Oggi il sig. Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Prof. Romano Prodi, nel corso del Suo viaggio in Libano ha reso visita al Contingente Italiano inserito nel dispositivo delle Nazioni Unite UNIFIL.
Il Presidente è arrivato presso la base delle Nazioni Unite alle ore 12,30 circa con un elicottero del contingente ITALAIR di base a Naqura, in Libano sin dal 1979.
Ad accoglierLo al suo arrivo a Tibnine il Comandante di Contingente Nazionale, il Contrammiraglio Claudio Confessore, e tutto lo staff del Comando delle Forze da Sbarco.
Il Presidente Prodi, accompagnato dal Ministro della Difesa Arturo Parisi e dal Capo di Stato Maggiore della Difesa Ammiraglio Giampaolo Di Paola, dopo aver ricevuto gli onori militari da parte di un picchetto composto da uomini e donne dei Reggimenti San Marco e Lagunari, ha assistito ad un briefing sulla situazione operativa e logistica del dispositivo UNIFIL ed in particolare relative alla componente ONU italiana.
Dopo la breve presentazione sulla missione, alla quale ha potuto partecipare anche la nutrita rappresentanza di stampa italiana e libanese, il Presidente ha parlato ai militari italiani della Marina, dell’Esercito e dei Carabinieri presenti nella base, provenienti da tutte le altre basi ONU del Contingente italiano.
Il Presidente si è rivolto ai militari dicendo (TRASCRIZIONE INTEGRALE DEL DISCORSO):
“Cari uomini e donne del contingente italiano, sono particolarmente orgoglioso di essere qui oggi tra voi, per esprimervi il ringraziamento mio personale e quello del Governo Italiano, ma ancora di più, credetemi, le mie parole sono sincere, è per manifestarvi che tutto il Popolo Italiano è unito a voi per questa missione di pace, sostenuti con coraggio e generosità, e il Libano, come ho sentito stamattina dalle sue massime autorità, vi ha accolto con amicizia. Questa mattina il Primo Ministro Siniora mi ha ribadito con affetto sincero quale sia il suo profondo apprezzamento , l’apprezzamento suo e di tutto il popolo Libanese, per lo slancio e la solidarietà con cui l’Italia e le sue Forze Armate hanno risposto alla richiesta di aiuto.
Noi siamo coscienti che il nostro compito è un compito difficile, non è privo di insidie, il Medio Oriente è una regione nota e sempre vicino al nostro cuore e il Governo Italiano ha profondamente sentito l’obbligo di contribuire e portare qui pace e stabilità , che vuol dire pace in tutto il Mediterraneo. Voi, da operatori di pace, portate tutto il bagagliaio di comprensione e di tolleranza che ormai è diventato un elemento caratteristico di tutte le nostre truppe all’estero, voi siete la forza convinta e discreta della pace e della moderazione. Il successo della vostra missione ruota intorno al binomio pace e solidarietà, e le vostre doti professionali, umane e tecniche, sono la migliore garanzia perché questo accada. È ancora con orgoglio che voglio sottolineare il ruolo centrale svolto dall’Italia per rendere possibile questa presenza internazionale; senza la nostra ferma volontà politica, e senza l’apporto indispensabile del Ministro della Difesa Italiano, questa missione non poteva esistere. Io sono personalmente convinto che questo sforzo è importante per il Libano, per il Medio Oriente, per l’Europa e per le Nazioni Unite. Abbiamo ricevuto il plauso di tutti, abbiamo ricevuto un senso di solidarietà e di stima di cui voi siete lo strumento e a voi và il merito, senza di voi questo non potrebbe essere in alcun modo attuato. Siate quindi orgogliosi per il compito delicato ed importante che state svolgendo, e sappiate che il paese è orgoglioso di voi.
Buon lavoro a tutti, grazie per l’impegno, il coraggio e la dedizione con cui state operando. Grazie davvero a nome non solo del Governo, ma da parte di tutto il Popolo Italiano.“
Il Presidente Prodi ha quindi pranzato con i militari del contingente in maniera estremamente informale, pregando di non essere servito a tavola ma prendendo il pasto a vassoio dal banco distribuzione come tutti, e si è fermato spesso a parlare con i soldati italiani; inoltre prima di mangiare è entrato nelle cucine per andare a salutare i militari che vi lavorano.
Dopo il pranzo con i militari, alle ore 14,30, il Presidente è quindi ripartito dalla base di Tibnine alla volta di Beirut.