INAUGURAZIONE DEL RISTRUTTURATO MONUMENTO
NELLA PIAZZA D’ARMI DELLA CASERMA F.LLI DALL’ARMI DI SAN VITO AL TAGLIAMENTO
L’ANTEFATTO:
Tutto ebbe inizio il 5 ottobre 2010 durante la cerimonia organizzata dalla locale Sezione dell’A.L.T.A. del XXII Btg. Carri Serenissima. In quell’occasione il presidente di sezione Fabio Sorini ha gettato l’idea al sindaco Gregoris di spostare il monumento, o parte di esso, fuori dalla caserma dimessa da ormai più di 15 anni e di collocarlo in un sito consono alla sua importanza nel territorio comunale.
Al sindaco subito sembrò una buona idea e promise di studiare un progetto.
Un mese dopo, il presidente Fabio Sorini venne invitato dal presidente della sezione dell’A.L.T.A. di Roma, Simone Pallotta, ad un incontro per festeggiare la nomina a Sottocapo di Stato Maggiore dell’Esercito del Generale C. A. Domenico Rossi.
Rossi e Sorini si conoscevano fin dal lontano 1974 quando, uno Tenente e l’altro Sottotenente operavano nel XXII Btg. Carri Serenissima di San Vito al Tagliamento.
In quell’occasione Sorini spiegò la sua idea di salvare il monumento sia al Generale Rossi sia al Generale Ficuciello. Entrambi si resero disponibili a supportare la richiesta presso il Comune di San Vito. Infatti, quando la richiesta venne formulata in maniera ufficiale al Comune, i due generali scrissero alcune lettere al sindaco. Questo portò il progetto in Consiglio Comunale che venne accettato all’unanimità.
Fatto un sopraluogo in caserma e viste le condizioni precarie in cui si trovava il manufatto, per intercessione del Vicesindaco On. Di Risceglie, il progetto originario venne modificato e si pensò a ristrutturare in loco tutto il monumento e la chiesetta attigua per consegnare il tutto alla Sezione del XXII quale nuova sede museo.
I lavori vennero compiuti a tempo di record e si giunse così a fissare la data per l’inaugurazione: il 10 aprile.
LA CERIMONIA:
Domenica 10 aprile, in una mattinata carica di sole, la Caserma F.lli Dall’Armi iniziò a prendere vita dopo tanti anni di abbandono.
Nella Piazza d’Armi, rimessa a nuovo, iniziarono ad affluire i Lagunari di molte sezioni, famigliari, Associazioni Combattentistiche e d’Arma con i loro labari e Bandiere.
Era tutto un vociare ed un salutarsi fra commilitoni che, dopo tanti anni, finalmente si ritrovavano nella loro caserma. Sembrava un sogno. Molti con gli occhi lucidi raccontavano alle mogli ed ai figli le loro storie di naja illustrando le varie parti della caserma.
Arrivarono le autorità: il Sindaco con il Vicesindaco, il nostro Presidente Nazionale, il Generale Ficuciello, il Ten. Col. Toniolo, comandanti dei Carabinieri, Guardia di Finanza, una rappresentanza del Corpo dei Vigili del Fuoco e numerosi ufficiali
Lo schieramento era formato da un picchetto di Lagunari in armi, 19 labari di sezione dell’A.L.T.A. che facevano scorta al Medagliere Nazionale, numerose Associazioni Combattentistiche e d’Arma. Il pubblico era formato dai famigliari degli intervenuti e da sancitesi.
All’arrivo del Sottocapo di Stato Maggiore dell’Esercito, accompagnato dal Vice Comandante la Brigata Pozzuolo del Friuli, venne dato il presentat arm e dopo aver passato in rassegna lo schieramento, il Generale Rossi si è fermato a salutare autorità e amici intervenuti.
