L’A.L.T.A. ha partecipato al 2° Raduno Nazionale dell’ “Assoarma” tenutosi a Trieste il 1° ed il 2 novembre c.a.
Per la verità, lo schema dell’evento prevedeva vari profili dello svolgersi, già partendo dal 27 di ottobre, via via aumentando di portata e d’importanza sino appunto alla giornata conclusiva del 2.
Il tempo atmosferico previsto, veniva dato a dir poco “instabile”; invece ci è stato concesso un sole convinto ed una temperatura estiva.
A mio personalissimo avviso, contrariamente a quanto mi ha trasmesso precedentemente in altre e numerose e varie manifestazioni a cui ho partecipato in passato, la Città di Trieste in quest’occasione mi è sembrata invece un po’ assonnata ed avulsa dal contesto.
Tuttavia siccome Trieste offre generalmente una partecipazione “strepitosa”, si vede che questa volta si è mantenuta sulla normale ospitalità; ecco forse il perché di questa mia personale impressione.
Numerose, come si evincerà dalle foto qui a corredo di seguito pubblicate, le rappresentative delle associazioni d’arma.
Erano presenti per la verità, anche parecchie associazioni d’arma che non sono iscritte alla “Assoarma”, compagini queste, che hanno partecipano ugualmente con uno spirito cameratesco e solidale al senso dell’evento.
Nota positiva è, che l’A.L.T.A. è stata il gruppo forse non il più numeroso, (direi al secondo posto in ordine di presenze, direttamente dietro quello della Guardia di Finanza), ma il più “vivo” ed il più festoso.
Giunto sul posto in perfetto orario il Ministro della Difesa On. Ignazio La Russa , si è dato il via al susseguirsi d’interventi.
La Piazza Unità d’Italia ha accolto con la sua perfetta cornice, i discorsi di rito ufficiali tra i quali mi piace ricordare quello del Sindaco del capoluogo giuliano dott. Piazza, che tra l’altro (e questo non guasta mai), ha prestato servizio militare nei Lagunari.
Infine, come non inorgoglirsi e non vestirsi dell’abito più partecipativo, dopo le parole dell’allocuzione dell’ On. La Russa?
Non i triti e ritriti panegirici, i cui termini e parole, concetti e pensieri, sono stati misurati con il bilancino la onde non “urtare” nessuno, ma finalmente chiare affermazioni e comunicazione di apprezzamento e rispetto per il lavoro dei militari e di chi a suo tempo lo è stato.
Senza tanti distinguo e senza tanti e sottili arzigogolature.
A chiusura, sfilata conclusiva completata con una coraggiosa e coreografica dimostrazione di aviolancio, da parte di quei “sfegatati diavolacci” dei Paracadutisti. Chissà che prima o poi, pure i Lagunari non possano eseguire una bella dimostrazione tattico-anfibia, proprio sulle “rive” antistanti la celeberrima piazza?
Dal vostro cronista in loco. San Marco!
Lagunare Dino Doveri.