia il platò, a una quota di 2500 mt, le buche che abbiamo scavato erano 5, tutte larghe 2mt per 2mt, una di queste profonda 7 metri "tutti scavati a mano in quanto non si dovevano inquinare i campioni prelevati" le restanti 4, profonde "solo" 2,5mt, poi 12 carote di ghiaccio trivellate a mano, lunghe da 6 a 10 mt, se a tutto questo aggiungi una dose di freddo mai vista, il disagio della vita in tenda, il silenzio rotto solo dal sibilo del vento, ti lascio immaginare. Eravamo in quattro, io, un incursore paracadutista e due ricercatori di cui una ragazza che ha lavorato come un uomo.

Sono partito il 30 Novembre ed il 4 dicembre ero già in base. I lavori a bordo dell'imbarcazione procedono bene, io e Pasquale lavoriamo a pieno ritmo, a parte le missioni a cui ogni tanto veniamo destinati, ormai siamo due esperti Antartici, svolgiamo compiti da sommozzatori, piloti natanti, addetti alla sicurezza del personale scientifico in giro per il platò, ect. Un'attività a 360°, la barca l'abbiamo ricondizionata totalmente, abbiamo ricevuto i complimenti da parte di tutti, dal capo spedizione alla comunità scientifica della base, per il campo che ho fatto a Talos Dome ho ricevuto una nota di merito da parte del responsabile del settore scientifico e dal Colonnello che Comanda la sala operativa, piccole soddisfazioni, che gratificano i sacrifici. Un Caro saluto a te e a tutti gli amici dell'A.L.T.A.

Guido

dicembre 2003