punto zero: "operazione spectrum"
Nel corso delle giornate del 28, 29 e 30 Giugno 2013,
nei comprensori di Madesimo e Campodolcino (SO), si è svolta una
esercitazione di Hard Soft Air della durata continuativa di 48 ore,
focalizzata sulle attività di RICOGNIZIONE obiettivi ed ACQUISIZIONE
informazioni da parte di pattuglie costituite da contractors al soldo di
una multinazionale operante nel ramo degli armamenti tecnologicamente
avanzati.
L’evento nato dalla collaborazione dei clubs Zarruele
SAT di Saronno (VA) e 17° Rangers SAT di Badalucco (IM), ha visto
quest’anno anche il supporto collaborativo della Sezione di Bergamo
dell’Associazione Lagunari Truppe Anfibie.
L’attività diurna e notturna ininterrotta, si è
svolta in un ambiente montano molto bello ma difficile posto tra i 1500
e i 2000 m di quota. Il tempo è stato fortunosamente non particolarmente
piovoso, ma freddo “specialmente di notte” e molto ventoso cosa
che ha reso l’attività delle squadre di interdizione e
contro-interdizione molto dura e difficile anche dal punto di vista
logistico.
La partecipazione in termini di personale si è
collocata nell’ordine delle 200 persone, di queste circa 80 costituivano
le pattuglie RECON, le quali infiltrate a partire dalle ore Zulu 09.00 +
2Hr di venerdì 28 giugno dovevano agire in assoluta modalità STEALTH
pena la cattura e l’interrogatorio a cui eventualmente sarebbero stati
sottoposti. L’attività si concludeva alle ore Zulu 09.00 + 2Hr di
domenica 30 giugno. Alla fine dell’evento tutti gli operatori stanchi,
assonati ma contenti che tutto si fosse concluso senza incidenti si
rifocillava meritatamente e come sempre in questo evento, non vi sono
vincitori o vinti ma il premio per tutti è quello di essere riusciti a
concludere e a sopravvivere per 48 dure ed interminabili ore alla
fatica, al freddo, al sonno e alla paura di essere scoperti e catturati.
Il link al cortometraggio che illustra il perché della missione su
www.youtube.com
Il background storico dell'operazionestrong>
L'ordine di operazione
Debriefing Team
Contractor
ROSSO_1
Deb Role Play (ogni
azione e avvenimento NON è puramente casuale, ma veramente avvenuta in
tal modo, Turisti, sono i colleghi del interdizione e Nativi, sono gli
abitanti del luogo).
Nel momento in cui ti ritrovi su una grossa nave mercantile, chiuso in
una cabina puzzolente di olio da macchina e liquami assieme a 4
colleghi, armati e disperati come te... capisci che forse la vita non
sta andando come vorresti..
Da mesi eravamo
impiegati nella scorta dei Mercantili, sulla rotta del Corno d'Africa, a
bordo avevi kili di materiali esplosivi, giornali porno, sigarette,
alcool e una grande propensione al reagire male ad ogni discussione e
provocazione.. insomma se fare il medico di bordo sulle navi da crociera
è il fondo scala dei medici, questo che cosa può essere per un ex
militare ?
Fu in un ennesimo giretto che giunse una chiamata da un vecchio amico in
Italia, fra un sigaretta ed una bevuta, 2 ore al telefono.. e un sacco
di pessimi ricordi.. finimmo per convenire che sarei rientrato entro una
settimana a Roma, per qualcosa che i miei esimi colleghi avevano
rifiutato e che, a quanto pareva, valeva un biglietto per me ed altri
cinque disperati, di sola andata... a quanto pareva si sarebbe lavorato
in Italia.
A Roma l'incontro fu breve e conciso, avevano un urgenza indiavolata e
una bella patata bollente: centri di ricerca sorvegliati da reparti PMC,
sparsi per le Alpi, avrebbero avuto una visitina e non doveva esserci
alcuna prova del coinvolgimento né dei miei capi, né nostra, beh. .un
sacco di divertimento per gli scrittori di fantapolitica scandalistica,
se ci beccavano..
Trovare gli uomini giusti, fu il peggiore degli incubi.. ah..
dimenticavo, ma era implicito: scavare nella melma, andando a zonzo per
il mare a proteggere Navi e equipaggi, di cui non ti frega, ed a cui non
frega nulla di te, od accettare un lavoretto scomodo e pericoloso in
patria.. dove, per una volta, saresti stato uno di quelli che si becca
il massimo della pena e muore scivolando sul bidè, cinque minuti dopo
essere entrato in cella.. il tutto casualmente.. ovvio che la scelta
era, Accetto!Ma, come detto. trovare altri 5 messi come me era piuttosto
difficile.. Nelle settimane le condizioni della missione erano
peggiorate: la locazione esatta era la fiera dell'erba e verdi campi
intervallati dalle pendici Alpine, da 1600 a 2200 metri.. insomma una
bella sgroppata, carichi come muli, per dar la caccia alla casetta di
Heidi e del nonno.. stavamo messi veramente bene.
Ad aggiungere benzina furono un paio di chiamate di Colleghi, non
potevano essere altro, che tentarono di metterci i bastoni fra le ruote,
nel ambiente, se prendi il lavoro destinato a qualcun altro, che abbia
rifiutato, non importa, sei un bastardo, notizie false o inutili,
fornitori minacciati insomma non volevano che questo lavoro, finisse
bene...adorabile lavorare in Italia, certe cose non cambiano mai, magari
si credevano anche furbi, lasciammo perdere e proseguimmo nella
preparazione.
Essendo l'area una dimenticata zona turistica sciistica ed essendo in
estate il periodo di azione, infilarsi lì con tutta la roba era
impossibile senza farsi notare, per cui l'azione doveva essere breve,
48/72 ore al massimo, e l'intrusione, con il seguente recupero, doveva
avvenire in un solo veloce colpo e senza strascichi, cioè Portar via
tutto il materiale disponibile, senza uccidere nessuno, per non avere
una taglia sulla testa, evitando cosi anche.. spiacevoli cacce all'uomo
sull'arco Alpino.
