uomo di mare e uomo di terra
Dieci anni di imbarco, quasi 60000 miglia percorse in
6000 ore di moto. Numeri che sono comuni a molti marinai e che, proprio
per questo, non farebbero notizia se non fosse perché a raggiungere
questo traguardo è stato un Colonnello dell’Esercito Italiano imbarcato
sulle Navi della Marina Militare.
Prima Fante e poi Lagunare ma di fatto Marinaio d’Altura negli ultimi
dieci anni.
È il Tenente Colonnello (EI) Oronzo Adamuccio, classe 1963, approdato al
Comando Gruppo Navale Italiano (COMGRUPNAVIT) nel 2003 e poi al Comando
Forze d’Altura (COMFORAL) nel 2004 con il suo primo imbarco sulla
rifornitrice di Squadra ETNA. Da allora è stato protagonista in tutte le
attività che la Marina Militare ha svolto per mare e per terra. La sua
astrazione lo ha portato ad essere uomo delle operazioni anfibie tanto
che, nel 2006, durante la crisi tra Israele e Libano, imbarcato a bordo
di Nave Garibaldi, partecipò alla pianificazione delle operazioni che
portarono agli accordi di pace tra i due Paesi. Una esperienza, questa,
che lo ha reso particolarmente esperto in operazioni militari dal mare
per la sicurezza nel Mediterraneo tanto che nel 2007, durante la
discussione della tesi di laurea, in Scienze Internazionali e
Diplomatiche, sul Mediterraneo, sulla sua sicurezza ed in particolare
sui fatti della crisi Libano-Israele, si è guadagnato il massimo dei
voti con lode per aver trattato un argomento così delicato con idee
innovative, frutto dell’esperienza maturata sul campo.
Con la Marina Militare, il Ten.Colonnello Adamuccio ha incrementato le
sue conoscenze maturando nuove esperienze con attività della Nato
Responce Force (NRF) nel 2005 e nel 2009, Operazione Leonte nel 2006, ma
soprattutto fasi addestrative di Mare Aperto e Amphex che in questi anni
si sono svolte, oltre ad aver preso parte a corsi di formazione presso
gli enti della NATO a Oberammergau (GE) sulla difesa contro il
Terrorismo e sulla Force Protection.
Tra i suoi imbarchi degni di nota sono quelli su Nave Garibaldi durante
l’operazione Leonte, sulle Navi Anfibie San Marco e San Giusto, sulla
portaerei Cavour ed anche sulle Unità statunitensi USS Austin e USS
Nassau.
Intervistando il Ten. Colonnello Adamuccio, ciò che trapela oltre le
parole è una passione ed un entusiasmo che non si perdono mai, sempre
presenti dietro ogni parola pronunciata con una particolare attenzione
al tatto nelle relazioni con gli altri militari. Un cuore conquistato
anche dal mare che non nasconde i suoi sentimenti quando parla
dell’ultima cerimonia di ammaina bandiera in mare dei gloriosi caccia
Ardito ed Audace: “ho conosciuto l’amore per il mare ma non sapevo
quanto fosse importante … fino a quando non ho incrociato gli sguardi
degli Equipaggi schierati sul ponte di volo, per rendere gli onori al
Tricolore Italiano che per l’ultima volta veniva ammainato dall’albero
maestro delle due cacciatorpediniere, ma ancora più significativo è
stato vivere l’ultimo saluto “bagnato” a due Navi che avevano segnato
un’epoca nella Marina Militare Italiana”, parole che colpiscono nel
segno e che danno l’idea di cosa significhi appartenere agli Equipaggi
delle Unità Navali.
“Marinaio per un giorno, Marinaio per sempre”, così recita un nostro
slogan ma per chi come il Ten. Colonnello Adamuccio ha vissuto con un
pezzo di lamiera sotto i piedi sa che non è affatto uno slogan, ma è il
sentimento che matura dopo aver unito in maniera indissolubile la
propria vita al mare, immenso, infinito, apparentemente così lontano ma
che di fatto unisce tutti i popoli sotto un’unica bandiera, quella
dell’uomo che vive sulla terra.
Il Ten. Colonnello (EI) Oronzo Adamuccio è stato insignito della
medaglia di Bronzo di lunga Navigazione (10 anni) in occasione della
ricorrenza della Festa della Marina, il 10 giugno 2013, alla presenza di
tutto il personale del Comando delle Forze d’Altura.
Fonte SMM