Come
avviene per le cose naturali, senza rimbombo ne “battage” comunicativo, lo
stimatissimo Gen. Luigi Chiapperini, ci manda la foto in oggetto.
Al che, sono io, da semplice
“redattore”, che innesco questa disquisizione evidenziante, perché la cosa
mi fa scattare tutta una serie di considerazioni.
Di ufficiali che hanno
compreso la nostra “mission”, sia come Associazione che come Sito web
dell’associazione, attualmente comincio a considerare rimangano solo Lui e
pochi Altri. Notate bene che evito di qualificarlo con
il termine aggettivato “nostro
ufficiale” perché è nel mio DNA rispettare gerarchie e collocazioni formali,
ma come tutti sappiamo Egli comanda un altro prestigioso reparto.
Tuttavia la vicinanza con la
quale sistematicamente il Gen. Chiapperini ci onora, me lo fa annoverare
ancora come “nostro” ufficiale. E qui non ci piove.
Da un Teatro Operativo tra i
più ostici ed ingannevoli ora esistenti, che richiede attenzione e mille
precauzioni, un’applicazione infinita ed impegnativa attenzione, in
occasione della festa di San Marco, Egli si occupa di “noi” Lagunari.
Anche dalla complicata
realtà afghana, il Gen. Chiapperini, che immagino oberato da chissà quante e
quali responsabilità, dispone che il cippo “dimenticato” in un compound in
dismissione (quindi destinato all’oblio e peggio, alla distruzione), invece
venga trasferito nella nuova base avanzata della Task Force South, da dove
verrà rimpatriato a suo tempo, ai Lagunari, qui, da noi, a Venezia.
Sensibilissima personalità
umana e militare!
Ora ragazzi miei, (nonché
pregiatissimi lettori), vediamola come vogliamo, giriamola e rigiriamola in
variegati intendimenti e visioni della cosa le più arzigogolate, ma a me
viene a “sfruculiare” e questa volta pubblicamente a dire, che solo quando
si ha un “Spirito di Corpo Lagunare” così imponente e maiuscolo, queste cose
vengono, pensate, volute e portate a termine.
Con buona pace di chi ha
scelto un “low profile”.
E’ una mia fisima
senz’altro, ma io, sull’amore e senso di appartenenza (sull’attaccamento non
dubito di nessuno), al Reparto del “Mao”, ci soffro perché molteplici indizi
e segnali criptati (per chi non li vuol vedere), mi trasmettono che questo è
un sentimento via-via, e sono anni che il processo è cominciato, incanalato
ad una prossima estinzione.
Forse qualcuno si sentirà
offeso… non dovrebbe dati i fatti…, ma vediamo…
Forse dico ciò motivato
dalla mia posizione di ex “najone” (e najone si, ma se fosse, najone
Lagunare però!).
Forse dico ciò spinto
dall’avvertire di appartenere ad una delle più piccole realtà associative
d’arma che soffre moltissimo di questa sua dimensione.
Forse la mia visione è
anacronistica e “vecchia” dove ora si propongono altri orizzonti e punti
focali, dove in sostanza, il professionismo è dominante, velando sentimento
e slancio e si estendono da tali assetti, praterie di indifferenza e
distacco.
Con le dovute ma rare
eccezioni, come vediamo.
Mi ricordo, e se lo
ricorderanno con me e come me, i “vecchi, ottusi e rintronati babbioni”
(pure questa la ho sentita in “particolari” ambienti…), quando al Btg. Anf.
“Isonzo” a Villa Vicentina, il solo fatto di essere Lagunari e protrudere
con “Nembo” e “Genio”, faceva scaturire pestaggi e cazzotti, mastodontiche
gazzarre e trascinamenti incredibili.
“Spirito di Corpo Lagunare”?
Certo cose d’altri tempi,
non più accettabili e men che meno ora comprensibili, ma… cose di cui
nostalgicamente se ne avverte la fine.
Perdonate le mie
elucubrazioni, giri di parole, divagazioni e ritornate con me nel salutare i
Lagunari ora in Afghanistan - Ten. Col. Gianni Maccanti, Ten. Col. Sergio
Tamai, Cap. Rosario Simonetti, Cap. Gianluca Ellena - e nell’onorare, se
ritenete che io sopra abbia pensato correttamente, sennò sono aperto a tutte
le civili divergenze manifestabili, il Gen. B. Luigi Chiapperini, “piumato”
momentaneamente ma profondamente Lagunare, per questa eccezionale
dimostrazione di “Spirito di Corpo Lagunare”.
Per il Lagunare Gen. B.
Luigi Chiapperini, “saluto alla voce”!
San Marco!
Tutti i Lagunari (e Lagunare
Dino Doveri).