Carissimi,
vi giungano da questa terra lontana dell'Afganistan i miei auguri per le prossime feste di Natale. Mi sono permesso di allegarvi la lettera che ho inviato al mio personale militare in Italia, sperando di farvi cosa gradita e di avere una vostra risposta per sapere come va.
Un affettuoso saluto e un cordiale augurio da Kabul.
Don Marco Cap. Galanti
Corpo d’Armata di Reazione Rapida
Dirigente del Servizio di Assistenza Spirituale
Il Cappellano Militare Capo
… REGALA TE STESSO …
“Lettera aperta” del Cappellano Militare in occasione delle feste natalizie a tutto il personale militare e civile della base e alle loro famiglie
S. NATALE 2007
Carissimi Figliuoli,
eccomi a voi con la mia solita “lettera aperta”, questa volta vi scrivo da Kabul e da questa povera terra Afgana vi penso e vi mando i miei migliori auguri per le prossime feste natalizie. Come il solito è un po’ lunga, ma sono certo della vostra pazienza. Vuole essere il mio regalo e i miei auguri. Anche a voi amici delle rappresentanze straniere nella Base Nato di Solbiate Olona, che siete di altre religioni o confessioni, giungano i miei saluti e se non ci unisce la stessa fede, ci unisce però l’amicizia, lo stesso servizio alla Pace e sicuramente il credo nell’unico Dio con nomi differenti, ma per tutti origine della nostre singole religioni. Da qui vi ricordo tutti e sempre nelle mie preghiere e vi porto nel cuore di sacerdote e amico.
Ora, mi permetto, con semplicità di introdurvi nel discorso che voglio fare, con alcune semplici domande retoriche:
Che cosa si festeggia a Natale?
Sicuramente riceverete qualche regalo?
Eh sì... riceverete sicuramente proprio dei bellissimi regali di Natale...
Ma cosa significa la parola "natale"? Che cosa si festeggia a Natale?
"Natale" significa nascita. Quindi noi, a "Natale", festeggiamo cosa?.... Festeggiamo la "nascita di Gesù". Domande banali? Sicuramente, ma abbiate pazienza con me e seguitemi per qualche istante.
Quindi, ditemi voi se sbaglio, le "vacanze" di "Natale" esistono per festeggiare la "nascita di Gesù"... è così? E ancora, allora il pandoro, il panettone, il torrone e gli altri "dolci" di "Natale" sono stati inventati per festeggiare la "nascita di Gesù"? E se noi ce li compriamo e ce li mangiamo è per festeggiare il "Natale" cioè la "nascita di Gesù"?
Quindi se ci facciamo dei "regali" di "Natale" è per festeggiare la nascita di Gesù!
Ora, volete una festa piena o vuota? Qula’è il regalo che desiderate di più?
Se la risposta è, come credo state pensando nel vostro cuore, positiva, allora io vi voglio regalare GESU’ Bambino e voi fatemi questo regalo: non dimenticatevi mai che a Natale festeggiamo la "nascita di Gesù".
Perché se dimenticassimo di festeggiare la nascita di Gesù, il Natale diventerebbe una festa vuota... Sarebbe come ricevere un magnifico regalo: un bellissimo, gigantesco regalo, confezionato con una splendida carta ed uno stupendo fiocco colorato, poi lo scarto tutto emozionato, apro la scatola, guardo dentro, e dentro il pacco... non c'è nulla! Che regalo è? Solo quando mi ricordo della nascita di Gesù e dell'amore di Dio che è contenuto nella festa del Natale, solo allora il regalo è vero e pieno di qualcosa che mi rende felice!
Sicuramente anche alcuni di noi faranno le vacanze di Natale ma si dimenticheranno di andare a Messa il giorno di Natale. Altre persone, per preparare un ottimo pranzo di Natale - anche perché vengono ospiti quel giorno - non trovano il tempo di andare alla Messa di Natale. Perfino i bambini! Molti scrivono la lettera a Babbo Natale ma non molti scrivono la lettera a Gesù bambino! Oh, se sapessero che Babbo Natale porta i regali per obbedire a Gesù bambino... Chissà cosa farebbero.