Nessuno doveva
rimetterci la vita, nessuno dei miei doveva essere catturato e, in caso
fosse successo, doveva esserci una debita copertura, in modo che, se
fosse avvenuto prima di “entrare”, non saltasse tutta l'operazione.
Semplice fin qui, non è
vero???
Il terreno lo controllammo a fondo: foto satellitari, mappe catastali
per trovare ogni edificio costruito nel luogo, persino mappe del CAI per
avere le posizioni giuste dei sentieri e del conseguente traffico
umano... In questo studio stava la chiave del successo o della galera..
Trovammo facilmente un vecchio campeggio dove arrivare qualche giorno
prima per prepararci: era di un vecchio amico Argentino, uno che
scontava la sua condanna all'ergastolo, sposato con una strega del
luogo. Il campeggio era in una valle fredda e gelata nelle vicinanze
dell'altipiano dove erano piazzati i centri, un balzo di 500 metri,
giusto cosi per scaldarci.
Il luogo è desolatamente abbandonato, silenzioso e ricco di spazio dove
piazzarci, preparare il materiale e lasciare l'auto, che, per
l'occasione doveva essere anonima e dalla grande capacità di carico:
l'Anello, come ormai lo chiamavamo noi, non sapevamo che dimensione e
peso avesse, meglio essere sicuri...
La conoscenza degli avversari impiegati dava qualche aiuto, come tutte
le cose, in Italia non c'è segreto che un idiota di bambino dotato di PC
non sappia trovare, per cui individuare le unità, la storia e le
esperienze di ogni uomo impiegato dai padroni di casa - se vi erano le
famiglie vicine, se qualche gruppetto di ragazze del luogo serviva loro
come spuntino e distrazione - questo fu facile... il difficile era
trovare il grado reattività, il ciclo di ricambio degli uomini, i
turni.. insomma quanto avrebbero reagito e come, a noi ed a quanto
avremmo fatto
Alcune unità mi preoccuparono immediatamente: la media era alta in
tutto, ben addestrati, ben pagati e un po' annoiati... ma alcune non
erano cosi, alcuni èx del 185° e del 9° istruttori e soldati con
esperienza non al primo pelo.. diciamo non del presente momento in cui
prendono anche i VFP4... gente che passava il tempo a mimetizzarsi nel
paesaggio, ergo capacissimi di beccarci come tordi nel bosco, altri
invece con RAI di millisecondi, questi ci sarebbero venuti dietro come
mastini e non avrebbero calato l'attenzione nelle ore del morto...
insomma erano cazzi amari... usare la notte era già un dato di fatto, ma
a decretarla come unica finestra era anche la probabile presenza
massiccia di tecnici, gente che sinceramente di mandarla al creatore,
non era mi intenzione... il sentiero della missione si faceva parecchio
stretto..
Un mese prima giunsero le definitive richieste del Mandante, talmente
ampie che si presupponeva che vi fosse un solo centro, di qualche
rilevanza e che ce ne saremmo accorti di quale era.. diciamo che si
supponeva un po troppo.. ma questa non era missione facile, si era
capito subito.
L'entrata e l'uscita
erano già stabilite.. anche se qualche dubbio sull'esfiltrazione l'avevo
ancora: filarsela fra i turisti che giornalmente salgano in quota,
scendendo in teleferica, sapeva di “Dove osano le Aquile”, ma era troppo
figa e sfacciata l'idea a renderla accattivante.. chi avrebbe
controllato quelli che andavano su, invece che scendere e filarsela???
Passammo il mese a preparare Ghillie e mimetismi vari, scegliendo il DPM
come camo generale e materiale Bushrag co materiale Homemade per le
ghillie.. il resto l'avrebbe fatto la vegetazione trovata in loco.
Adottammo uno standard chiamato Vipera o Cobra, niente di più lungo:
essendo la vegetazione locale particolarmente robusta ed artigliante,
avremmo avuto problemi a districarci già con i pantaloni normali,
figuriamo con Ghillie in stile Stalker.
A posteriori fu scelta saggia e azzeccatissima.
Materiale speciale: selezionammo binocoli Steiner Commander II camati,
Scope Bushnell con ghillie dedicata e treppiede modificato per
l'occasione, Visore NV da osservazione a lunga distanza e microfono
direzionale... niente di comodo e leggero, ma che permettesse di vedere
alla massima distanza, senza essere scorti o dare segnali attivi di
sorta,
Armamento: essendo tutta gente con un pessimo status di servizio, non è
che avessimo un'armeria a disposizione, quindi le scelte caddero su
fucili della famiglia Colt, Scar e LR200 e un UMP silenziabile... armi
corte fui l'unico a portarla, Sig silenziata.
Massimo due/tre
caricatori a testa: se anche fosse scoppiato un casino, non saremmo
durati a lungo contro questo genere di Opforce, tanto valeva risparmiare
peso... e contare nel non farlo scoppiare
Per i compiti bagnati, avevamo pistole speciali narcotizzanti, a colpo
singolo e dalla gittata ridicola - meno di 40 metri per finire – e le
cesoie.. il rododendro è duro da strappare.
Apparecchiature di navigazione: GPS garmin per tutti, senza alcun dato
impostato, mappa muta per tutti, sistemi di comunicazione ICOM criptati
ed usati per messaggi in codice.
Nessuna torcia sul fucile per non avere neanche la tentazione di
illuminare alcunché, piccole Betalight piazzate sul grip anteriore per
un rapido e fugace lampo a bassa intensità, per scoprire dove si stava
mettendo i piedi, piccolo Led rosso IR per comunicazioni Morse a
distanza.
