ECO DEL RADUNO NAZIONALE
Premetto di non essere la persona più adatta ad emettere giudizi sul
Raduno appena concluso a San Vito al Tagliamento per il mio ruolo di
organizzatore dell'evento.
Vorrei non di meno fare il punto
su ciò che è stato questo raduno e ciò che ha lasciato.
Primo raduno dell'era
Chiapperini.
Devo dire che ero un po' timoroso
all'inizio. Le trattative con il Comune di San Vito, iniziate con il
Generale Saltini, si sarebbero interrotte con l'elezione del nuovo
presidente?
La mia paura era di essere
lasciato in mezzo a un guado. Mi sono dovuto subito richiedere.
Il nuovo Presidente si è
presentato fin dall'inizio con una vitalità sorprendente. Dico
sorprendente perché ha “sorpreso” tutti.
La voglia di fare e di rinnovare
era tanta, forse anche troppa, perché quasi tutti all'inizio siamo
rimasti storditi. Lo scossone ha risvegliato l'associazione e subito
abbiamo capito che era il momento di rimboccarci le maniche.
La prova del fuoco sarebbe stato
il Raduno Nazionale.
Riprese le trattative con il
Comune dove il Sindaco On. Di Bisceglie si presentò con una grandissima
disponibilità assecondandoci su ogni punto da noi richiesto, hanno fatto
si che questo raduno si aprisse sotto buoni auspici.
Messa in moto la macchina e
partita sotto la spinta del Generale Chiapperini, non poteva più
fermarsi.
Idee nuove, proposte,
coinvolgimento dei media (giornali e televisioni) hanno fatto si che
l'organizzazione procedesse spedita e senza troppi intoppi. Tutto questo
grazie anche alla professionalità degli addetti all'organizzazione
(Cucca, Mengo, Macchioni, Biasotto ed altri ancora) che hanno saputo
cogliere puntualmente le sfumature essenziali affinché tutto si compisse
senza spigolature.
La cittadina di San Vito ha fatto
il resto.
La presenza dei Lagunari a San
Vito non è stata dimenticata. La Caserma Dall'Armi è ancora li (per poco
ancora) a ricordarla. Il XXII Btg. Carri “Serenissima”, come più volte
ricordato dal Sindaco, è stato una presenza importante per il
territorio. Vanno ricordati gli interventi in occasione dell'alluvione
del 1966 e del terremoto che sconvolse il Friuli del 1976. Questi
interventi dei Lagunari hanno fatto si che il Battaglione venisse
nominato “Cittadino Onorario di San Vito” e che la Bandiera di Guerra
fosse decorata con la “Medaglia di Bronzo al Valore dell'Esercito”
Cittadina circondata da mura su
cui si aprono delle porte fortificate, il Duomo e i palazzi
cinquecenteschi racchiudono la Piazza del Popolo formando una deliziosa
“bomboniera”.
La Piazza del Popolo avrebbe
ospitato la cerimonia conclusiva del Raduno. Da subito il Generale
Chiapperini ci disse che non ci saremmo stati tutti o per lo meno con
molta difficoltà. Noi non volevamo credergli. Sarebbe stata riempita si
ma non all'inverosimile. Abbiamo dovuto ricrederci. Quando abbiamo preso
le misure e due giorni prima messi giù i segnali per gli ingombri,
abbiamo capito che il Presidente aveva ragione e per far stare tutti il
buon Mengo ha dovuto rivoluzionare lo schieramento iniziale.
Come sempre, le giornate che
precedono il raduno si fanno caotiche. Sembra quasi che il tempo non
basti per completare tutto. Poi, come per incanto, tutti i tasselli
vanno al loro posto giusto e il mosaico si compone.
Quest'anno sono state montate due
mostre. Una prestataci dallo SME sulla Grande Guerra allestita nella
sala “Europa” in Comune e una sui Lagunari, splendidamente realizzata da
Colasanti e Zaffin, presso la Chiesa di San Lorenzo che ha avuto un
notevole numero di visitatori (oltre 400 firme apposte al registro
visite)
La novità di questo raduno,
fortemente voluta dal Presidente, è stata la realizzazione del
“Villaggio Lagunare”. Nella piazzetta attigua alla chiesa che ospitava
la mostra, furono piantati una ventina di gazebi dove vennero esposte
opere d'arte, gadget, proiettati filmati esplicativi, prodotti
eno-gastronomici. Vanno segnalate le presenze di una mostra statica di
mezzi del Reggimento e il tendone, sempre presente durante i raduni,
della Sezione di Portogruaro che con la loro squisita e allegra
ospitalità ha dato lustro al Villaggio.
Parliamo ora delle giornate del
raduno.
Sabato 24 si è aperto con la
presentazione, in sala consigliare, del raduno che prese il via subito
dopo con la SS. Messa nel Duomo. Durante la Messa, officiata dal Vescovo
emerito Ovidio Poletto e concelebrata dal Parroco Don Roncat e dal
Cappellano del Reggimento Lagunari Don Giovanni Medeot, la sezione del
XXII Btg. Carri “Serenissima” ha donato alla Chiesa una Reliquia di San
Vito che faceva parte della Chiesetta all'interno della Caserma
Dall'Armi.
Finita la Messa, il piazza si è
svolta l'Alza Bandiera e poi la deposizione di una Corona d'Alloro al
Monumento ai Caduti.
Alla sera, sotto la loggia il
Piazza del Popolo, la Filarmonica Sanvitese ci ha donato un bellissimo
concerto iniziato con l'Inno di Mameli e concluso con l'Inno dei
Lagunari.