Vi pare troppo semplice il discorso, perdonatemi ma questo so fare e dire. “In principio era il Verbo...” così inizierà il Vangelo del Giorno di Natale, e questo Verbo è Gesù. «Tutto è stato fatto per mezzo di Lui e senza di Lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste». Provate un po' a parlare senza usare il verbo, non si capirebbe nulla del discorso che volete fare. Così, senza Gesù, che è il Verbo, non si capisce più niente... di ciò che accade nella vostra vita.
«In Lui è la vita e la vita è la luce degli uomini». Senza Gesù non si capisce la vita; c'è buio totale. Se non si festeggia la nascita di Gesù, cioè la venuta di Dio in mezzo a noi, non si capisce per quale motivo dovremmo festeggiare.
Noi festeggiamo, invece, questo incredibile regalo di Dio: la felicità più grande possibile. Dio ci regala se stesso, viene in mezzo a noi per farci entrare nella sua casa, nella sua famiglia. Viene per esaudire i nostri desideri e per risolvere i nostri problemi.
«A quanti lo hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio». Accogliere la nascita di Gesù, vuol dire accogliere l'Amore di Dio... Vuol dire aprire il regalo e trovare dentro l'Amore infinito di Dio. Con questo amore anche noi possiamo amare e fare regali ad altri... soprattutto possiamo regalare noi stessi. Non come succede nella storia che vi sto per raccontare e che mi auguro scaldi il vostro cuore a fare sempre meglio nella vostra vita.
Non c'è amore dentro
Il Postino suonò due volte. Mancavano cinque giorni a Natale.
Aveva fra le braccia un grosso pacco avvolto in carta preziosamente disegnata e legato con nastri dorati. "Avanti", disse una voce dall'interno.
Il postino entrò. Era una casa malandata:
si trovò in una stanza piena d'ombre e di polvere.
Seduto in una poltrona c'era un vecchio.
"Guardi che stupendo paccone di Natale!" disse allegramente il postino.
"Grazie. Lo metta pure per terra", disse il vecchio con la voce più triste che mai.
Il postino rimase imbambolato con il grosso pacco in mano.
Intuiva benissimo che il pacco era pieno di cose buone e quel vecchio non aveva certo l'aria di spassarsela bene.
Allora, perché era così triste?
"Ma, signore, non dovrebbe fare un po' di festa a questo magnifico regalo?".
"Non posso... Non posso proprio", disse il vecchio con le lacrime agli occhi.
E raccontò al postino la storia della figlia che si era sposata nella città vicina ed era diventata ricca.
Tutti gli anni gli mandava un pacco, per Natale, con un bigliettino: "Da tua figlia Luisa e marito".
Mai un augurio personale, una visita, un invito: "Vieni a passare il Natale con noi".
"Venga a vedere", aggiunse il vecchio e si alzò stancamente.
Il postino lo seguì fino ad uno sgabuzzino.
Il vecchio aprì la porta. "Ma..." fece il postino.
Lo sgabuzzino traboccava di regali natalizi.
Erano tutti quelli dei Natali precedenti.
Intatti, con la loro preziosa carta e i nastri luccicanti.
"Ma non li ha neanche aperti!" esclamò il postino allibito.
"No", disse mestamente il vecchio.
"Non c'è amore dentro".
Amici miei siate voi il vero e autentico regalo di natale, siate voi con la vostra presenza la vera festa nella vostra casa, donandovi continuamente alle persone che vi circondano ed essendo il centro della vostra festa.
Vi benedico tutti insieme alle vostre amate famiglie e vi rinnovo i miei migliori auguri. Buon natale e felice anno nuovo. A presto !
Vostro
don Marco
Cappellano Militare Capo