Bivacco: doveva essere limitato, avremmo dormito di giorno, sotto
qualsiasi condimeteo - che intanto si faceva tragica, pioggia e ghiaccio
a alta quota - quindi due Bivibag DPM, un basha ed un Blizzard Extreme
cold condition. Il tarp, se volevano proprio portarsi peso inutile, era
opzionale: io scelsi un semplice tarp da un cm di gomma piuma, utile per
sedersi, avere almeno la schiena ed i reni isolata e per appoggiarsi in
fase di osservazione, senza ritrovarsi scomodi problemi intestinali.
Una Rete elastica per
preparare un POA 3D, corda da arrampicata, ognuno aveva la propria
cinghia sospensoria, anelli e cricchetti.
Cibo: sopratutto cibo pronto da mangiare, fornellini a meta per
scaldare, a giorno fatto, tè, caffè e tisane... niente zuppette o
minestre, il pericolo di essere individuati anche solo per l'odore, era
eccessivo.
Acqua: la presenza di
fonti d'acqua è assodata, visto il periodo, il problema si suppone però
che sia accedervi senza tradirsi, vista la possibile mole di turisti
nell'area... quindi per quanto tentati, non scendiamo sotto i 4 litri a
testa, più eventuali Katadyne per riempire e fare rifornimento.
In somma almeno 15/20kg a testa con cui spararci almeno 30km in
montagna: gli elementi per una missione del genere c'erano tutti... il
tutto era avere una squadra in grado di completare la missione..
Infatti, a due
settimane, il team non era ancora completo e pochi giorni prima
peredavamo due elementi importanti: un ottimo navigatore, di quelli che
anche a fiuto trovano il sentiero giusto, e il medico.. beh, si inizia
sotto i migliori auspici....
Ma ormai eravamo pronti
al balzo: i giorni precedenti furono febbrili e caotici, tutto sembrava
andar storto, armi che non ne volevano sapere di funzionare, sistemi
radio danneggiati e uomini non proprio in salute.. ma il momento era
arrivato.. si doveva partire.
Giovedì pomeriggio al RVP, si presentano tutti con più materiale del
necessario e solo le dimensioni del mezzo impediscono di dover
abbandonare qualcosa. Il viaggio è silenzioso: non c'è voglia di
parlare, di solito lavoriamo all'estero, quindi non ci sono gran
problemi a “bagnarsi” ma stavolta è diverso... anche se attanagliati da
problemi di ogni sorta, mandare al creatore Italiani sa di tradimento...
Meglio toglierci ogni velleità e problema: chiarisco ai ragazzi che
nessuno ammazzerà nessuno: al primo che spara un colpo senza essere in
rischio mortale, gli farò pentire di essere nato... tenteremo di
arrivare cosi vicino da poterli prendere alla cintola e, in quel caso,
neutralizzarli sarà semplice e facile.. in tutti gli altri casi, se
saremo a rischio di cattura o fallimento, ripiegheremo sui RVP e lì
attenderemo momenti migliori.
La cosa non cambia di molto lo stato umorale, mille domande ci sorgono
in mente: se non troviamo nulla di chiaramente avanzato? e in caso di
cattura? per la cattura gli passo gli incartamenti preparati con l'aiuto
di qualche amico: mi sono fatto consegnare dei mandati di cattura per
dei terroristi che si nasconderebbero a Madesimo, assieme a un ufficiale
americano corrotto, l'ordine è sorvegliarli mantenendo contatti con
l'alta corte di giustizia europea, dove un amico intercetterà la
chiamata al cellulare del Giudice che ha emanato gli ordini, cosi
suffragherà la nostra parte e ci eviterà, almeno per qualche ora, la
galera.
L'arrivo al RV con l'amico argentino nel suo campeggio di xxxxxxx è in
nottata: le scilla e cariddi del traffico è Milano all'ora di punta.. un
inferno... Il campeggio, nascosto in una vallata lussureggiante e
composto da decine di roulotte e camper in attesa dei clienti, è
deserto.. entriamo nel locale bar accolti dall'amico e dalla sua
famiglia. Dopo i convenevoli, ci concede l'uso delle salette dei giochi
al piano inferiore interrato, con entrata indipendente... per maggiore
sicurezza nostra e loro.. non ne vuole sapere del perché siamo qui.. a
casa sua operativi.. Sua figlia, invece, è un po' troppo ficcanaso:
dimostra attenzioni eccessive per due dei miei e, prima che si possa
scatenare una rissa o un bordello, meglio mettere in chiaro che
eventuali distrazioni saranno ritenute dannose per la propria
incolumità.. non serve a molto, ma almeno diamo il buon esempio al
giovanotto che ci accompagna, una Burba appena uscita dal servizio,
troppo vogliosa di azione e carente di pazienza.. oltre di tante altre
cose.
Una cena piuttosto sostanziosa ci manda alla fase di check finale:
chiusi nella camera dei giochi ci dedichiamo alla pianificazione... lì
purtroppo scopro di essere l'unico veramente pronto: chi non ha caricato
i caricatori o non ha sistemato completamente il tattico, chi gli manca
persino del materiale... insomma continua ad andare peggio...
In un paio di ore li sistemo e possiamo partire con le pessime notizie:
il percorso che ho preparato prevede per sommi capi la salita a quota
2000 metri sul fianco in ombra del monte da cui intendiamo infiltrarci,
la cresta la passeremo solo nel momento che raggiungeremo i POA
designati. Da una mia valutazione la Ditta dovrebbe avere non più di 5
OBJ disposti attorno a Madesimo: i centri ricerca, in punti ben al
riparo da occhi indiscreti, una qualche base logistica per la PMC ed il
vero e proprio centro ricerche avanzate, nostro obj. Purtroppo, come
scoprirò dopo, sono in errore supponendo che Base logistica e centro
ricerche avanzate si trovino negli impianti di risalita sciistici,
strutture che ora sono chiuse e che forniscono una copertura perfetta,
pur mantenendo attiva corrente e servizi... quindi nel area SUD dell'AO
designata.. mentre i centri di ricerca sparsi in piccoli impianti lungo
la dorsale che domina Madesimo.
