Un vero e proprio
evento: considerata una delle maggiori attività addestrative per la Squadra
Navale italiana, si è appena conclusa l’Amphex.
Tredici navi, due
sommergibili ed oltre duemila marinai, di cui 381 della Forza da Sbarco del
Reggimento san Marco con un’aliquota del reggimento Lagunari “Serenissima”:
questi i numeri dell’edizione 2011 dell’esercitazione aeronavale e anfibia
che si è svolta, tra il basso Tirreno, lo Ionio e l’Adriatico meridionale,
dalla mezzanotte del 28 novembre al 5 dicembre.
Attraverso uno scenario
simulato, in un realismo sempre più spinto, la Squadra Navale, comandata
dall’Ammiraglio di Squadra Luigi Binelli Mantelli, ha dato vita, in una sola
settimana, ad una esercitazione che ha visto esprimersi al massimo tutte le
componenti.
Non più soltanto un test
della componente anfibia dunque, ma una messa in pratica delle molteplici
capacità degli uomini, dei mezzi aeronavali e anfibi. Attraverso
un attento lavoro di pianificazione
sono stati ricreati diversi scenari del tutto simili ai già sperimentati
teatri operativi in cui la Forza Armata normalmente è chiamata ad operare.
Ogni singola capacità
utilizzabile, nel contrasto alla pirateria, nell’evacuazione di personale
civile dalle zone di crisi, nella distribuzione di aiuti umanitari alle
popolazioni bisognose e nel controllo dei flussi migratori, è stata
esaminata da esperti del Comando in Capo della Squadra Navale, appositamente
imbarcati sulla portaerei Cavour che, da oggi, assume il ruolo di nave
ammiraglia.
La Marina Militare,
consapevole della propria duplice finalità quale strumento della “politica
di sicurezza” e della “politica estera” del Paese ha continuato nel suo
processo di realizzazione di una Forza Armata moderna, con attitudine alla
proiezione di capacità, versatile e pronta nella risposta alle diverse
tipologie di crisi provenienti dal mare, e l’Amphex si inserisce proprio in
questo contesto.
Durante l’esercitazione,
inoltre, è stato dato grande risalto alla componente mediatica attraverso la
creazione di una unità SIMPRESS (Simulated Press)
che ha seguito tutte le attività con lo scopo di addestrare i Comandanti ed
i loro staff al rapporto coi
media.
Tutto ciò ha garantito
un'esercitazione totalmente aderente al mondo reale che ha dimostrato
l’estrema flessibilità dello strumento aeronavale e la sua capacità “dual-use”,
che vede i mezzi militari utilizzati in ruoli non direttamente connessi con
l’assolvimento dei compiti istituzionali della Difesa, ovvero di pubblica
utilità a favore delle popolazioni civili.
L’esercitazione Amphex
2011 ha fatto emergere risultati che hanno dimostrato l'elevata
professionalità degli equipaggi e la grande efficacia dei mezzi aeronavali:
risorse umane e tecnologiche da sempre al servizio della collettività
nazionale e internazionale.
Fonte Ministero della Difesa