Lo “sbarco” dei lagunari a Lourdes
Dal 21 al 24 maggio si è svolto il 52° pellegrinaggio militare internazionale a Lourdes, piccola cittadina della Francia dove nel 1858 Maria è apparsa per ben 18 volte alla giovane Bernardetta Soubirous. Dopo diversi anni di assenza anche il Reggimento Lagunari Serenissima, nonostante in questo periodo sia impegnato nell’approntamento per il prossimo impiego fuori area, ha partecipato a tale pellegrinaggio, inviando una rappresentanza di 7 lagunari tra ufficiali, sottufficiali e volontari. Nessuno dei partecipanti pensava di vivere momenti così alti di crescita nella fede, nella vita di preghiera, di militarità e nello stesso tempo di divertirsi durante le tre serate con qualche canto popolare italiano intonato dalla fanfara della II Regione aerea di Milano.
La partecipazione dei lagunari è stata dinamica, in quanto hanno collaborato con l’organizzazione italiana del pellegrinaggio in maniera attiva soprattutto durante le processioni e la tradizionale Via Crucis.
Nel pensiero comune il momento più mistico è risultato essere la visita alla grotta nelle tarde nottate, quando, tolta la ressa del giorno, si era quasi soli a contemplare e pregare la Madonna. In questo silenzio meditativo ognuno ha potuto presentare al Signore, attraverso le mani della Vergine le sue preghiere più intime e nello stesso tempo quella comune per tutto il reggimento e per la missione che dovrà svolgere dopo l’estate. Come segno poi della nostra consacrazione a Maria abbiamo lasciato ai suoi piedi un “Mao”.
Particolarmente suggestiva e toccante è stata, poi, la S. Messa domenicale, celebrata tra noi lagunari, nella basilica superiore al termine della quale ha reso la sua testimonianza il Capitano Leonardo Barzanti, che, ricordando la sua esperienza di vita presso il “Serenissima”, ha trasmesso ai presenti l’entusiasmo di appartenere a questo glorioso corpo.
Il ritorno in laguna ha riportato i partecipanti alla realtà quotidiana e agli impegni addestrativi, ma non ha fatto dimenticare loro l’esperienza vissuta a Lourdes, trasmettendo così ai commilitoni il desiderio di rivivere la stessa esperienza il prossimo anno, magari più numerosi.
Don Giovanni Medeot