Una volta che avremo effettuato l'osservazione a distanza, individuati i
migliori candidati, effettueremo una scelta a quali dedicarci più
approfonditamente: non ho intenzione di rischiare di mettere in allarme
l'intera valle entrando e sparando, o visitando tutti i benedetti uffici
della Ditta... un po' di fortuna ed avremo quanto ci serve.
Nella notte scenderemo a
valle guadando il torrente, che sicuramente avrà l'acqua a zero gradi,
per poi risalire sulle pendici dietro Madesimo e fermarci in vista dei
candidati OBJ. Useremo la quota massima disponibile per dominare
continuamente l'area e permetterci di avere sempre sotto sguardo i
sentieri piu trafficati.. di certo non mi aspetto pattuglie PMC a zonzo
per i boschi lontano dagli obj.. non sono un esercito presidiante,
oppure Carabinieri o guardie forestali a caccia di cacciatori di frodo,
ma preferiamo non correre rischi
Il mattino inizia con i conati di vomito di uno dei nostri, ex tossico e
fumatore incallito, non ha retto i litri di birra ed i canederli..
figuriamoci..cucinati da un argentino... anche lui bella fantasia a
mangiarli.
Usciamo comunque in
orario senza che i padroni di casa ci vedano, abbandoniamo le strade
principali per percorrere le secondarie, scopriamo che il mezzo è un po'
ingombrante per queste strade, ma arriviamo alla piazza di Madesimo come
previsto. Scarichiamo il materiale dopo un veloce caffè e per spargere
un po di fole... siamo camminatori, vogliamo andare sullo Spluga e
prenderemo la corriera che sale in quota 1700, assieme ad altre decine
di turisti... Qualche chiacchierata per sapere cosa ne pensano i vecchi
del luogo del tempo previsto e ci dileguiamo in un alberghetto in attesa
dell'arrivo della corriera... Il nervoso comincia ad essere tangibile,
pattuglie di carabinieri ci annusano, in giro un sacco di SUV neri...
ormai lo stereotipo dei PMC è sbarcato anche in Italia.. un sacco di
Pinz di agricoltori ed abitanti del luogo ci passano davanti.. forse la
corriera poteva essere evitata.. ma ormai è tardi.
Giunge il momento, ci mettiamo in fila con i biglietti: la corriera è
piena, carichi come muli ci ritroviamo in mezzo a giovani ed anziani più
carichi di noi... alcuni con zaini veramente enormi.. bah... speriamo di
non aver dimenticato o sopravalutato noi stessi... qui sembriamo dei
pesci fuor d'acqua, ci guardano un po storto, le facce da galera che mi
porto dietro starebbero meglio dietro le sbarre che su un pullman.. ma
ormai siamo qui... Sbarchiamo come previsto su un crocicchio che porta
alle pendici... pessima mossa.. praticamente tutti scendono... tutti1 La
nostra direttrice diviene quella che sembra una transumanza di persone:
attendiamo qualche minuto per vedere se migliora, ma non solo non
migliora, bensì peggiora con l'arrivo di un secondo pullman!!!
Dannazione, ok che Napoleone diceva che nessun piano sopravvive al campo
di battaglia, ma almeno di solito inizia, per poi fallire.... qui manco
siamo in area operativa...
Ok, bando alle cazzate, decidiamo di allungarci verso sud, verso un area
più densamente popolato, ma lontana dai percorsi turistici. Quasi
sbattiamo contro a un paio di agricoltori, ma l'area è talmente piena di
Bunker e rocce che ci nascondiamo facilmente. Le iniziali Recon sono
negative, tranne l'onni-presenza di turisti che caracollano in giro,
attivando di volta in volta aree che osserviamo.. Ci ritroviamo comunque
dopo qualche ora al POA Fosso di Helm: avendo dovuto saltare il POA
passo di Karadras, abbiamo camminato praticamente come lumache, di
valletta in valletta, per poi strisciare in un avvallamento che ci mette
in vista degli Obj Area Gondor: Minas Tirith, Rohan, Cirith Ungol, Brea
e Mordor... più o meno metà di quelli che abbiamo pre-selezionato come
punti interessanti.
Ci disponiamo su due angoli cosi da poter osservare le temibili pendici
a 2000 metri: l'osservazione della valle verso nord, nell'Area OBJ
CONTEA, viene rinviata, la presenza di decine di turisti, ora che siamo
camo, sarebbe controproducente... becchiamo a meno di 4 ore dall'inizio
gente che si è rifugiata in una casetta nel Fosso di Helm, praticamente
50 metri da noi.. caspita, per un po' di pioggia e neve, già impauriti?
Siamo continuamente sfiorati da turisti: per fortuna il nostro POA è
mimetizzato e non ci allarmano.. certo che se evitassero di camminare
sulla cresta.. le condimeteo intanto peggiorano: vento forte spruzzi di
ghiaccio e neve, freddo intenso.. se ti metti nel posto sbagliato ti
troveranno a primavera.
Ci permettiamo comunque un veloce riposino: gli anni passati in
operazioni invernali ci proteggono... Due riposano, intanto che gli
altri annotano la dislocazione ed i movimenti delle PMC che
individuiamo.. Abbiamo già due ottimi candidati OBJ con un vistoso
cannone e ruspa da demolizione davanti a noi, un sospetto andirivieni di
Tecnici in una cava di fronte e qualche movimento sospetto su Cirith
Ungol... sostanzialmente i centri di risalita sono tranquilli..
dannazione... errata supposizione???? Si confermerà più avanti....
Spostandoci all'imbrunire sulle pendici più esposte, scopriamo dei
tendoni a ridosso di Madesimo stesso... l'idea di infilarci in città non
mi piace: li sorveglieremo, ma li eviteremo se possiamo.
Individuiamo anche il campo logistico de il parcheggio della PMC: lì ci
colpisce la cadenza con cui viene dato il cambio e, seguendo i veicolo
usati, discreti SUV metallizzati, pick-up e qualche Defender,
determiniamo che al nord ci devono essere almeno 3 OBJ.. Evidentemente
ne abbiamo saltato uno: Cannone e Pista di decollo (che potrebbe
comprendere un prototipo di Drone come si nota nel filmato inviatoci dal
contraente), ma il terzo potrebbe essere nascosto o mimetizzato.. è
comunque in area 2000 metri, troppo spoglia per portarsi in occultamento
ad osservarli ed ancora più pericolosa in in una intrusione.
