Si è svolta al Sacrario militare di Redipuglia, la celebrazione del Giorno dell’Unità Nazionale e della Giornata delle Forze Armate con la deposizione di una corona d’alloro ai Caduti e la benedizione dei Resti Mortali di dieci Caduti nell’ex Unione Sovietica. Alla cerimonia, presieduta dal Presidente della Camera dei deputati, On. Gianfranco Fini, erano presenti l’On. Andrea Ronchi, Ministro per le Politiche Europee, in rappresentanza del Governo e il Generale Giuseppe Valotto, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito. Autorità civili e militari e un ampia rappresentanza di Associazioni Combattentistiche e d’Arma hanno fatto da cornice con migliaia di cittadini e una nutrita rappresentanza di scolaresche della Regione “Friuli Venezia Giulia” alla rituale cerimonia.
(fonte: Comando Militare Esercito 'Friuli Venezia Giulia')
La deposizione della corona d'alloro
4 NOVEMBRE: MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
IL 4 NOVEMBRE DI 92 ANNI FA AVEVA TERMINE IL PRIMO CONFLITTO MONDIALE E SI COMPLETAVA IL GRANDE DISEGNO DELL’ITALIA UNITA.
OGGI, ALL’ALTARE DELLA PATRIA, A NOME DI TUTTI GLI ITALIANI, RENDERÒ IL MIO DEFERENTE OMAGGIO A TUTTI COLORO CHE SONO CADUTI PER COSTRUIRE UN’ITALIA LIBERA, DEMOCRATICA E PROSPERA. IN QUEL MOMENTO DI COMMOSSO RACCOGLIMENTI, IL MIO PENSIERO ANDRÀ IN PARTICOLARE AI TANTI GIOVANI CHE, ANCHE RECENTEMENTE, HANNO PERSO LA VITA MENTRE ASSOLVEVANO IL PROPRIO COMPITO NELLE MISSIONI DI PACE.
IL LORO RICORDO COSÌ VIVO E DOLOROSO IN TUTTI NOI CI DEVE INDURRE NON A DESISTERE MA A PERSISTERE NEL NOSTRO IMPEGNO, A MOLTIPLICARE GLI SFORZI, ANCHE PER ONORARE LA MEMORIA DI QUEI RAGAZZI E DARE IL SIGNIFICATO PIÙ ALTO AL LORO SACRIFICIO, CHE ALTRIMENTI SAREBBE STATO VANO.
NELL’ATTUALE PERIODO STORICO DI PROFONDI MUTAMENTI E DRAMMATICHE TRASFORMAZIONI CHE METTONO IN PERICOLO I VALORI FONDANTI DELLA NOSTRA SOCIETÀ E IL NOSTRO STESSO BENESSERE ECONOMICO E SOCIALE, NESSUN PAESE LIBERO E DEMOCRATICO PUÒ SOTTRARSI AL DOVERE DI CONTRIBUIRE ALLA STABILITÀ E ALLA SICUREZZA DELLA COMUNITÀ INTERNAZIONALE.
LE NAZIONI UNITE, L’ALLEANZA ATLANTICA, L’UNIONE EUROPEA SONO INTERPRETI E STRUMENTI OPERATIVI DI QUESTO DOVERE CONDIVISO ED È NEL QUADRO DEI DISPOSITIVI DI INTERVENTO MESSI IN CAMPO DA QUESTE ISTITUZIONI E SULLA BASE DI DECISIONI CONSENSUALI ASSUNTE NELL’AMBITO DEI LORO ORGANI COLLEGIALI DI GOVERNO CHE LE FORZE ARMATE ITALIANE OPERANO INSIEME A QUELLE DI MOLTISSIMI ALTRI STATI SOVRANI, NEL PIENO RISPETTO DEI PRINCIPI SANCITI DALL’ARTICOLO 11 DELLA NOSTRA COSTITUZIONE.
È PERCIÒ DOVERE DELLE AUTORITÀ POLITICHE E MILITARI PREPOSTE CONTINUARE AD AGGIORNARE E MIGLIORARE STRATEGIE, STRUTTURE E CAPACITÀ OPERATIVE DELLE FORZE ARMATE, PER RENDERE PIÙ EFFICACE IL CONTRASTO DELLE MINACCE DA FRONTEGGIARE, GARANTENDO NEL CONTEMPO LA MASSIMA PROTEZIONE AI CONTINGENTI IMPIEGATI E ALLE POPOLAZIONI CIVILI COINVOLTE.
MA È ANCHE DOVERE DI TUTTE LE ISTITUZIONI E DI OGNI CITTADINO SOSTENERE IN ITALIA E NEL CONTESTO SINERGICO DELLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI, A PARTIRE DALL’UNIONE EUROPEA, QUESTO PRIMARIO IMPEGNO DEMOCRATICAMENTE CONDIVISO SU SCALA GLOBALE.
