Il VTMM prodotto da Iveco Divisione Veicoli Difesa è stato ordinato in 12 esemplari per le esigenze prioritarie dell’Esercito che voleva poter disporre di un veicolo ambulanza in grado di ospitare una sala rianimazione. Un veicolo da assegnare alle colonne di Lince e altri veicoli dispiegati in Afghanistan e in grado di assistere immediatamente i feriti, anche in gravi in condizioni. Nato dalla necessità di realizzare blindati con forti capacità antimine in seguito alle esperienze in Afghanistan e Iraq, il programma VTMM è iniziato dalla sola Krauss Maffei Wegmann nel 2007 in base ad un contratto siglato con il Ministero della Difesa Tedesco per la versione 6x6. A giugno 2008, durante Eurosatory di Parigi, è stato siglato l'accordo con Iveco per la versione 4x4. La modularità del progetto prevede anche la possibilità della versione 8x8 oltre alle versioni ambulanza e posto comando. Il primo prototipo di 6x6 per l’esercito tedesco è stato valutato in prove dall'inizio del 2008. A marzo 2009 era pronto il primo prototipo di IVECO MPV (Medium Protected Vehicle) 4x4, versione compatibile con l’imbarco sui cargo C-130Je destinata a (fondi permettendo) equipaggiare i reparti dell’esercito Italiano che non riceveranno il VBM Freccia. La richiesta per i primi 16 VTMM 4x4 in versione ambulanza, all'interno del programma pluriennale di A/R n. SMD 08/2009 per un costo di circa 19,2 milioni di euro (ogni veicolo costa poco più di un milione di euro), è stata presentata in commissione difesa come programma a maggio 2009 ed approvata il giugno successivo. Il 20 dicembre è stato confermato l’ordine per 12 veicoli. Il mezzo è considerato prioritario dall’Esercito proprio perché in grado di salvare la vita ai soldati assistendoli direttamente sul campo di battaglia. Con 13 metri cubi di volume protetto (che diventano 16 nella versione ambulanza) il VTMM è disponibile anche nelle versioni posto comando, trasporto truppe, guerra elettronica, comunicazioni, genio, Psy ops, logistico e traino d’artiglieria. Il veicolo ha un peso massimo di 18 tonnellate, un’autonomia di 700 chilometri ed è costruito intorno a una cellula corazzata ideata per resistere a mine e ordigni improvvisati (Ied).
(Per gentile concessione di Analisi Difesa)