IL GENERALE VALOTTO A VERONA ALL'INSEDIAMENTO DEL GENERALE TARRICONE, NUOVO COMANDANTE COMFOTER
Generale Valotto: "Siamo un Esercito pronto, agile, flessibile e proiettabile fatto di uomini e donne in grado di comprendere appieno situazioni ben più ampie e complesse della sfera prettamente militare e di agire in consapevole autonomia".
VERONA, - Una nota di ottimismo giunge dalle parole del Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, Gen. Giuseppe Valotto, che ha parlato al termine della cerimonia di avvicendamento al comando delle Forze operative terrestri nella caserma "G.Duca" di Montorio, a Verona
"In questo momento il nostro Paese é una bella squadra. Credo che del prestigio di cui stiamo godendo a livello internazionale ci sia anche il nostro contributo, ma pure quello di tante altre istituzioni. Speriamo che questo concetto di squadra prevalga su tutto, e gli obiettivi vengano raggiunti con molta più serenità" - ha concluso.
LO SME È MOLTO SODDISFATTO DEL LAVORO DEI LAGUNARI
"Siamo molto soddisfatti del lavoro dei Lagunari impegnati in Afghanistan. In questo momento - ha sottolineato il Gen. VALOTTO - le unità che sono impegnate nei teatri operativi vengono essenzialmente dal Veneto e lo dico con orgoglio, visto che questa regione ha dato all'Esercito anche il Capo di stato maggiore (Valotto è nato a Venezia, ndr).
Quelle impegnate sono unità che hanno lo stesso tipo di addestramento, danno le stesse garanzie, si stanno comportando molto bene e personalmente sono molto soddisfatto". Durante il suo intervento a Verona il Capo di stato maggiore ha evidenziato che quello italiano si è ormai trasformato "in un Esercito di professionisti, in uno strumento di politica internazionale". "I compiti che la nazione ci ha via via assegnato nel tempo - ha spiegato – ci hanno imposto quel salto di mentalità, di cultura, di carattere che la nostra generazione aveva auspicato".
"Siamo un Esercito pronto, agile, flessibile e proiettabile - ha concluso il Gen. Valotto -. fatto di uomini e donne in grado di comprendere appieno situazioni ben più ampie e complesse della sfera prettamente militare e di agire in consapevole autonomia".