i lagunari celebrano la festa delle forze armate
La mattinata della Giornata delle Forze Armate del 4 Novembre, quest’anno 2009, l’ho passata in Caserma Matter, per l’occasione aperta al pubblico ed alla cittadinanza.
Ho scattato qualche indegna foto prima di andarmene via e quando i visitatori erano orami usciti.
Preso dall’ incontrare Amici in servizio, un caffè allo spaccio, una visita di saluto all’Ufficiale di Turno, il tempo è volato via in un batter d’occhio.
Direi che l’iniziativa di riaprire le caserme ai cittadini è stata un ritorno alla buone vecchie abitudini del passato e dove al contrario di ciò che succedeva in tempi relativamente addietro, forse il senso delle Istituzioni erano meno vacillante ed il mondo militare veniva “offerto” alla gente, con pochi distinguo e nessun distacco.
Era l’orgoglio dello Stato nel far conoscere alla gente, chi e che cosa avrebbe dovuto difenderli.
Come si faceva una volta quando l’entrare in caserma per vedere mezzi ed attrezzature, armamenti e luoghi, era un appuntamento irrinunciabile per il nonno che accompagnava il nipotino, per il padre che svelava al figlioletto i misteri della naja, per la famigliola che toccava con mano la vita militare.
Una festa insomma. Una festa della gente e dei soldati che fanno parte della “gente”.
Complimenti per le iniziative programmate dal Comando di Rgt.: Caserma linda come non mai, Lagunari in pompa magna che accoglievano il visitatore, disponibilità e gentilezza.
Per i viali si respirava aria marziale e partecipazione all’iniziativa.
Voglia di trasmettere una immagine positiva e voglia di essere visti nella miglior forma e smalto.
Tra le diverse cose che venivano prospettate al pubblico, finalmente l’apertura della agognata “Sala Storica” da intendersi anche come il famigerato “Museo del Lagunare”, troppo “parlato” ma poco concretizzato. Dai tempi di prima della dismissione dalla Pepe ed anche prima forse, se ne continuava a discutere ma non ne usciva un ragno dal buco.
Con il decisionismo di chi è abituato in servizio alla professione, e per merito di Comandanti di Reggimento lungimiranti, ma soprattutto per l’opera del L.te Roberto Fornelli coadiuvato validamente del M.llo Carluccio, si comincia a vedere una “base” di reperti e cimeli lagunari che saranno un proseguo sicuro ad ulteriore arricchimento della permanente esposizione storica.
Ci sarà da lavorare, ci sarà da concretizzare, soprattutto dai Lagunari in congedo perché “noi” siamo la “storia” del Reparto, cosa che immagino sarà molto difficile usi come siamo all’attuale società.
Ci sarà da vincere certe diffidenze, ci sarà da fare una riflessione sulla fine che faranno tra cento anni quando noi non ci saremo più, i reperti, cimeli, i ricordi e le curiosità che ognuno di noi conserva gelosamente nel cassettone od impolverato su qualche bacheca e che quasi certamente finiranno dal robivecchi persi per i mille rivoli del futuro, invece che abbellire e arricchire questa sorta di radice storica dei Lagunari.
Ma chissà che l’aspra e cruda corazza che la vita ci ha confezionato su misura, non si sfili dalle nostre menti e si veda con vero “Spirito di Corpo”, questa iniziativa di contribuire in tutta sicurezza, al rendere “serenissima”, quindi consona al nostro grande ed unico Reparto, questa operazione di Memoria Storica. Chi non ha a cuore il passato, non ha futuro.
Dal vostro cronista in loco, San Marco!
Lagunare Dino Doveri.