Cominciamo la discesa sul torrente, essendo notte fonda e con la luna
ancora coperta, ci fermiamo un'oretta per riposare.. la discesa su
rampicanti e erba alta è costata caro prezzo in forza ed il nostro
pessimo elemento continua ad avere nausee e conati.. Ci stendiamo nel
fitto e lì attendiamo le ore del morto. Il freddo sveglia i dormienti
un'ora più tardi: siamo a quota 100 metri sopra il torrente, siamo a
metà strada fra il ponte di roccia ed il bivacco della PMC, sul
parcheggio vediamo un continuo andirivieni di pattuglie ed auto..
animata Madesimo di notte...
Riprendiamo a scendere per scoprire al di là degli alberi che il ponte è
illuminato da luci ambientali.. o le spacchiamo o ci vedranno...
decidiamo di guadare nell'acqua di profondità sconosciuta e dalla sicura
temperatura glaciale... Una botta di conti ci rassicura sulla
profondità: il canale con alte mura è molto più a valle, qui il suono
rivela sassi e rapide... stando attenti, dovrebbe essere largo e poco
profondo.. Giunti in prossimità, levati anfibi e calzini, ci buttiamo a
turno sul guado... gli accidenti ed i singulti sono coperti dal rombo
del torrente... Siamo dal altra parte: due minuti per riprendersi dallo
shock e via su per i pendii, verso gli OBJ individuati.
Obj Cannone, che nominiamo Legolas, è dannatamente difficile: posto su
un terrazzamento spoglio e particolarmente inclinato nell'approccio.. la
discesa con uso di corda è proibitiva.. oltre che per il fatto che due o
tre PMC stazionano sull'edificio... considerando la pericolosità delle
attuali artiglierie, ritengo che non valga la candela.
L'OBJ cava, che
chiameremo Aragorn, è uno spoglio e roccioso anfiteatro dalla profondità
di 20/30metri, largo un centinaio di metri, con qualche sparuto
cespuglio e alberello, ed un particolare interessante ci colpisce: c'è
una tubazione larga un paio di metri che lo trapassa, rivolta verso
Madesimo e quindi senza controllo.. ma chissà perché puzza di trappola..
non escludo di usarla.. ma vediamo di seguire un piano più sicuro.
Essendo tarda notte, abbiamo un paio di tentativi per entrare..
prendiamo con calma rotte differenti: coppia uno si sposta su area Est
dell'anfiteatro e tenta di raggiungere i due o tre alberi sul fianco
della Tenda rossa che intanto abbiamo individuato, mentre noi, dal lato
Sud, proviamo ad infiltrarci per un tratto di 100 metri di boscaglia e
poi 50 metri di ghiaia in discesa, usando le ombre come riparo... sarà
durissima, ma se entrassimo sparando faremmo vittime, e tante, se ci
sono i tecnici nella tenda.. troppi civili.
L'apparato ha un che di
già visto: sembrano tante antenne poste in sequenza... in stile HarrP..
cosa di per se, se realmente esistente, la porrebbe al l'pice della
categoria “Armi di distruzione di massa”.. Sperando di non aver beccato
una sonora bufala: forse abbiamo il Bigprize della missione...
L'attraversata è meticolosa: pancia a terra, ghillie su testa e corpo,
elastici con ulteriore mimetizzazione.. stiamo strisciando da 30 minuti,
e cosi anche l'altra coppia, siamo ormai sulla ghiaia, gli zaini sono al
sicuro: se va storta sono cazzi.. Ormai siamo a metà discesa, quando,
improvvisamente, si accende un faro sulla sommità del perimetro,
illumina il campo, ma soprattutto parte del perimetro.. Per radio sento
gli accidenti dell'altra unità in bilico sullo strapiombo, dietro di me
scorgo due ombre scure che ci seguono... ma chi cazzo sono questi??? Non
posso mica saltar fuori per mandarli via... marciano come se non
sapessero dove si trovano ed irrompono nel perimetro: devono essere
turisti che si sono persi.. Si accorgono dei cartelli di divieto di
entrata e rimangono congelati: la pattuglia di sicurezza esce dalla
tenda ed i turisti si dileguano nel nulla.. lasciandoci con la pattuglia
che spara con le strobo in lungo e in largo.. Ripieghiamo il più
lentamente possibile, ma, per quanto possibile, ci portiamo fuori dal
loro percorso. Facciamo a tempo a riunirci, quando ci sono sopra
potremmo fargli lo sgambetto e non vedrebbero nulla, la luna è assente,
con i Lumens che sparano si stanno accecando da soli.. ma eliminarli a
tale distanza dalla tenda ci esporrebbe ad un disastro se venisse giù un
ulteriore pattuglia.. Merda, ripieghiamo... Non possiamo ritentare:
troppo tardi e la luna comincia a filtrare creando ombre, ma, dato
l'orario è a picco sull'arena.
Ripieghiamo per direttrici diverse sul Rvp stabilito, ci nascondiamo
dietro ad un muro di sostegno in alta quota e, usando un canale d'acqua,
raggiungiamo un terrazzamento comodo comodo sotto i pini.
Ormai è l'alba quando strisciando siamo al riparo: dal punto continuiamo
l'osservazione, l'attenzione la poniamo ai tendoni sotto Madesimo, Call
sign Gandalf, ed a Aragorn. Dopo un po' di riposo, veniamo coinvolti in
un pasticcio: ancora una volta turisti marciano di giorno a mezzacosta
fra noi e Aragorn, attivando tutte le pattuglie possibili di PMC
presenti. Contiamo almeno 9/10 operatori, più quelli di stanza ad
Aragorn, che si alternano a scacciare comitive di turisti, bloccandoci
di fatto sul posto: se proviamo ad uscire rischiamo la cattura.. La cosa
va avanti per ore: a parte siparietti simpatici, la cosa ci costa
parecchio tempo, oltre a cambiare la normale routine della guardie del
Obj.. Infine le acque si calmano un po'.. lasciamo coppia due a
controllare l'obj e mantenere un'osservazione attiva, io ed il novellino
proviamo ad allungarci verso gli impianti di risalita.. sono ancora
convinto che vi siano OBJ da quelle parti..
