Il Ministro della Difesa Ignazio La Russa,accompagnato dal Capo di Stato Maggiore della Difesa Gen. Vincenzo Camporini, si è recato in Libano per fare visita ai militari italiani impegnati nell''ambito della missione delle Nazioni Unite UNIFIL.
All''arrivo a Beirut il Ministro La Russa, accolto dall''Ambasciatore italiano in Libano Gabriele Checchia, ha avuto un breve colloquio con il Ministro della Difesa libanese Elias Murr.
Successivamente, il Ministro della Difesa ha raggiunto Naqoura dove ha incontrato il Comandante di UNIFIL Gen. D. Claudio Graziano che lo ha aggiornato sulla situazione ed ha salutato i militari italiani ai quali ha rinnovato l''apprezzamento per il loro operato.
La visita si è conclusa con il trasferimento e visita alla base di Shama, dove è stato ricevuto dal Comandante del Sector West Gen. B. Flaviano Godio.
Il Capo di Stato Maggiore della Difesa accompagna in visita il Ministro della Difesa On. La Russa
In giornata, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Vincenzo Camporini, ha accompagnato il Ministro della Difesa, On. Ignazio La Russa, per una visita al Contingente italiano impegnato in Libano con la missione UNIFIL.
All’arrivo alla base di Shama, il rappresentante del Governo nazionale, accompagnato dal Force Commander di UNIFIL, Generale di Divisione Claudio Graziano, è stato accolto dal Generale di Brigata Flaviano Godio, comandante del Settore Multinazionale Ovest di Unifil. “Una visita - ha detto La Russa - per monitorare di persona la situazione” in seguito alle tensioni che si sono verificate nei giorni scorsi al confine con Israele. “Ho deciso di incontrarmi con gli esponenti del governo libanese per capire se, come mi dicono, la situazione è completamente sotto controllo” e, rivolgendosi al personale in Teatro, ha affermato “il vostro lavoro è fondamentale per mantenere la pace in questo paese, grazie per ciò che fate e soprattutto per il modo in cui lo fate”.
Il generale Godio, nel suo intervento, ha evidenziato che “La visita del ministro della Difesa Ignazio La Russa ci ha fatto sentire ancora una volta vicine le Istituzioni, ma soprattutto il Popolo italiano. L’espressione di gratitudine ai militari italiani è un valore aggiunto per chi, uomini e donne, è impegnato per preservare la pace nella missione in Libano, soprattutto in questo particolare momento in cui si riflettono, anche nell’area libanese, le tensioni del confine mediorientale. L’assistenza alle Forze armate libanesi e il monitoraggio della fine delle ostilità tra Israele e le milizie di Hezbollah sono, infatti, tra i principali compiti della missione internazionale”.