L’Esercito in azione per l’emergenza idrogeologica in Veneto
Oltre 400 militari, un centinaio di veicoli, due velivoli. Sono i numeri che l’Esercito Italiano ha messo in campo per aiutare il Veneto, gravemente colpito dal maltempo dall’inizio del mese di novembre.
Rispondendo alla richiesta delle Prefetture di Treviso, Padova, Vicenza e Verona, l’Esercito si è prontamente mobilitato per fronteggiare l’emergenza idrogeologica della Regione.
I militari impegnati nell’operazione di soccorso sono suddivisi in due Task Force che hanno agito nelle aree maggiormente colpite. In particolare, hanno contribuito alla messa in sicurezza delle aree interessate dall’esondazione dei fiumi Frassine e Livenza e dei torrenti Tramigna e Alpone.
Particolarmente efficace è stato l’impiego di due velivoli dell’Aviazione dell’Esercito (un AB205 e un CH 47c) che hanno consentito il consolidamento degli argini del Frassine, nel comune di Saletta di Montagnana, in provincia di Padova, con il posizionamento di 29 blocchi di cemento tipo “new jersey”.
Un’attività coadiuvata dai militari dei reparti a terra, che hanno provveduto alla posa di sacchetti per arginare l’avanzata dei fiumi e dei torrenti. Basilare anche l’opera svolta con l’ausilio di autopompe per il ripristino di locali allagati, così come lo sgombero di civili grazie ad una flottiglia di natanti diversi e tre veicoli d’assalto anfibio del Reggimento Lagunari “Serenissima”. L’attività dei militari si è rivelata molto utile, inoltre, nelle operazioni antisciacallaggio.
Per aiutare il Veneto ad affrontare l’emergenza idrogeologica è stato impiegato personale specializzato, che ha messo a disposizione della comunità locale le proprie capacità in materia di ripristino di opere idrauliche, oltre alle tecniche di consolidamento degli argini.
Un lavoro che conferma la valenza dell’Esercito, quale risorsa fondamentale per il Paese, sul territorio nazionale come nei Teatri operativi.