14 ottobre 2016 -
Nell’ambito dell’European Amphibious Initiative (EAI), si è conclusa
l’esercitazione a connotazione anfibia denominata “Emerald Move” (ERMO
2016). All’esercitazione hanno partecipato dodici nazione europee per
integrare personale, mezzi, materiali e procedure al fine di esprimere
una forza anfibia a livello europeo. In particolare, l’attività ha
coinvolto forze aeree, navali e terrestri e ha potuto contare su otto
imbarcazioni di vario genere: 4 italiane, 2 spagnole, 1 olandese e 1
turca, circa 15 velivoli sia ad ala rotante che ad ala fissa e 2000
uomini divisi tra equipaggi della navi e forza da sbarco.
La prima fase
dell’esercitazione, denominata Combat Enhancement Training/ Force
Integrated Training (CET/FIT), ha avuto lo scopo di perfezionare
le singole unità della nazioni in
addestramenti di pattugliamento, poligoni di tiro con armi
portatili, ricognizioni e posti d’osservazione. La seconda fase,
denominata Tactical Exercise (TACEX), ha coinvolto tutta la Landing
Force (LF) nello svolgimento di un atto tattico anfibio (Raid Anfibio)
con proiezione a terra di mezzi operativi nelle prime ondate di sbarco
ed alcuni mezzi logistici nelle successive ondate.
Le nazioni
europee hanno così contribuito:
ITALIA: nave
“CAVOUR” con a bordo tutti
gli staffs del CATF e CLF, compresi gli augmentees di altre nazioni; la
Landing Platform Doch (LPD) “SAN GIORGIO” con a bordo tutta la LF; il
cacciatorpediniere “CARABINIERE” con funzioni di scorta del convoglio e
nave “ETNA” con funzioni di rifornimento carburante; vi erano poi vari
assetti ad ala rotante (EH101, SH3D, AB 212) e circa 200 uomini della
LF.
SPAGNA: LPD
“JUAN CARLOS”, nave “NUMANCIA”, un plotone RECON e 4 aerei AV-8.
OLANDA: nave
“ROTTERDAM”, circa un plotone per la LF, un plotone RECON, vari
augmentees per il CLF.
TURCHIA: nave
“OSMANGAZI”, circa un plotone per la LF e vari augmentees per il CLF.
FRANCIA: un
plotone solo nella fase CET/FIT.
Altre nazioni
con vari vari augmentees per il CLF.
Fonte Rgt. Lag. "Serenissima"
AL VIA ESERCITAZIONE 'EMERALD MOVE 2016'
29 settembre 2016 -
Dal 3 al 14 ottobre,
nelle acque del mar Tirreno centrale e presso il poligono di Capo
Teulada, si terrà l'esercitazione "Emerald Move 2016" (Ermo 16): un
evento addestrativo internazionale cui partecipano le Marine delle
Nazioni che aderiscono alla European Amphibious Initiative (Eai),
coordinata dalla Marina militare italiana, con uno schieramento di circa
4.000 uomini e donne impegnati sia a bordo delle unità navali, sia a
terra.
L'Italia partecipa con nave Cavour, sede di comando e controllo della
costituita forza anfibia, nave Carabiniere, nave San Giorgio, il
sommergibile Venuti, una aliquota di 400 fucilieri della Brigata Marina
San Marco e 71 lagunari del Reggimento Serenissima di Venezia. Gli altri
Paesi partecipanti sono la Francia con una nave e 200 marines, l'Olanda
con una nave e 117 marines, la Spagna con due navi e 400 marines, la
Turchia con una nave e 80 marines, il Regno Unito con 28, il Portogallo
con 90 ed il Belgio con 121 marines.
All'esercitazione parteciperà anche una componente aerea composta da 9
velivoli AV8B Plus (italiani e spagnoli) e da 18 elicotteri di vario
tipo imbarcati sulle unità navali. L'obiettivo finale dell'addestramento
congiunto tra le diverse Marine e diverse forze da sbarco è quello di
"raggiungere una piena integrazione ed operatività in grado di esprimere
una forza anfibia europea".
CONCLUSA L’ESERCITAZIONE ERMO 2016.
SINERGIA, INTEROPERABILITÀ E CAPACITÀ ANFIBIA EUROPEA
Un evento in cui dieci Stati membri dell'European Amphibious Initiative
hanno condiviso forze navali e anfibie, capacità di comando e controllo
per esprimere una forza anfibia multinazionale europea
14 ottobre 2016 -
Si è conclusa
l'esercitazione Ermerald
Move
2016 che
ha visto il dispiegamento di oltre 3000 uomini
e donne,
provenienti da 10 Paesi europei, nelle acque del mar Tirreno
centrale e
sui poligoni sardi di Capo Teulada.
