Spett. A.L.T.A.,

é più forte di me!

Abitando al Lido, in quella lunga lingua di terra messa lì dal Buon Dio a proteggere Venezia, mi viene spontaneo, di tanto in tanto, andare a San Nicolò, prendere il viale che conduce alla caserma “Guglielmo Pepe” e affacciarmi al cancello d’entrata nell'inutile tentativo di vedere qualche cosa.

Non è più possibile! Rovi e piante di ogni genere avvolgono tutto in una impenetrabile cortina verde di salgariana memoria.

Eppure si tratta di uno storico palazzo, del Palazzo dei Soldati della Serenissima Repubblica di Venezia, di una struttura del XIV° secolo, di un gioiello dell’architettura militare dell’epoca, di un simbolo per la città di Venezia.

É un tuffo al cuore! Ogni qual volta mi reco in quel luogo é una sofferenza indicibile! Ma non resisto, è più forte di me.

Quanti sacrifici abbiamo sostenuto noi lagunari di oggi e quelli che ci hanno preceduto ieri,  per mantenerla sempre efficiente, bella e funzionale…...........e il mio pensiero corre alla monumentale cancellata in ferro battuto dell’ingresso principale, ai fregi di marmo che decorano le pareti esterne della facciata e dell’entrata secondaria, alle gradinate che sostengono la splendida vera da pozzo, al selciato in cotto della piazza d’armi e a tutto ciò che per tanti anni, soldato di carriera, è stata la mia casa madre.

Il mio è uno sfogo semplice e sincero che voglio esternare a chi più di ogni altro è in grado di comprendere, all’A.L.T.A. depositaria delle tradizioni dei lagunari di tutti i tempi.

Sono consapevole che essa di fronte a una simile realtà non è in grado di far nulla, ma l’importante è che se ne parli, che se ne parli in continuazione, fino a quando qualcuno che può si decida a interrompere questo ignobile scempio e recuperare un bene che è di tutta la Comunità , la quale non può e non deve abbandonarlo così come si sta facendo ora.

Cordiali saluti, San Marco!

Col. ris. Leonida Grazioli