Ricordato il sacrifico del 1°c.le m. lag. Matteo Vanzan
Nella giornata del 17 Maggio 2016 presso la caserma
Bafile di Malcontenta, in una cornice di solenne familiarità, il
Cappellano Militare del Reggimento Lagunari “Serenissima” Don Gianni
Medeot ha officiato una serie di iniziative liturgiche per commemorare
il 1° CM Matteo Vanzan, giovane valoroso lagunare caduto
nell’ambito dell’Operazione Antica Babilonia 4 in An Nasiriyah –
Iraq il 17 Maggio 2004 nel corso della c.d. “II battaglia dei ponti” i
cui sanguinosi eventi sono ancora fortemente intrisi nella memoria dei
più anziani.
Il tema della commemorazione dei defunti che nelle
coscienze dei soldati con il leone rosso rappresenta un valore principe della
loro storia più recente, un connubio essenziale di generosità
disinteressata e di estremo sacrificio, è stato quindi celebrato con
un’accorata partecipazione da parte del personale del Reggimento, ma
anche e soprattutto dal personale dell’A.L.T.A, che, con la prestigiosa
presenza del suo neo presidente, Generale Luigi Chiapperini, si è unita,
come di consueto, in un affettuoso abbraccio ad Enzo Vanzan, padre di
Matteo, convenuto alle celebrazioni.
L’aria frizzante di primavera, in una cornice di
sole apprezzabile, hanno stenografato una giornata
intesa di ricordi e di vecchie storie fin dal primo mattino,
dove, con la solennità della cerimonia dell’alzabandiera è stato deposto
un mazzo di fiori al monumento dedicato a Matteo, in un profondo e
sentito ricordo da parte del Comandante di Battaglione, Ten. Col. Marco
Licari, già Comandante di Compagnia di Matteo durante quei tragici
eventi. Saliente ed apprezzato il lucido racconto promulgato dallo
stesso Comandante a termine della medesima cerimonia, dove oltre a
Matteo, sono stati ricordati i feriti di quei giorni, rendendo onore, di
fronte ad una vasta platea di baschi verdi, all’essenza più sublime del
lagunare.
Terminato l’atto formale proprio della cerimonia
dell’alzabandiera, convenuti ospiti e familiari, presso il Piazzale
Matteo Vanzan nella zona retrostante la 1^ Compagnia Anfibia “Marghera”,
si è proceduto alla celebrazione della Santa messa, che in un momento di
commosso e silenzioso riserbo, tra tricolori appesi ai davanzali e
sventolanti gonfaloni di San Marco, ha segnato l’atto più toccante della
mattinata, dove le parole di Don Gianni hanno ancora una volta tracciato
in maniera nitida, il solco tra l’essere soldati e il non esserlo.
Sull’onda della preghiera del lagunare, si è
conclusa quindi, la piccola ma condivisa liturgia e dopo un periodo
passato a commemorare i ricordi della Compagnia da parte dei
“veci lagunari”, tramite le
polverose foto e i preziosissimi cimeli posti nei muri della 1^
Compagnia che fanno da specchio e da imperitura memoria degli anni
passati, il personale si è trasferito presso il cimitero di Mestre per
un ultimo ma indimenticabile saluto a Matteo.
Così come la tradizione ha ormai imposto da tempo,
il corteo, accompagnato da Enzo Vanzan si è ritrovato presso la tomba di
Matteo, e dopo che il luogo di sepoltura è stato omaggiato da
composizioni floreali, si è proceduto al tradizionale brindisi in suo
ricordo. Come nelle più alte e immortali usanze lagunaresche, si è
infatti brindato alla salute di
chi ci ha preceduto sulla via della gloria e dell’onore e che ridente ci
assiste dall’alto accompagnando i nostri passi con mano protettiva ma
ferma
Semplice ma altisonante, solenne ma familiare,
conciso ma intenso, si è quindi concluso uno degli appuntamenti più
sentiti del Reggimento Lagunari “Serenissima”, l’appuntamento con il
passato, con la nostra memoria, con la nostra essenza, e mentre un
compassato abbraccio unisce la famiglia dei nostri caduti, nel ricordo
di quei giorni tragici, uno dei più vecchi lagunari mi si avvicina
all’orecchio e sussurra: “Baffo, abbiamo un solo dovere nei confronti
dei caduti, continuare la nostra Storia!”
San Marco per sempre Matteo!
Fonte Reggimento Lagunari "Serenissima"
Si ringrazia il Lag. Claudio Roiter per la gentile concessione delle
immagini.