Alcune settimane fa parlando con una persona impegnata nel volontariato
e nelle attività di promozione ambientale/turistica di Colico dove
abito, mi sono sentito proporre la possibilità di far parte della
Guardia Costiera Ausiliaria (GCA).
La cosa mi ha ovviamente incuriosito e mi sono informato sulle attività
che tale organizzazione svolge, su cosa facesse praticamente e via
dicendo, accettando di farne parte. Abitando in alto lago di Como, il
gruppo della GCA di cui faccio parte è localizzato a Dongo.
È fondamentalmente una organizzazione di volontari appassionati, che
dedicano parte del loro tempo a svolgere attività di controllo e
soccorso principalmente sul bacino dell’alto Lario e spesso anche nel
medio e basso lago.
Dotata di propri mezzi nautici, la GCA del Lario, concorre al
pattugliamento del lago controllando e nel caso intervenendo, qualora vi
fossero persone o mezzi in difficoltà, l’attività massima di controllo
si svolge principalmente nel periodo estivo, dato l’alto afflusso di
turisti e mezzi nautici presenti nello specchio d’acqua, oltre a varie
altre manifestazioni effettuate dalle associazioni turistiche che
richiedono la presenza di controlli sull’acqua.
Anche nel corso del resto dell’anno, la GCA è impegnata in altre
svariate attività quali ad esempio, il supporto all’analisi delle acque
effettuato dalle ASL, la collaborazione con enti istituzionali come la
GdF, la CRI o la Polizia provinciale e alle varie municipalità e
comunità montane della zona lacuale.
Cosa è la GCA
È una organizzazione di Volontariato che si occupa di promozione della
"cultura della sicurezza" attraverso l'informazione, la formazione e la
prevenzione, svolgendo anche compiti di salvaguardia della vita umana in
mare sotto il controllo diretto delle Capitanerie di Porto - Guardia
Costiera (come sancito dalla convenzione di Amburgo del 1979 recepita in
Italia con D.P.R. 28.9.94 n. 662).
Istituita il 16 Marzo 1999 da 5 associazioni nazionali con lo scopo di
promuovere, organizzare e valorizzare le attività nautiche, la loro
sicurezza e la salvaguardia della vita che vi si svolge, di concorrere
alla tutela del patrimonio naturale, culturale, storico, monumentale ed
archeologico, riferiti all’ambiente marittimo e delle acque interne.
Gianni Angelo Mimo
Sezione di Bergamo