Ci spostiamo lentamente e di cespuglio in cespuglio e raggiungiamo prima
una macchia di rododendro dove, infilandoci sotto, osserviamo la
presenza di un paio di edifici interessanti: un capannone sotto ad un
impianto di risalita, con un paio di uomini che ne girano il
perimetro... risultano però disarmati.. strano... Ci spostiamo
ulteriormente dopo aver “ascoltato” i rumori del comando PMC per venire
disturbati dalla banda cittadina che in piazza ha deciso di suonare
qualche pezzo in onore a non si sa chi.. annullando il nostro
vantaggio...
Ci spostiamo verso Nord oltrepassando gli impianti e ci fermiamo appena
in tempo per vedere due Nativi, con due grossi Pastori Maremmani, che
vengono verso di noi. Proviamo a nasconderci, abbiamo preparato le
ghillie perché non generino odori forti ed umani... ma ormai abbiamo
preso acqua e sudore... infatti i cani vengono dritto su di noi...
dannazione! Pistola o Pepe.. per fortuna i padroni li richiamano prima
di beccarsi una delle due soluzioni.
Niente, muoversi di giorno con il bel tempo è peggio che andare in
autostrada verso il mare ad agosto, pretendendo di non incontrare
nessuno... abbiamo comunque la posizione di un quarto OBJ, Call sign
Saruman, e di due altri edifici sospetti: pattuglie PMC dal campo
logistico salgono lungo il sentiero oltre il torrente... vedremo se
avremo tempo di tornare indietro.
Stiamo rientrando sul nostro RVP quando noto due turisti che salgono
sulle pendici e meno di 5 minuti dopo l'altra coppia: mi informa che il
RVP è caldo, sono a rischio di cattura... pattuglie PMC sono sulle
tracce di quei due, e casualmente sono finite sul nostro POA, dannazione
proprio ora, dopo pochi istanti un tono sub-audio lungo e fisso per
qualche secondo mi conferma la cattura dei nostri compagni... Ci
spostiamo sul punto di osservazione sul comando PMC, sperando di vederli
arrivare: passano ore quando mi chiama sul satellitare il mio contatto
dal Giudice e mi informa che hanno effettivamente controllato le
credenziali, ma che pare non siano convinti e che giustizieranno i
nostri uomini.. che stronzata, siamo in Italia e non si giustizia
nessuno dal periodo fascista... le sparano grosse i PMC.. Sicuramente
sono incazzati per la copertura abbastanza buona da metterli a disagio:
se fosse vera, mettere i bastoni fra le ruote alla cattura di terroristi
porta ad accuse e denunce a frotte... se non è vera, chiamare i CC
quando i dati di cui sono in possesso non c'entrano nulla con il lavoro
che stanno proteggendo da queste parti... che fare... già me lo vedo il
comandante decidere che non è pagato a sufficienza per rischiare la
galera..
Infatti, 30 minuti più
tardi, gli uomini sono liberi e ci riuniamo in pochi minuti. Dato il
disastro sul RVP, decidiamo di non rientrare: magari hanno lasciato un
presidio o ci attendono.. Rimarremo in quota fino all'imbrunire... di
abbandonare l'equipaggiamento non ne abbiamo alcuna intenzione, non
abbiamo sufficiente materiale per portare a termine l'operazione.
Prima di notte decidiamo il da farsi: tenteremo ancora una volta di
entrare su Aragorn, ma appena farà buio, senza attendere la piena
notte.. Ci muoveremo in coppie, una da Est, come al primo tentativo, ed
una coppia da Ovest, strisceremo con calma e pazienza.. e se qualcosa va
storto, proseguiremo la missione eliminando tutti quelli presenti.
L'imbrunire giunge lentamente, il tempo si è calmato: cielo azzurro ed
aria fresca... perfetto sarà una notte limpida.. che culo...
Scendiamo attraverso il canale per evitare di farci sentire: il
torrentello che scende dai monti è rumoroso e coprirà i nostri passi
falsi.. in più ci dà sicuri appigli, in un momento in cui la stanchezza
comincia a farsi sentire... Arriviamo con le dovute cautele sul RVP, i
nostri zaini sono al coperto.. al sicuro...
Ok, comincia la Nostra Musica, fatta di silenzio, di passi nel buio...
strisciare sui verdi prati che lo circondano è facile... via radio sento
che i miei sono pronti a “prendere il caffè”, noi siamo in posizione
quando vediamo un'altra pattuglia entrare: dannazione 8 PMC ci
aspettano.. Informo via radio che entro anche io “a prendere il caffè”..
Il novellino mi segue troppo d'appresso, lo respingo più volte ma la
tensione gli sta facendo commettere errori.. in due facciamo doppio
rumore.. in più i suoi errori mi tradirebbero... gli intimo di rimanere
a venti metri da me o lo secco li sul posto.. la cosa lo riporta alla
calma e riprendo a strisciare. Informo i miei che entro anche io nel
fondo dell'arena (scoprirò piu tardi che la radio si era scaricata), mi
passano a meno di 5 metri quattro PMC che se ne vanno borbottando..