Il giorno dopo, domenica 25,
sveglia alle ore 4,00 per approntare le ultime cose e posizionare la
segnaletica nella zona dell'ammassamento.
Da questo momento tutto è andato
da se, come da copione.
Ammassamento sempre caotico,
allegro e festoso.
Entrata e schieramento in Piazza
del Popolo.
Molto applaudita l'entrata della
fanfara della Brigata Pozzuolo del Friuli che accompagnava una compagnia
in armi del Reggimento Lagunari Serenissima.
Nello schieramento vanno
segnalate le presenze di 7 Medaglieri del Nastro Azzurro, Medagliere
Provinciale del Fante, ben 12 labari sezionali dell'Associazione
Carristi, un drappello di Arditi in divisa della Prima Guerra Mondiale,
un drappello di Infermiere Volontarie della Croce Rossa.
Vennero resi gli onori ai
Gonfaloni di Trieste e Vittorio Veneto decorati con Medaglia d'Oro al
Valor Militare seguiti dai Gonfaloni non decorati con in testa quello di
San Vito al Tagliamento.
Gli applausi del numerosissimo
pubblico intervenuto hanno poi accolto l'entrata della Bandiera di
Guerra del Reggimento che, accompagnata dall'Inno d'Italia, prese posto
nello schieramento.
Vennero resi gli onori al
Sottosegretario di Stato alla Difesa On. Domenico Rossi che passò in
rivista tutto lo schieramento scortato dal Generale Cilli comandante
della Brigata Pozzuolo del Friuli e dal Generale Chiapperini Presidente
Nazionale dell'A.L.T.A. Sulla tribuna delle autorità spiccavano le
figure del Generale Ficuciello e del Generale Buscemi oltre ad altre
personalità civili e militari.
I discorsi di rito furono aperti
dal Sindaco di San Vito On. Di Bisceglie che ha ricordato ancora una
volta come i Lagunari erano di casa a San Vito e che questo raduno vuole
essere un ritorno. San Vito abbraccia i Lagunari, ha detto il sindaco, e
la splendida partecipazione di pubblico è la dimostrazione tangibile di
come questi militari sono rimasti nel cuore della gente di San Vito e di
tutto il Friuli per il loro impegno nel sociale a favore delle
popolazioni.
Il Generale Chiapperini, dopo
aver letto il messaggio del Capo dello Stato, ha ribadito che grazie ai
Lagunari e alla loro preparazione specifica è stata debellata la terza
guerra mondiale e che dopo il disfacimento del Patto di Varsavia i
Lagunari hanno continuato il loro compito nei diversi teatri operativi
nel mondo sconvolti da guerre operando per la pace. Questo è costato al
reparto un grave tributo di sangue ed ha ricordato il Capitano Massimo
Ficucielli e ìl Caporal Maggiore Matteo Vanzan caduti in Iraq e il
Capitano Riccardo Bucci morto in Afganistan. L'associazione, ha
continuato il Presidente, è la giusta e doverosa continuità con il
Reggimento e che la cooperazione fra i Lagunari in armi e quelli in
congedo è sempre molto stretta, prova ne è l'esercitazione congiunta
“DELTA 2016” che si terrà per ricordare il 50° anniversario
dell'alluvione in Polesine.
L'On. Rossi, molto emozionato, ha
ricordato come San Vito ha visto il suo inizio di carriera quando nel
1974, da Tenente, ha varcato la soglia della Caserma F.lli Dall'Armi. A
San Vito si è sposato e suo figlio ha mosso i primi passi, quindi i suoi
primi e vecchi amici d'armi si trovano qui e ora sono in piazza per
acclamarlo. Ha ricordato il valore della Patria e che ogni persona ha il
dovere di custodire e promulgare. Questi valori si vedono qui oggi, ha
detto l'onorevole, racchiusi nei petti di tutti gli intervenuti e ai
Lagunari in armi invita loro di essere fieri di indossare una divisa e
di rappresentare la Nazione in tutti quei territori martoriati dalle
guerre portando la pace e mettendosi a disposizione della popolazione
tenendo alto il Tricolore e il buon nome dell'Italia.
Si è poi proceduto alla consegna
della Bandiera alle sezioni di Camponogara, Marcon, Verona e XXII Btg,
Carri “Serenissima”.
A termine della cerimonia la
sfilata finale di tutti i mezzi e le sezioni davanti alla tribuna
d'onore. Sfilata molto ben riuscita per l'ordine e la compattezza delle
sezioni. A chiudere la sfilata, che è durata la bellezza di 55 minuti, è
stata la sezione ospitante del XXII Btg. Carri “Serenissima” con lo
striscione “ARRIVEDERCI A
VITTORIO VENETO 2018”.
A cerimonia conclusa le varie
sezione si sono riunite per consumare il rancio. Chi ha preferito
prenotando locali in zona e chi ha optato per la tendostruttura di
Madonna di Rosa.
Al rancio sotto il tendone, alla
presenza di oltre 600 lagunari e famigliari, sono stati distribuiti alle
autorità intervenute alcuni omaggi ricordo della bellissima giornata.
Come ho detto in apertura, non
voglio emettere giudizi, lo faranno certamente gli altri. Dico solamente
che qualche sbavatura e incomprensione c'è stata e mi rammarico per
questo assumendomi tutte le responsabilità del caso, ma voglio far
presente che, assieme ai miei collaboratori e a tutta la sezione,
abbiamo fatto il possibile affinché questo XI Raduno riuscisse e
riuscisse bene.
A voi l'ardua
sentenza........SAN MARCO!!!!
Il Presidente della
sezione
XXII Btg. Carri “Serenissima”
Lagunare – Carrista
1° Cap. Fabio Sorini