Il capo di stato maggiore della difesa ha visitato la brigata marina san
marco
“La Brigata Marina San Marco costituisce, nell’ambito dello Strumento
militare nazionale, una vera e propria nicchia di eccellenza,
riconosciuta a livello internazionale per l’alto grado di operatività
che essa garantisce, in un efficace connubio interforze”. Queste le
parole del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio
Graziano, che ha visitato oggi a Brindisi la Brigata anfibia
accompagnato dal Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio Valter
Girardelli. Il Generale Graziano incontrando il personale ha definito la
Brigata “un complesso multidisciplinare di proiezione, sul mare e dal
mare, forte delle caratteristiche intrinseche delle Forze Marittime,
come la flessibilità tattica, la versatilità strategica, la gradualità
di intervento, nonché la modularità e la sostenibilità logistica”.
“Queste caratteristiche- ha ricordato il Vertice militare - hanno
portato, negli ultimi decenni, i fucilieri di Marina ad offrire un
contributo importante alla pressoché totalità dei Teatri operativi
operando efficacemente anche in situazioni di emergenza nazionale grazie
alla connotazione duale dei propri mezzi e sistemi disponibili come
avvenuto recentemente durante l’intervento in Italia centrale, nel
soccorso alle popolazioni colpite dal sisma dello scorso anno e
nell’emergenza maltempo, e il concorso alla cornice di sicurezza del
G7”.
Facendo poi una panoramica sulla situazione internazionale, con
particolare riferimento all’area del Mediterraneo, il Generale Graziano
ha evidenziato: “Affrontiamo oramai costantemente, sul fronte Sud
dell’Europa, una situazione di complessa emergenza causata dalla caotica
e violenta destabilizzazione degli assetti istituzionali in paesi come
Libia, Siria e Iraq. Crisi che continuano ad alimentare, nel
Mediterraneo, l’imponente ed ineludibile fenomeno migratorio irregolare,
sempre più connotato dal carattere emergenziale e dal profilo
umanitario. Tale situazione favorisce il proliferare ed il radicarsi di
network criminali, fortemente competitivi e flessibili, non di rado
collegati ad ambienti radicali islamici”.
“Alla luce dell’importanza che ha per il nostro Paese il Mediterraneo –
area la cui rilevanza strategica è sottolineata proprio nel Libro Bianco
– è quanto mai necessario continuare ad investire sulla capacità
nazionale di proiezione dal mare: settore in cui l’Italia dispone di
un’eccellenza che solo poche nazioni sono in grado di fornire”.
L’obiettivo è la costituzione di una Brigata anfibia interforze
prontamente impiegabile che dovrà essere in grado di assolvere
tutte le funzioni di combattimento e supporto al combattimento connesse
con le operazioni anfibie, attraverso l’impiego di unità di manovra,
combat support e combat service support.
“È indispensabile operare con tutte le risorse che il Paese ci mette a
disposizione, integrandole, ottimizzandole e usandole al meglio”. Ha
concluso il Capo di Stato Maggiore della Difesa.
Fonte SMD
Il Capo di SMD salutato dal Col. Lag. Giovambattista D'Alessio