Striscio sul campo fra le antenne, passo il canale, infangandomi e
bagnando la ghillie, scivolo di ombra in ombra... I quattro rimasti si
muovono per alcuni minuti attorno alla tenda: c'è un po' di
concitazione... mi dileguo a 20 metri sul fianco sud della tenda, sono
immerso nelle ombre, non possono vedermi... Quando tutto finisce, i
quattro prima entrano in tenda poi, qualche minuto dopo, escono prima
due e poi altri quattro.. dannazione non ci capisco più un cavolo... I
quattro raccolgono ed impugnano le armi: via... deve essere andata
storta... esco dalle ombre a meno di 4 metri dal primo, che non fa a
tempo ad alzare lo sguardo e lo neutralizzo e così gli altri due.. il
quarto lo becco dal basso verso l'alto infilandomi nella tenda, troppo
piccola per me, e trovo apparecchiature, mappe della zona su cui vedo
piazzati degli OBJ, mi giro e rigiro ma non trovo l'hard disk del PC, il
case è già aperto... Dannazione, provo a comunicare con i miei, ma non
ottengo la portante... desisto, sento rumori all'esterno.. schizzo via
prima fra le ombre verso sud, poi taglio sul torrentello e sbatto contro
il mio coppio che mi dice che i ragazzi 5 minuti fa hanno recuperato l'harddisk
e che tenevano sotto mira gli uomini della security.. dannazione siamo
entrati in due gruppi sull'obj e li abbiamo stesi due volte! Via... ci
penseremo dopo... arrivano altre Guardie.
Dopo circa un'ora di direzioni fasulle per fregare eventuali
inseguitori, ci riuniamo al RVP, ancora sicuro. Stavolta il nostro
Pessimo elemento ha tirato quasi le cuoia, vomita ancora e si è slogato
una caviglia: sarà da trasportare, l'idea di abbandonarlo è
inaffrontabile per cui proveremo a raggiungere l'obj sotto gli impianti
di risalita, prima attraverso la boscaglia che li circonda lungo i bordi
delle piste da sci.
La notte è tranquilla, le guardie non sono state ancora scoperte, niente
pattuglie su strada o sirene.. forse abbiamo fatto bene il nostro
lavoro... In pochi attimi, controllo il contenuto del HD e scopro
effettivamente le ricerche sul HARRP.. interessante, una bufala da
apocalittici complottisti, divenuta realtà in Italia..
La fuga avviene lungo i pendii, cerchiamo di muoverci rapidamente,
quanto ci possa permettere il nostro infortunato... brevi soste ogni
50/100 metri e passo lento e misurato..purtroppo capita un secondo
incidente: per evitare una mandria di vacche ed il reticolato che le
circonda, calcolo male l'altezza di un muretto, che si rivela ben più
alto del metro che ritengo, e cado rumorosamente per almeno due metri e
mezzo, arrivando su ginocchia e spalla destra... se le guardie non si
sono svegliate in quel momento... Rimango steso per un buon minuto..
ogni osso è ancora lì che duole.. e ovviamente le domande di rito “stai
bene? Sei vivo” non fanno altro che irritarmi più del male.. mi tiro su,
il ginocchio sinistro pare non reggermi e la spalla destra deve avere un
bel livido.. bene altre 8 ore con zaino pieno su quella spalla si
faranno sentire...
Ci rimettiamo in marcia dopo aver recuperato un buon bastone, mi metto
in testa, nervoso e adrenalina fanno il resto... comincio a distaccare
gli altri, che non stanno certo meglio e mi accompagnano un altro paio
di conati del collega. Sostiamo più volte, prima di svanire nella fitta
foresta che circonda le piste da sci.. Do un'altra possibilità al
Novellino, che vada in avanscoperta a cercare una fossa dove creare un
bivacco occultato per rappezzarci e rimetterci.. ci mette più del dovuto
e quasi ci ruzzola dentro, ma la troviamo.
Stendiamo la metallina: la rete e le ghillie copriranno l'accesso.
Infiliamo i bivi e siamo al sicuro: sosteremo altre due ore. Il riposino
non è dei migliori.. il nostro Parà si sveglia di soprassalto quando un
animale scappa da una tana su cui ci siamo alloggiati e gli cammina
sulla faccia.. io, non riuscendo a dormire per il male, faccio ambedue i
turni di guardia. La notte è splendida, gli alberi agitati dal vento,
sono spettacolari... ormai le prime luci si accendono, abbiamo due
scelte: scendere sui due OBJ a sud o tentare quello più vicino ma allo
scoperto, sopra di noi a 500 metri.
Siamo in piedi in 20 minuti, ripieghiamo il tutto e siamo pronti a
muovere quando il Suv grigio scende lungo la strada: potrebbe vederci!
Via, scattiamo e ci spostiamo dalla strada, finiamo a ridosso di un
gruppo di turisti che sta salendo agli impianti, ci fermiamo e li
lasciamo salire, siamo esattamente sulla pista da Mbike... Ci spostiamo,
vediamo l'OBJ ed i turisti ci stanno per entrare... dannazione altro
caos sui centri di ricerca! Basta, l HD l'abbiamo, ripieghiamo sulla
funicolare per esfiltrare con i Primi. Dopo esserci nascosti dietro a
cespugli, controlliamo che non vi siano altri Obj, ma, tranne un
improvvisato alloggio creato nel patio di un bar di montagna da parte di
turisti, pare chiaro che le cime della valle sono libere da obiettivi
interessanti.
I primi borghesi cominciano ad arrivare, i bar aprono, il traffico
comincia ad assumere il tipico via vai montano. Il mio ginocchio
comincia a subire gli effetti degli antidolorifici, ci cambiamo,
mettiamo le cover sgargianti agli zaini e ci immettiamo anche noi
nell'allegra brigata... in pochi minuti siamo sulla funicolare che ci
riporta giù a Madesimo ed alla salvezza.
Si Ringrazia:
Luca “Bosco”
Leonardo “LelloPitta”
Emanuele “Lumega”
Per aver sopportato
tutto questo..
I Grandi organizzatori
dello Zarruele e della 17a, nonché tutte le ASD che li hanno supportati
in questo evento: stare su obj fissi a pigliare freddo, acqua e
ghiaccio.. avete tutto il mio rispetto e stima.
La comunità di Madesimo,
che conto di tornare a visitare, sia in estate che in inverno: il
comprensorio è meraviglioso, ideale per le mie scampagnate.
