a roma lo
spettacolo "inediti dal fronte, dietro le quinte della grande guerra"
Si è conclusa con pieno successo la Conferenza/
Spettacolo “Inediti dal fronte” dietro le quinte della Grande Guerra
(avvenimento già segnalato in programmazione nel sito) realizzata
dall’idea del Presidente della Sezione ALTA di Roma dott. Simone
Pallotta in occasione del centenario della guerra 15/18 e fortemente
organizzata in sinergia con lo Stato Maggiore dell’Esercito nella
persona del Capo del V Reparto Affari Generali, Gen. D. Giuseppenicola
Tota, in collaborazione con l’Ufficio Storico dell’ Esercito.
Il Dott. Michele D’Andrea, autore del libro “Palle girate ed altre
storie”nel quale ha raccolto testimonianze di fatti tragici e non
accaduti durante il conflitto 15/18 è stato il relatore, conduttore ed
ideatore della personalissima interpretazione e presentazione di una
feroce guerra fatta si di morte e sofferenze, ma anche dispensatrice di
curiosità ed aneddoti i quali hanno testimoniato la profonda capacità di
umanità che comunque accompagna qualsiasi evento anche il più tragico.
Il Salone del Circolo Ufficiali, allestito con le necessarie
apparecchiature audio video con all’ingresso la guardia d’onore dei
Granatieri di Sardegna in divisa storica e mezzi della grande guerra, ha
di colpo proiettato gli invitati indietro nel lontano periodo storico
così dando accoglienza al qualificato pubblico che numeroso ha aderito
all’invito.
Dopo il saluto di benvenuto, il Dott. Pallotta ha letto il messaggio del
Sottosegretario alla Difesa On. Domenico Rossi, il quale non potendo
presenziare per precedenti impegni assunti, ha voluto manifestare la sua
vicinanza nelle sue vesti sia istituzionali che personali; quindi
conclusa la sua breve introduzione ha presentato il conferenziere Dott.
Michele D’Andrea dando lettura del suo interessante curriculum di
studioso e storico (visionabile sul libretto scaricabile qui).
Molti sono i racconti rimasti impressi nella mente, aiutati dalle
immagini proiettate e dalla voce narrante incisivamente accompagnata
dalla musica dal vivo . Tante le considerazioni che ne conseguono, prima
tra tutte l’immagine di una immane tragedia che ha prodotto sofferenze
indicibili a tutti i belligeranti . Sofferenze spesso al di sopra della
umana sopportazione perché non solo provocate da cause strettamente
legate ai combattimenti ma dovute in larga misura al logoramento da
trincea ove la vita era scandita dai colpi assordanti dell’artiglieria e
dal terrore per i gas asfisianti. Le trincee erano quanto di più
inospitali si possa immaginare in quanto spesso allagate per pioggia,
maleodoranti per escrementi e per totale mancanza delle più elementari
norme d’igiene dove ovviamente proliferavano topi e qualsiasi tipo di
malattia da quelle endemiche a quelle tremende importate dalle truppe
coloniali tanto che più del 30% dei caduti fu dovuto a causa di
malattie. Le azioni avvenivano prevalentemente di notte ed i caduti
(feriti e morti) non potevano essere recuperati a causa dei cecchini e
quindi erano lasciati a morire e marcire sul campo; anche la morte aveva
perso la sua dignità.
Dai fatti illustrati nella conferenza è emerso che comunque il
comportamento generale delle truppe (salvo casi fisiologici avvenuti in
tutti gli eserciti belligeranti) è stato, nonostante l’estrema durezza
della vita in trincea e degli scontri avvenuti, di generale senso del
dovere.
Insieme ai racconti di immani tragedie il relatore nella sua esposizione
ha fatto emergere anche testimonianze da parte della truppa di una
umanità ricca di ironia e senso critico nonché di forza per sperare che
nonostante tutto la vita doveva continuare ed avere la meglio su quel
buio profondo.
La grande guerra ha mostrato al mondo la fine di un’epoca sia per gli
sconvolgimenti sociali avvenuti nell’immediato dopoguerra che per il
totale stravolgimento delle strategie militari conseguenti ai nuovi
moderni armamenti , preludio degli avvenimenti che poi di lì accadranno.
Interessati dallo spettacolo, dopo più di un’ora velocemente trascorsa,
si è così conclusa la rappresentazione del Dott. D’Andrea, suggellata da
un lungo e caloroso applauso e vive congratulazioni degli organizzanti.
Riprendendo la parola il Dott. Pallotta ha evidenziato la presenza degli
alunni della scuola secondaria di 1° grado dell’Istituto Comprensivo di
Piazza Capri di Roma, alla quale ha voluto donare, tramite un alunno
rappresentante e le professoresse, la bandiera del Tricolore a
testimoniare a tutti i giovani che la libertà e la Unità Nazionale è un
bene prezioso da difendere e che nel passato ha avuto bisogno di
sacrifici e che grazie a questi sacrifici oggigiorno possiamo avere una
vita serena e prosperare. Ha poi invitato il Gen. Giuseppenicola Tota
alla consegna della bandiera il quale prendendo la parola ha elogiato
sia il presidente dott. Pallotta che il dott. D’Andrea, complimentandosi
per l’impegno profuso, sottolineando poi come la missione delle
associazioni d’arma è quella di fare da tramite tra le istituzioni
militari e la società civile.
Di seguito la cerimonia della consegna della bandiera con le foto di
rito.
A conclusione della lieta serata è stata consegnata al Dott. D’Andrea, a
ricordo dell’evento,la riproduzione di un elmetto del 15/18 in
porcellana di Capodimonte. Sorpreso del pensiero ha ringraziato
commosso.
Un applauso ha chiuso la manifestazione, accompagnato dalle note della
“La Leggenda del Piave”.
Vogliamo ringraziare tutti gli intervenuti, gli illustri ospiti civili e
militari, lo S.M.E. che ci ha supportato, i Lagunari, l’Ufficio Storico
dell’ Esercito, Gen Bertolini in rappresentanza del Capo di SMD, il Gen.
C.A. Alberto Ficuciello, i rappresentanti di numerose associazioni
d’Arma, dagli alpini ai marinai, ai bersaglieri,all’UNUCI, al nastro
verde ecc.
A.L.T.A. Sezione di Roma “Cap. M. Ficuciello”
Scarica il Libretto dello spettacolo
L'invito all'evento
La Sezione di Roma e lo Stato Maggiore dell'Esercito
hanno organizzato la rappresentazione dello spettacolo "Inediti dal
fronte", un viaggio
con Michele D'Andrea,
nell'altra storia del quindici-diciotto.
Il grande conflitto sarà raccontato senza il filtro
della storia ufficiale ma con lo sguardo rivolto all'orizzonte
quotidiano del fante. Immagini e filmati, musiche e memoria rinnovano la
tragica grandezza di un'epopea lontana attraverso un filo narrativo che
diverte e commuove.