I militari della ''Pozzuolo del Friuli'' impegnati anche per le lezioni di lingua italiana
Sono 60 bambine, ospiti dell’orfanotrofio di Tibnin, le allieve che frequentano il corso di lingua italiana organizzato dal Contingente italiano in Libano.
A dare il via alle lezioni, tenute dal sottotenente Viviana Conte, ufficiale della riserva selezionata dell’Esercito, è stato il direttore dell’Istituto, Mohammed Fawaz e il tenente colonnello Roberto Di Giorgio, capo della Cellula CIMIC (cooperazione civile militare) dell’operazione LEONTE 5.
“Ringrazio i caschi blu italiani- ha detto il direttore- dell’attenzione che da sempre rivolgono alla nostra piccola realtà, in particolar modo i cavalieri della Pozzuolo del Friuli che avevano promesso un ritorno e hanno mantenuto la promessa”. Dalla prossima settimana saranno formate due classi, suddivise per età. Le lezioni si svolgono ogni sabato e sono molto attese dalle giovani allieve che, tuttavia, hanno già imparato frasi di cortesia.
Dal 28 novembre scorso il Contingente nazionale è a guida brigata di cavalleria “Pozzuolo del Friuli” agli ordini del generale Flaviano Godio, che oltre a comandare i militari italiani è al comando del Sector West di UNIFIL. Fra i reparti impegnati nella missione oltre ai reggimenti della brigata: Lagunari, Lancieri di Novara, 3° reggimento genio guastatori. Anche assetti specialistici dell’Esercito: 1° reggimento di manovra di Rivoli, che in Libano costituisce il gruppo supporto aderenza (G.S.A.), 11° reggimento trasmissioni di Civitavecchia, una compagnia dell’Arma dei Carabinieri, con funzioni di polizia militare, un’aliquota del reggimento Piemonte Cavalleria e del 1° reggimento Granatieri di Sardegna, nonché personale della Marina e dell’Aeronautica Militare inseriti nelle branche del quartier generale.
(fonte: Contingente Italiano in Libano)