Alle 04.00 di oggi (le 05.00 in Libano), hanno preso avvio le operazioni di sbarco che, dopo una prima fase preparatoria, sono proseguite con le procedure tipiche della presa di terra di carattere amministrativo. Lo sbarco sulla spiaggia si è reso necessario per l'assenza di idonee banchine e di fondali adeguati nell'area del porto di Tiro.
La Joint Landing Force - Lebanon (JLF-L) avrebbe dovuto prendere terra in due diverse zone. La prima sita a circa un chilometro e mezzo a sud del porto di Tiro e la seconda a poche centinaia di metri dal porto stesso. Le condizioni di mare non favorevoli non hanno permesso il regolare andamento delle operazioni come inizialmente previsto.
Infatti, iniziata con l'attività degli SDO (Sommozzatori Demolitori Ostacoli antisbarco) - personale del Reggimento San Marco altamente specializzato nel condurre ricognizioni subacquee in corrispondenza dei punti di approdo - l'operazione ha subito delle varianti a causa della risacca presente sulle spiagge designate.
Constatato il perdurare della situazione, alle ore 08.00 ora italiana, una Compagnia di fucilieri di Marina del Reggimento "San Marco" ha iniziato l'elisbarco tramite gli elicotteri SH-3D sulla spiaggia nei pressi di Tiro, mentre Nave San Giorgio dirigeva verso Naqura per effettuare lo sbarco su una spiaggia all'interno del porto, già individuata come punto di sbarco alternativo.
Alle 09.30 le MEN di Nave San Giorgio - mezzi da sbarco per il trasporto di veicoli e materiale - hanno iniziato lo sbarco dei veicoli ruotati e cingolati a Naqura. Man mano che i mezzi venivano sbarcati sono state preparate le autocolonne per il trasferimento a Tiro e, da lì, una volta caricato il personale elisbarcato, verso Jebel Marun - circa 35 km ad est di Tiro - area designata per la costituzione del campo. Il trasferimento è stato guidato dagli uomini di UNIFIL. Intanto a Tiro è continuato l'elisbarco dei fucilieri di Marina del Reggimento "San Marco" e dei lagunari del Reggimento "Serenissima".
Alle ore 14.00 circa, con 350 militari già a terra e dopo aver sbarcato i mezzi cingolati anfibi gli AAV-7, in dotazione sia ai fucilieri di Marina che ai Lagunari, anche Nave San Giusto e Nave San Marco si sono spostate nei pressi di Naqura dove hanno iniziato le operazioni di sbarco dei restanti veicoli. Quest'operazione, tuttora in corso, sarà ultimata nella giornata di domani con lo sbarco dei supporti logistici. Nella giornata di domani è altresì previsto l'arrivo a Beirut di un C-130 dell'Aeronautica Militare che trasporterà personale del genio e della logistica dell'Esercito che si ricongiungerà con i propri mezzi che giungeranno in porto con una nave RO-RO.
Si prevede che al termine della giornata odierna saranno sbarcati circa 450 militari, a dimostrazione della flessibilità dell'operazione nonostante le condizioni non siano state favorevoli per la condotta di uno sbarco amministrativo.