Sicut Leones e considerazioni su eco del raduno di F.Sorini
Egregio Fabio (n.d.r.
Sorini, Presidente della Sezione XXII Btg. Carri) buon giorno,
dopo aver letto
avidamente e con molta curiosità il libro "Sicut Leones", acquistato
durante il rancio dello scorso 11° raduno, in quel di San Vito al
Tagliamento, volevo contattarti per
dirti le mie modeste impressioni, su quanto letto e su quello che
hai scritto nel sito. Nel lontano 1975 mi sono diplomato P.I. presso
l'I.T.I.S. G. Marconi di PD senza tanta voglia di studiare. In quel
tempo, però, volevo essere arruolato nei Parà ma, non avendo completato
le visite obbligatorie supplementari, l'esercito Italiano ha pensato "bene"
di inserirmi nel protocollo dei Lagunari. Il 14.05 dello stesso anno, è
giunta la fatidica cartolina d'arruolamento, con incarico 98. Dopo aver
fatto il CAR alla Matter, facendo parte del 2° C., sono stato assegnato
alla CTA di S.Andrea (l'isola dei pirati) del Reggimento Lagunari
Serenissima. Tutto questo per dirti che abbiamo 2 anni di
differenza....ma abbiamo molte affinità operative. Devi sapere che a
quei tempi ero uno scavezzacollo; sono stato (ma lo sono ancora con
qualche secondo in meno) un mancato campione di atletica leggera nei
100,200 e 400 piani. Non ho fatto domanda per frequentare il corso AUC e
me ne sono pentito. Dopo questa breve disquisizione di quel periodo,
torniamo al libro che ho potuto leggere, in tre puntate senza non
ripensare alle tue e alle mie avventure. Tutto ciò che è
avventura a volte rischio e
disputa, ha sempre animato in me, provocazione
e un
fascino particolare, come nei
racconti e negli articoli di guerra che hai narrato. La mia particolare
attenzione va ai primordi del 2° conflitto mondiale, dove il glorioso "XXII°
Battaglione Carri d'Assalto M.re
Coralli" del nostro Esercito (con i mezzi messi a disposizione a quei
tempi), dal 1935, ha fatto da apripista alle forze corazzate....ed ecco
il XXII° entrare in campo.... La storia del Battaglione, nato sotto le
ali del "Leon", è stata piena di sconvolgenti, ristrutturazioni e
traversie che nella sua definitiva collocazione e definizione, ha
portato scompiglio e reconditi sentimenti di ribellione, rancori e
dispiaceri tra i suoi militari ma sempre leali, fedeli e obbedienti. La
vostra cara ed amata caserma dall'Armi, culla di valorosi uomini che
hanno cercato di renderla bella ed accogliente e... ci sono riusciti, è
stata modello per tante altre. La nostra gente ha sempre capito
riconoscendo ai Lagunari, piena fiducia, salda amicizia, rispetto e
sicuro vanto nel considerarli suoi. La difesa e la sicurezza del
territorio e delle sue coste, è stata nei secoli, ad appannaggio dei
"Fanti da Mar" che con capacità operative e spirito di adattamento
indiscutibili, ha dimostrato fierezza ed amor Patrio. La nostra
specialità è unica assieme (ndr.) ai Marò del BTG. S.Marco che si
distinguono dagli altri, per determinazione e perseveranza nel compito a
loro affidato. Quello che traspare in maniera evidente, alla fine del
tuo racconto, è il rammarico (provato da tante traversie ristrutturali e
destinazioni della Vostra specialità carri) per non essere stati
riconosciuti da subito come il XXII° Btg. Carri "Serenissima", sezione
di specialità, trovando collocazione nell'A.L.T.A.. Caro Fabio penso
però che ci volesse un po di tempo perché le cose si maturassero e ben
oliate e digerite, dopo lungo tempo, entraste (merito indiscusso del
Generale Assenza) a far parte del Reggimento con giusta causa (n.d.r.).Detto
questo, consiglio il tuo libro a chi come me non conosceva il XXII° e
spero che molti di quelli che hanno militato nel BTG, lo abbiano
perlomeno visto (se non letto), sicuramente da parte mia, lo consiglierò
a chiunque vorrà saperne di più. Bella e interessante la rassegna
fotografica, la spiegazione precisa e dettagliata sui carri mi ha
entusiasmato. Riguardo invece al raduno di San Vito, è stata una
gioviale e piacevole giornata, mai noiosa o pesante; le coreografie e le
mostre, i servizi e la logistica proposti, sono stati impeccabili,
sottolineata e documentata anche dal servizio fotografico completo
inserito nel sito. Il rancio non poteva essere più degno e completo di
quanto offerto e le hostess e i camerieri (sia civili che in divisa
Scout) efficienti, educati e professionali; insomma tutto e tutti
perfetti. Penso che la manifestazione, dovrà essere presa d'esempio per
i prossimi raduni. Che altro dire che tu non abbia scritto del nostro
presidente Nazionale, il Generale L. Chiapperini? L'ho conosciuto
personalmente in quel di Ferrara l'8 Maggio al raduno con i Marò e ho
potuto constatare la sua grande professionalità e la sua immensa
umanità. Stai tranquillo, lui è il presidente giusto per A.L.T.A.,
non ci abbandonerà e ci sosterrà sempre....è un Grande!!!!.... Ora che
anche voi avete il vostro Labaro e la vostra Bandiera, esponeteli con
fierezza, conservateli con orgoglio e amateli come tutti noi "Lagunari".
Viva il XXII° evviva l' A.L.T.A..... Alla voce...
San Marco!
Antonio Longhin
p.s. .....dimenticavo, il brevetto da paracadutista l'ho preso il
28.09.'80.......