Dalla Gazzetta Ufficiale n° 292 del 16 dicembre 2009
Con D.M. n. 965 in data 27 luglio 2009, alla Bandiera di guerra del Reggimento Lagunari «Serenissima», è stata concessa la croce d'argento al merito dell'Esercito con la seguente motivazione:
"Reggimento di fanteria, inquadrato nella 'Joint task force - Lebanon', erede delle gloriose tradizioni dei 'Fanti da mar' della Serenissima Repubblica di Venezia, veniva impiegato nel teatro di operazioni libanese in una regione caratterizzata da instabilità e conflittualità latente. Con la determinazione e l'entusiasmo dei propri soldati contribuiva, in maniera decisa, a scrivere luminose pagine nelle operazioni di mantenimento della pace. Grazie a profondi sentimenti di dedizione ed entusiasmo, sostenuti da alti ideali di fratellanza umana, si rendeva protagonista nella conduzione di attività umanitarie ed assistenziali a favore della popolazione locale, guadagnando ovunque incondizionato consenso. I suoi lagunari, sempre presenti, sin dall'inizio delle operazioni, sono stati i principali attori della completa edificazione della base 'United Nations 2-1' in località Mara'ka, offrendo un esempio di alta professionalità ed indefesso senso del dovere. Il reggimento lagunari “Serenissima” ha contribuito, con l'operato del suo personale, a render lustro all'Italia ed all'Esercito, elevando il prestigio della Nazione e delle Forze armate nel contesto internazionale"».
Shama (Libano), 9 novembre 2006 - 13 aprile 2007
Con D.M. n. 969 in data 27 luglio 2009, al Colonnello Luigi Chiapperini, nato il 18 ottobre 1962 a Terlizzi (Bari), è stata concessa la croce d'argento al merito dell'Esercito con la seguente motivazione:
"Comandante di 'ITALBATT 1', task force inquadrata nella 'Joint task force - Lebanon' nell'ambito dell'operazione 'Leonte' in Libano, impegnato diuturnamente alla testa del suo personale, poneva in atto un'accurata e capillare struttura operativa che consentiva di raggiungere pienamente gli obiettivi individuati dal comando del settore ovest e di dare risposte adeguate e rispondenti in tutte le situazioni. Ufficiale sempre disponibile, sorretto da elevatissime motivazioni, costituiva elemento di immediato riferimento nelle circostanze più delicate e nelle attività di maggiore valenza operativa, nelle quali evidenziava spiccata capacità di guida, lucidissima visione degli obiettivi, grande abilità di coordinamento e controllo, conseguendo risultati di eccezionale livello. Alla testa dei propri lagunari, quale forza di primo ingresso in teatro di operazioni, pur operando in condizioni ambientali e logistiche proibitive, infondeva nel personale alle dipendenze grande fiducia e
forza morale, tanto da renderlo pedina insostituibile per il buon esito della missione. Esempio di altissima dedizione al dovere e straordinaria professionalità, ha contribuito, significativamente, ad elevare il prestigio del reggimento e delle Forze armate italiane in ambito internazionale"».
Mara'ka (Libano), 9 novembre 2006 - 9 aprile 2007
Con D.M. n. 977 in data 27 luglio 2009, al Capitano Bruno Freda, nato il 20 gennaio 1977 a Torre del Greco (Napoli), è stata concessa la croce di bronzo al merito dell'Esercito con la seguente:
"Comandante di compagnia nell'ambito dell'operazione 'Leonte' in Libano, si prodigava nelle attività connesse al proprio incarico con straordinaria capacità, raro senso di responsabilità e profondo spirito di sacrificio, dimostrando un'elevatissima competenza professionale e una spiccata predisposizione ad operare in ambito multinazionale. In particolare, in occasione dell'immissione in teatro operativo della forza di primo ingresso, con la sua azione imprimeva un significativo impulso alle operazioni, curando in prima persona tutte le predisposizioni e le attività di supporto necessarie. Chiamato a pianificare, organizzare e condurre complesse attività di ricognizione in zone del territorio libanese particolarmente rischiose, portava a termine brillantemente tutti i compiti assegnati, coordinando in maniera impeccabile l'azione del personale alle sue dipendenze. Grazie ad una ferma e capace azione di comando e alla costante presenza al fianco dei lagunari impegnati sul terreno, manteneva la compagnia su elevatissimi livelli di efficienza operativa e garantiva il permanente controllo della situazione generale nell'area di responsabilità. Inoltre, negli ultimi giorni di presenza in teatro operativo, organizzava e conduceva con successo una complessa esercitazione anfibia congiunta con le forze armate libanesi, riscuotendo grande ed unanime ammirazione. L'impareggiabile collaborazione fornita a tutto campo, il suo eccezionale rendimento e i lusinghieri risultati conseguiti, ottenevano diffusi consensi e plausi. Magnifica figura di ufficiale e comandante di reparto, profondamente animato da fede nel servizio, fulgido esempio di professionalità e senso del dovere, ha contribuito in modo determinante al pieno successo della missione dando lustro all'Esercito e alle Forze armate italiane in ambito internazionale"».
Mara'ka (Libano), 2 settembre 2006 - 23 febbraio 2007