Festa di Corpo della Specialità Lagunari
REGGIMENTO LAGUNARI “SERENISSIMA”
“Come lo scoglio infrango e come l’onda travolgo”
IL COMANDANTE
XXII Anniversario nel LX della Costituzione
Ufficiali, Sottufficiali, lagunari, personale civile
E’ per noi motivo di grande orgoglio che il Comandante della Brigata di Cavalleria, Autorità militari, Autorità civili e religiose ed esponenti del mondo dell’economia, del lavoro, della cultura, della stampa, ci abbiano onorato con la loro presenza a questa cerimonia che celebra il 27° Anniversario del riconoscimento della specialità lagunari.
I lagunari sono nati ufficialmente il 9 gennaio del 1951 e la nostra cerimonia ha quest’anno ha un sapore veramente particolare perché coincide con la ricorrenza del 60° anniversario della nascita della nostra amata specialità che ci concede l’irrinunciabile privilegio di chiamarci lagunari e servire sotto le insegne di San Marco.
Ai familiari dei nostri indimenticati caduti, giunga rinnovato il nostro commosso pensiero. A loro va la mia personale assicurazione che ogniqualvolta si eleva al cielo, altero, il nostro grido “San Marco!” in quel grido vive l’omaggio di tutti i lagunari ai compagni d'arme caduti sotto le insegne di del leone alato.
Ai lagunari in congedo oggi presenti, che esprimono il loro credo inalterato e la loro solidarietà alle fatiche dei lagunari in servizio, va il nostro abbraccio fraterno. Permettetemi ora un saluto particolare al Signor Generale TURETTA, lagunare di lungo corso e già comandante del Reggimento lagunari che oggi ha voluto onorarci della sua Presenza per salutare il reggimento prima di lasciare il servizio attivo, dopo una proficua ed impegnativa carriera. Signor Generale a lei buon vento!
Ed a voi, infine, lagunari tutti, di ogni ordine e grado che, riuniti in questa solenne ricorrenza, giunga il mio orgoglio, la mia fierezza di Comandante di un reggimento non atipico, bensì unico che vede oggi la celebrazione di 60 anni di vita, 60 anni di passione. Storia recente ma che affonda le sue radici in un passato lucente. Noi lagunari siamo coscienti di custodire nel nostro nome “SERENISSIMA” e nei nostri simboli i valori di una nobile tradizione militare secolare; di una tradizione di valore che sa di spedizioni oltremare, di acqua salata e onore; di una tradizione antica alla quale noi ancoriamo il diritto a guardare a testa alta qualsiasi interlocutore in Italia ed all’estero. Custodire le tradizioni dei “Fanti da Mar” della “Serenissima” è stata la base per diventare ciò che siamo oggi. E proprio oggi, i lagunari si confermano una specialità moderna e dinamica, la specialità anfibia dell’Esercito, costantemente impegnata per cultura al superamento dei propri limiti. La brillante missione in Afghanistan, appena conclusa, lo ha ampiamente dimostrato. La capacità ed il coraggio non sono mancati a nessuno nel compiere azioni ardite, delicate e rischiose, in un Teatro operativo aspro, insidioso, lontanissimo dalla madrepatria. I risultati ottenuti sono davvero notevoli, quanto i rischi affrontati. E tutto ciò è derivato dall’azione dei Comandanti, dal duro addestramento in Patria, dalle caratteristiche di umanità e dal carattere tenace, determinato e sereno tipico dei lagunari. Il mare abitua a guardare oltre l’orizzonte, oltre il nostro territorio e a confrontarci con altre realtà. E i lagunari hanno innata questa vocazione d’impegno oltremare.
Le cerimonie come quella odierna ci inducono, altresì, a fare dei bilanci ed a riflettere su un passato denso di episodi, personaggi e di grandi valori di riferimento e costituiscono un ideale stimolo per rinvigorire lo slancio nelle attività quotidiane.
Lagunari, con lo spirito franco, fiero e generoso, che ci contraddistingue, abbiamo davanti a noi un futuro pieno di incessanti impegni e grandi responsabilità. Come sempre affronteremo, con la nostra proverbiale risolutezza, le sfide che ci attendono. Il nostro agiografico motto “Come lo scoglio infrango come l’onda travolgo” vuole di proposito sintetizzare e tramandare nel tempo quei valori di audacia, fermezza e tenacia che rappresentano per antonomasia il contrassegno dei lagunari e che indubbiamente discendono dai “Fanti da Mar”.
Infine, alle nostre coraggiose famiglie che ci supportano in questa scelta di vita totalizzante, va la mia profonda gratitudine di comandante, di marito, di figlio e di padre. Nonché la mia personale assicurazione che la fratellanza d’armi nel mio reggimento è elemento peculiare e fondante che i loro cari sperimentano ogni giorno. Un lagunare non è mai solo.
Ufficiali, Sottufficiali, lagunari, nel rinnovarvi il più sincero ringraziamento per quanto avete brillantemente fatto con me nel Teatro Afghano e in tutte le operazioni passate e per quanto dimostrate ogni giorno di saper fare per il Reggimento e per l'Esercito, formulo a tutti noi il caloroso augurio di sempre maggiori affermazioni e fortune.
Buon vento miei lagunari, e che San Marco ci guidi e ci protegga sempre!
Viva il Reggimento lagunari “Serenissima”. Viva San Marco!
Il Comndante
Col. Giovanni Parmiggiani
Sarà ora conferito il “Premio Internazionale Bonifacio VIII (8°) al Reggimento Lagunari “Serenissima” con la seguente motivazione:
“Incomparabile reparto di fanteria d’assalto anfibio dell’ Esercito Italiano, in grado di operare in piena autonomia su ogni tipo di terreno. Elemento chiave delle forze anfibie di dispiegamento repido della Difesa Italiana.
Erede di una storia unica in Europa, unico reparto italiano che ha ereditato le tradizioni marinare della fanteria di marina della Serenissima Repubblica di Venezia, istituita nel 1202 dal Doge Enrico Dandolo e trasformata nel corso del XVI (16°) secolo nei celebri ed indomiti “Fanti da Mar”. Per il proficuo operato nella promozione dello sviluppo, della sicurezza e della Pace in Paesi martoriati dalla guerra, per avere sostenuto ed aiutato popolazioni sofferenti, in territorio nazionale o all’estero, dove ha operato in quasi tutti gli ambienti, dalle Valli Europee, alle foreste Canadesi, alle spiagge del Mediterraneo, alle Alpi innevate, al deserto Egiziano, dalle paludi dell’ Estonia ai monti dell’ Afghanistan, senza dimenticare le terre Bosniache, Kosovare, Irakene e Libanesi accendendo una speranza concreta per il futuro. Altresì, per la devozione e l’impegno incondizionati profusi a favore della Patria e della collettività tutta per essere stato coinvolto a supporto della popolazione in gravi calamità naturali come alluvioni e terremoti, in operazioni in supporto alle forze di Polizia per la lotta alla criminalità organizzata.
Si è sempre distinto per ferrea determinazione, risoluto spirito di corpo, luminosa dedizione e grandissima umanità facendo così rivivere con onore, nella nostra epoca, le luminose gesta e lo spirito più profondo delle indomite milizie imbarcate della “Serenissima”.
Anagni, 24 giugno 2011.
Consegna il Premio:
Il Presidente dell’Accademia Bonifaciana di Anagni – Cavaliere Dottore Sante DE ANGELIS.
L'invito del Presidente Nazionale
Il 24 giugno nella Caserma "Edmondo Matter" si svolgerà la festa di specialità del Reggimento Lagunari "Serenissima"