NELLA RICORRENZA DEL 4 NOVEMBRE, CHE QUEST’ANNO NEL QUADRO DELLE CELEBRAZIONI PER IL 150° ANNIVERSARIO DELL’UNITÀ D’ITALIA, ASSUME SIGNIFICATO ANCOR PIÙ PROFONDO, RENDIAMO ONORE AI SOLDATI, AI MARINAI, AGLI AVIERI, AI CARABINIERI E AI FINANZIERI CHE OPERANO NELLE AREE DI CRISI CON PERIZIA, ABNEGAZIONE ED ENTUSIASMO. RICONOSCIAMONE L’IMPEGNO E LA PROFESSIONALITÀ E RINGRAZIAMOLI PER I PROGRESSI CHE CI HANNO PERMESSO DI COMPIERE VERSO UN MONDO PIÙ STABILE, PACIFICO E SICURO.
SIAMO ORGOGLIOSI DI QUANTO ESSI FANNO OGNI GIORNO, IN NOME DEL NOSTRO PAESE E DELLA COMUNITÀ INTERNAZIONALE.
VIVA LE FORZE ARMATE, VIVA LA REPUBBLICA, VIVA L’ITALIA.
GIORGIO NAPOLITANO
4 NOVEMBRE: MESSAGGIO DEL MINISTRO DELLA DIFESA
Soldati, Marinai, Avieri, Carabinieri, Personale civile della Difesa,
novantadue anni fa, il 4 novembre 1918, si concludeva, dopo tre anni di aspra lotta ed immani sacrifici, sofferti dai soldati al fronte ma anche dalla popolazione civile, il Primo Conflitto Mondiale.
L’Italia, Stato unitario solo dal 1861, aveva saputo dimostrare in un momento fondamentale della propria storia, di essere divenuta una Nazione coesa, capace di contribuire in misura determinante alla vittoria finale nella prima guerra mondiale e di conquistare un ruolo di primo piano nel panorama internazionale.
I nostri soldati, all’indomani dei tragici giorni di Caporetto, dall’Isonzo al Carso, dal Pasubio all’Ortigara, dal Grappa al Piave, sul Mare Adriatico e nei cieli del confine orientale, seppero arrestare il nemico, impedendogli di dilagare nella pianura padana, dando prove straordinarie di coraggio e spirito di sacrificio e creando le premesse per la vittoriosa offensiva di Vittorio Veneto.
Le celebrazioni del “Giorno dell’Unità Nazionale” e della “Giornata delle Forze Armate” assumono quest’anno un particolare significato, alla vigilia del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, perché le nostre Forze Armate hanno rappresentato l’elemento fondante per costruire il processo unitario e consolidare nel tempo quel patrimonio d’identità che oggi rappresenta una realtà condivisa per tutti gli italiani.
L’odierna ricorrenza non deve quindi essere soltanto momento di ricordo delle vicende storiche legate alla realizzazione dell’Unità Nazionale, che giunse a compimento proprio con la vittoria nella I Guerra Mondiale, ma deve soprattutto rappresentare un momento per riflettere sul significato dell’essere e del sentirsi parte di una Nazione per la quale tanti italiani, chiamati a servire la Patria in armi, sacrificarono il bene supremo della vita.
L’italia è orgogliosa delle proprie Forze Armate e sa di poter contare, oggi come nel passato, sul loro impegno e sulle loro capacità. La ricorrenza di quest’anno vede i nostri militari riaffermare con vigore la volontà di essere con la gente e tra la gente, per rinsaldare i valori immutabili nel tempo che uniscono la compagine militare al Paese, nella certezza di agire nell’interesse e con il sostegno del popolo italiano.
Soldati, Marinai, Avieri, Carabinieri, Personale civile della Difesa,
in occasione di questa significativa giornata di celebrazione, i cittadini e le Istituzioni vi manifestano la loro stima e il loro affetto, stringendosi a Voi nelle piazze e per le strade d’Italia, per dimostrarVi l’apprezzamento per il senso del dovere con cui continuate a servire la Patria per garantire la sicurezza nazionale e contribuire alla stabilità ed alla pace nelle zone di crisi.
Con questi sentimenti di ammirazione e plauso, nel ricordo dei valorosi combattenti di tutte le guerre, desidero far giungere un pensiero grato e riconoscente a tutti gli uomini e le donne con le stellette, che, fedeli al giuramento prestato, continuano a servire la Patria con dignità ed onore perché l’Italia e gli italiani tutti possano guardare con fiducia al futuro della Nazione.
Viva le Forze Armate!
Viva l’Italia!
Ignazio La Russa
4 NOVEMBRE, IL SALUTO DEL MINISTRO
Il Ministro della Difesa, Onorevole Ignazio La Russa, alla vigilia delle celebrazioni del 4 novembre ''Giorno dell’Unità Nazionale'' e ''Giornata delle Forze Armate'', si è recato presso il Comando Operativo di Vertice Interforze (COI) dove, alla presenza del Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Vincenzo Camporini, del Comandante del COI, Generale Giorgio Cornacchione e dei Vertici delle Forze Armate e della Guardia di Finanza, si è collegato in videoconferenza con i militari impegnati nei vari Teatri operativi.