raduno annuale degli appartenenti al
btg. isonzo di villa vicentina
Domenica 16 ottobre 2011, incontro dei “vecchi” dell’ ”Isonzo” e del “San
Marco” a Villa Vicentina: giornata splendida, solatia, con quel certo
“frizzantino” dei venti freddi carpatico- danubiani che si espandono sulle
pianure friulane, ma qui mitigati dai tiepidi soffi delle vicine marine,
dopo percorsi autunnali su boschi ora dai colori caldi, dorati, autunnali.
E’
il momento giusto per questa occasione che se non vede le chiome dei
convenuti, simili ai colori autunnali, si manifesta invece dove sotto i
baschi è quasi impossibili scorgere colori di capelli che non siano tendenti
al bianco o addirittura candidi.
C’è
gente che ha i suoi annetti.
Non
vengono qui per la “zingarata” o per levarsi dal tran-tran quotidiano.
Guardano attenti il luogo in cerca di riferimenti, fanno girare a mille le
rotelle della memoria, vedono ciò che gli altri, gli amici ed i “civili”,
non vedono: le sagome dei loro “fratelli di naja” che trasparenti percorrono
i luoghi.
Qui
si viene per ricordare.
E
quindi con compiacimento, dato il “senso” della visita, noto che i soliti
“Saluto alla voce-San Marco” profusi solitamente e sguaiatamente a vagonate,
questa volta sono misurati, opportuni ed adatti all’occasione. Alla faccia
degli “urlatori” che nessun disinfestante riesce ad eliminare, e che forse
questa volta a suon di denigrarli e di dai e ridai, avranno capito che “il
troppo storpia”.
Spero, ma conoscendo gli spessori cranici dei “miei”, per cantar vittoria
debbo avere future concrete conferme.
La
cronaca dello svolgimento della giornata ve la risparmio perché la conoscete
tutti.
Ma
non posso esimermi dal segnalare le novità.
Prima e secondo me azzeccata, la presenza su invito dei Lagunari, degli
Amici “canoe” del 41° Battaglione Fanteria Meccanizzata “Modena”. Loro sono
quelli che hanno abitato la “nostra” caserma dopo lo “spegnimento” del
Battaglione Anfibio “Isonzo”. Anche loro hanno nel dopoguerra, una vita
quanto mai velocemente parabolica. Senza andare sulle cose della Guerra,
diciamo solo che porteranno dal 1975 sino al 1986, essendo parte della la
Brigata Meccanizzata “Gorizia”, quindi inclusi nella Divisione Meccanizzata
“Folgore”, le mostrine rettangolari divise in due campi: il superiore in
azzurro con ala e gladio della “Folgore” (Nembo), ed il campo inferiore
bianco attraversato verticalmente da due righe color amaranto-cremisi.
Nel 1986 il 41° Modena appartenente alla Brigata Meccanizzata “Gorizia” che
lascia la “Folgore” per passare al 5° Corpo d’Armata, cambierà la mostrina
abbandonando i simboli dalla “Folgore” e adottando una mostrina non più
divisa in due corpi, ma totalmente bianca con le due bande verticali color
amaranto-cremisi. Quest’ultima rimarrà sino al 1995, anno dello
scioglimento.
Le sedi invece, seguono un percorso differente nei tempi. La prima sede,
come abbiamo detto vede l’installazione del 41° Modena Presso la Caserma
Bafile dell’Isonzo, che da allora diventerà “Bafile-Rossani” e ciò perdurerà
dal 1975 al 1991, anno in cui il reggimento verrà trasferito a Gradisca
d’Isonzo dove rimarrà sino alla chiusura del Reparto che come abbiamo visto,
avverrà nel 1995 (scomparsi pure loro, come noi dell'Isonzo, nei meandri
fumosi del tempo).
Li
ho visti belli vivaci ed attenti; come era logico che fosse perché la loro
“prima volta dopo” a Villa Vicentina, avidi di ricollocare ricordi, luoghi e
memorie. In Piazza d’Armi alcuni loro Ufficiali giustamente rinfrescano con
bella oratoria, i loro passati, le loro memorie. Bella iniziativa.
La
celebrazione della Santa Messa avviene questa volta, non in piazza d’armi,
ma all’interno di un locale ancora fruibile ma nella caserma delle “canoe di
là” a confine.
Nello stesso nuovo posto, il tradizionale rinfresco che la Sezione di Villa
Vicentina offre a tutti i convenuti.
Sbircio nell’ex Circolo allora (1966/67) Sottufficiali dove solitamente si
effettuava il “rinfresco”, e… noto soffitti “allarmanti”. Prevedo che dove
il 41° ha restaurato durante il suo insediamento, le costruzioni dureranno
ancora per parecchio, ma le vecchie mura “Lagunari”, chissà se ce le
troveremo ancora in piedi in un prossimo futuro.
Vedo attaccato al muro, un foglio A4 che riproduce una singolare vignetta
“muta”. E’ sola e dimenticata da tempo. Andrà a marcire come tutto ciò che
mi circonda. E’ bella. E’ molto Lagunare. La rubo ai fini di cronaca e ve la
ripropongo poi a corredo di queste righe: guardatela bene. La boa alla quale
è ormeggiato l’ LVT non è una boa ma una bottiglia di “quello buono” in
fresca! Eh, “…a noi la morte non ci fa paura…”.
Conclusa la visita alla “Bafile”, lo spostamento al ristorante “il
Cjastinars” (che non tradisce mai), dove si consuma il giusto rancio, e dove
mi è d’obbligo unirmi ad un impetuoso “O forza Lagunare” che sempre e
vieppiù quando lo canto, mi fa venire i brividi ed il groppo alla gola, si
chiude anche questa giornata che non oso definire “festosa” - troppi i
ricordi nostalgici e le ombre del passato - ma che mi spingo nel definire
“toccante e nostalgica”. Queste sono le mie emozioni; gli altri, chissà…
Un
obbligatorio complimento alla Sezione ALTA di Villa Vicentina, all’indefessa
passione del suo Presidente dott. Ten. Roberto Recchia e del suo
collaboratore Lgt. Silvio Franetovich.
Grazie a loro ed ai Lagunari di Villa Triste, ogni anno posso ritornare ad
intravedere, sarà forse una debolezza della senilità, in controluce del
tramonto, visibili solo all’occhio umido, proiettati sullo schermo delle
prime nebbie serotine, le frotte di superbi, orgogliosi, belli e forti
Lagunari che alla “Libera Uscita” invadono la sonnolenta cittadina di Villa
Vicentina.
San
Marco!
Lagunare Dino Doveri
Riceviamo anche questa e-mail che
ben descrive l'armonia che regnava al "raduno allargato" di Villa
Vicentina":
Domenica scorsa al raduno degli
ex-Isonzo a Villa Vicentina c'eravamo anche noi: gli ex del 41° Modena.
Per noi, al primo raduno, è stata un'esperienza ....straordinaria.
Un'atmosfera indescrivibile che ci ha sorpreso.
Sul muro della Bafile-Rossani, accanto al cartello di benvenuto ai
Lagunari qualcuno ne ha messo un'altro scritto a mano con sopra
'BENTORNATI RAGAZZI DEL "MODENA"'.
Non sappiamo chi l'abbia messo ma quel semplice gesto ha scaldato il
cuore a tutti noi ex-41°.
A livello personale vorrei ringraziare l'associazione Lagunari che ha
reso possibile tutto questo.
Saluti a tutti
ex-fuciliere del 41° Modena
Roberto Gerli
Il programma della cerimonia