L’Associazione
Lagunari ed i suoi Rappresentanti in loco, che, con il loro apporto,
hanno dato un'aria di realtà pazzesca all'evento.
Grazie per questa
meravigliosa opportunità.
Note positive:
l'Incipit dell'evento,
con filmato e Opord, ci ha lasciato piacevolmente soddisfatti, la
fiducia in Rozz e Ansia, in anni di chiacchiera sul web, ci aveva già
fatto capire che la missione non sarebbe stata né facile né noiosa.. ma
anzi....
La partenza in piazza
davanti alla basita popolazione ed alle autorità ci ha dato peso..
sembrava di essere alle Gare UNUCI.. un divertente siparietto, per
fortuna eravamo già camati e mascherati.
Onestà e lealtà delle
Opfor: è qualcosa che già sapevo essere presente, avendo visto la lista
di ASD che davano una mano, ed averne eliminate 8 senza sparare un
pallino, per pura minaccia, ha di fatto confermato l'impressione.
Gli Obj che abbiamo
avuto occasione di spiare erano spettacolari e molto scenografici,
peccato essere mancata la possibilità di entrate in stealth direttamente
su di essi: avrebbe dato quel plus da sballo che ci mancava... ma che
non ha rovinato in alcun modo il gioco.
Il resto, l'ambiente a noi del tutto alieno per quanto riguarda il
Softair, era superlativo, magnifico e sublime come ci si aspetta dalla
Alpi.
Note Negative,
Il punto di
infiltrazione in comune: so già essere stato un problema non
eliminabile, per cui siamo a posto.
Riguardo al
comportamento di molte pattuglie, Roz già sah.
L'intervista sul
podio...odio puro per Roz, odio essere esposto come un esemplare
Il fatto che gli impianti a quota 2155m non fossero un obj..ci siamo
allenati su strutture simili per prenderle senza sparare...per
settimane..
Errore nostro di
interpretazione degli opord e del video: eravamo venuti con un piano e
lo avremmo seguito a qualsiasi costo, anche di perdere tempo o perdere
OBJ, ne andava del nostro nome, il piano era: non sparare alcun pallino
ed entrare sui due o tre OBJ previsti, erroneamente, usare tutte le
tecniche di mimetismo e di movimento possibili per arrivare cosi vicino
agli obj da prendere con mano, ciò che serviva a completare la missione,
avendo recuperato almeno un OBJ senza farsi beccare, per noi è Missione
completata. Ciò non significa missione chiusa positivamente: oltre alle
difficoltà date dall'evento, ci siamo creati ulteriori difficoltà, che,
alla vista delle azioni di altre pattuglie, sembravano idiozie, ma mi
ritengo soddisfatto. Noi Giochiamo cosi!
Credo e ritengo che i
miei abbiano compreso cosa intendevo che da questa saremmo usciti o con
le ossa rotte o senza un graffio: mi fa piacere che abbiano eseguito
quanto richiesto, comunque anche non condividendo... La pazienza non gli
appartiene e muoversi per ore pancia a terra, nascondersi dietro a
cespugli, diventare strabici a forza di usare le ottiche.. insomma nuova
esperienza sia per i novellini, a cui va tutta la mia invidia (durante
la mia prima HSA 48h, Silent Option ero talmente schizzato che ricordo
ogni cazzata e ogni kill fatto), sia per i veterani di anni di softair,
ma che nulla di questo avevano mai intrapreso precedentemente... insomma
una bella esperienza.
Ringrazio ancora tutti i partecipanti, dal primo all'ultimo, per averci
comunque insegnato qualcosa, gli Organizzatori, Roz e Ansia e tutti i
loro uomini, che hanno fatto in modo di concretizzare un Evento ricco,
divertente ed emozionante.
Roberto " Kam "
ROSSO 1
Vista dell'area operativa
Il campo base con i pattugliatori
Carta AO
Un momento della premiazione
Il Gruppo di Lavoro
HAARP
Punto 0
Incontro con la fauna locale
Movimento
Team in movimento
Osservazione obiettivo
Osservazione
Osservazione
Osservazione con scope
Il percorso registrato dal GPS
Posto comando
Predatori Modena Team
La presentazione dei teams
Sardinia Island Team
Satellite
Modalità stealth
Stealth Team
Tenda Cucina
TNT Team
TNT Team 1
Tunnel Rats
Verifica punto
Le locandine e gli inviti alla gara
Abbiamo il piacere di informarvi che anche quest'anno si svolgerà
l'evento su invito
"Punto Zero:
Operazione Spectrum". Evento
realizzato in collaborazione fra i gruppi 17^ Rangers SAT di Badalucco e
Zarruele SAT di Saronno e con una partecipazione della Sezione di
Bergamo dell'ALTA.
Sito degli organizzatori:
http://www.17rangers.it/Rangers/
http://www.zarruele.com/
Sito Evento:
http://www.punto0.net/
Data
evento: 28 / 29 / 30 Giugno 2013
Durata evento: 48h effettive
Numero partecipanti per team: 6
Tipologia evento:
Recon / Deep Recon / Sabotaggio
Impegno Tecnico / Fisico: Elevato
Luogo: Lombardia
Ulteriori informazioni: Evento non
competitivo , Manifestazione ad inviti.
Ecco la lista
ufficiale dei Team che parteciperanno in Interdizione all'edizione 2013
di "Punto Zero: Operazione Spectrum".
- Wildbirds Bologna - Emilia Romagna
- Sardinia Island - Sardegna
- ASCU - Umbria
- Indians di Ascoli - Marche
- SAT Tergeste - Friuli Venezia Giulia
- Stealth Team - Piemonte
- Predatori di Modena - Emilia Romagna
- Compagnia Easy - Lazio
- Tunnel Rats - Piemonte
- Armagheddon - Liguria
- Wolflings - Lombardia
- Mercenari di Lecco - Lombardia
- TNT Torino - Piemonte
- Tactical Team - Lombardia