Un
evento in cui dieci stati membri dell'European
Amphibious Initiative hanno
condiviso forze navali e anfibie, capacità di comando e controllo
per esprimere una forza anfibia multinazionale europea, in grado di
intervenire ovunque ve ne sia necessità, in sinergia e all'interno di
operazioni sotto egida NATO o
a guida dell'Unione Europea.
Dal 3 al 14 ottobre,
le marine di Italia, quest'anno Host Nation dell'evento, Francia,
Olanda, Spagna, Turchia, Regno Unito, Portogallo, Belgio, Finlandia e
Svezia hanno dato seguito, per la seconda volta, al progetto
EAI per
ricercare un'interoperabilità e capacità
anfibia expeditionary,
certi che lavorando in stretto contatto, soprattutto in tempi di pace,
si potrà contare in futuro su una forza multinazionale europea
impiegabile ovunque necessario. Un forte segnale di volontà, efficienza
e integrazione.
Un'esercitazione tutta a guida italiana. A condurla il Comandante in Capo
della Squadra Navale, ammiraglio di squadra Donato Marzano, (OCE -
Officer Conducting Exercise), con gli uomini e i mezzi messi in campo
sono stati impegnati a bordo delle unitUna Forza anfibia al Comando del
contrammiraglio Salvatore Vitiello (CATAF L'Italia ha partecipato con
nave Cavour, sede di comando
e controllo della costituita forza anfibia, nave San Giorgio, nave Carabiniere,
il sommergibile Pietro Venuti, un'aliquota di circa 400 fucilieri
della Brigata Marina San Marco e
71 Lagunari del Reggimento Lagunari Serenissima di
Venezia.
La Francia con
la LHD FS Mistral e 200 marines, l’Olanda con
la LPD HNLMS Rottherdam e 117 marines, la Spagna con
la LHD SPS Juan Carlos I, la FFG SPS Numancia e 400 marines, la Turchia
con la LST Osmangazi e
80 marines, il Regno Unito con
28 marines, il Portogallo con
90 marines, il
Belgio con
121 marines, Finlandia e Svezia con
uomini di staff.
Sul terreno, nel poligono di Capo Teulada, ove i fucilieri e marines che
si sono addestrati e integrati nelle varie tecniche e procedure di
movimenti tattici, il comando della forza da Sbarco è stato affidato al
Contrammiraglio Cesare Bruno Petragnani (CLF – Commander Landing Force),
Comandante della Brigata Marina San Marco di Brindisi.
Operazioni navali
complesse, attacchi aerei sulla flotta, minaccia di sommergibile, sorveglianza econtrollo
sui mari circostanti
sono stati i temi addestrativi che hanno coinvolto gli equipaggi in
mare, mentre per le truppe a terra l'addestramento è stato reso ancora
più interessante dalle condizioni metereologiche poco favorevoli, che
sono state il valore aggiunto nel compimento della missione assegnata,
fatta di assalti anfibi dal mare, movimenti tattici sul terreno e
neutralizzazione di tutte le insidie messe in campo dalle controparti,
in linea con il tema addestrativo che si è sviluppato su due principali
fasi.
La prima fase caratterizzata da attività schedulate con difficoltà
crescente, si è conclusa il 7 ottobre con la visita del Capo
di Stato Maggiore della Difesa, il Capo
di Stato Maggiore della Marina e
altre autorità civili e militari, italiane e straniere dei paesi che
hanno preso parte all’esercitazione, accompagnate dal Comandante in Capo
della Squadra Navale.La seconda fase, invece, strutturata su uno
scenario di crisi simulato, ha visto la task force anfibia addestrarsi
tatticamente, con lo scopo di rafforzare integrazione, interoperabilità
e procedure. In particolare alcune delle missioni prese in
considerazione comprendevano simulazioni di attività con implicazioni di
carattere umanitario, politico e militare, come ad esempio l'evacuazione
di non-combattenti (Non-combatant Evacuations Operation - NEO) da zone
di crisi e la contestuale attivazione di una evacuazione di feriti
condotta solo con l’ausilio di velivoli attrezzati (Casualty Evacuation
- CASEVAC).
Capacità "Expeditionary" della forza da sbarco dell'European Amphibious
Initiative, interoperabilità delle diverse forze in campo, e allo stesso
tempo capacità di sostenersi facendo leva sul supporto fornito dalle
navi in mare, sono stati gli obiettivi principali dell'esercitazione di
quest'anno, che aggiunge un altro importante tassello al progetto
strategico dell'EAI, che è quello di raggiungere una piena integrazione
e operatività in grado di esprimere una forza anfibia europea entro il
2020.
Fonte MMI
Fonte Immagini: rgt. lag. "serenissima" e marina militare italiana