La cerimonia iniziò con l’alza Bandiera accompagnata dall’Inno di Mameli cantato da tutti i presenti. È stato un momento bellissimo rivedere il Tricolore nuovamente sventolare sul pennone come ai vecchi tempi.
Il Monumento è stato poi inaugurato e per madrina è stata chiamata l’Architetto Signora Molinaro che è stata l’artefice dello splendido restauro.
Venne poi deposta ai piedi del cippo con il busto del Carrista una corona d’alloro in ricordo di tutti i caduti. Dopo la benedizione del Monumento da parte del Parroco di Ligugnana, il socio MMA Angelo Chisena ha letto la Preghiera del Carrista.
La cerimonia continuò con un discorso di saluto del presidente di sezione Fabio Sorini che dopo aver ringraziato tutti gli artefici del restauro ed i presenti alla cerimonia, ha ricordato che la presenza di tanti commilitoni, sottufficiali ed ufficiali vuol significare che il ricordo del Battaglione è ancora vivo, che il periodo di vita militare non è stato vano insegnandoci a vivere in comunità, a coltivare nuove amicizie, a lavorare assieme, a gioire assieme e a soffrire assieme.
Ha poi ricordato i nostri caduti: Capitano Massimo Ficuciello e il 1° cap. magg. Matteo Vanzan oltre a coloro che operarono nel Battaglione e che ora non sono più fra noi.
Ha concluso il discorso ricordando i nostri militari che stanno operando all’estero salutandoli con un SAN MARCO!!! Alla voce.
Il Sindaco Gregoris, nel suo discorso ha ricordato come, con il termine della leva si è perduto un grande valore ed un insegnamento che ai giovani ora manca. Lo spirito che la naja diffondeva era un bene prezioso che serviva per plasmare i giovani affinché proseguissero più forti nel cammino della vita e questo bene, purtroppo, ora è venuto a mancare. È venuta a mancare anche la linfa nuova per rinvigorire le Associazioni d’Arma che molto stanno facendo nel sociale e che per questo devono essere sempre di più considerate.
Il Generale Saltini ha parlato con un po’ di nostalgia dei tempi in cui era comandante di Battaglione proprio in quella caserma. Ha sottolineato il grande spirito lagunare che aleggiava anche dopo il passaggio da XXII Serenissima a 22° Piccinini.
Il Generale Ficuciello, invece, ha ribadito che nella sua lunga carriera militare si è fermato in molti luoghi ma quello che più gli è rimasto nel cuore è stato San Vito. Con nostalgia e un po’ d’emozione ha ripercorso in breve la storia dell’edificazione del monumento che si è protratta sotto diversi comandanti prima di assumere la struttura odierna. Si è complimentato per l’organizzazione della cerimonia lodando Sorini e la sua “Sporca Dozzina” come l’ha chiamata lui, per quanto sono riusciti a fare.
Ha chiudere gli interventi è stato il Generale Rossi. Ha subito voluto sottolineare, con la voce che gli tremava, quanto fosse emozionato. Pur essendo Sottocapo di Stato Maggiore e perciò abituato a tenere discorsi ed affrontare folle, il rientrare in caserma, la sua prima caserma, ed incontrare vecchi amici di un tempo lo ha emozionato enormemente. Ha ringraziato il presidente della sezione del XXII per tutto il lavoro svolto e per aver fatto in modo che lui potesse assaporare una giornata così particolare e piena di significati.
A cerimonia ultimata, tutti si sono trasferiti presso la sala parrocchiale di Ligugnana per il rancio.
Prima che il Sindaco lasciasse il pranzo e che il Generale Rossi riprendesse la strada per Roma, il presidente della sezione del XXII Btg. Carri Serenissima ha fatto omaggio alle autorità intervenute di un quadro raffigurante il Monumento.
La giornata si concluse salutando il Generale Rossi con un arrivederci a Mantova per il Raduno Nazionale e con un sonoro:
“SALUTO ALLA VOCE!!!”
Fabio Sorini
Il programma della cerimonia