Operazione "alpha storm 3"
Prima del debriefing ecco alcune note sulle
capacità operative di questi teams durante
la missione ALPHA STORM.
UNLOCKED - AREA SERVER
Giusto due righe su richiesta di tanti team che
hanno preso parte alla missione, rimasti affascinati e stupiti dei
sistemi informatici presenti in area operativa.
Non il solito pc spento e non funzionante che
esisteva come simulacro nell’obj, ma un sistema che poteva cambiare in
“tempo reale” gli scenari e le condizioni della storyboard iniziale.
Partiamo!
Gli operatori impegnati nelle varie aree avevano un
compito particolare e sensibile.
Il download da alcuni server con informazioni
riservate e criptate.
Durante la fase di pianificazione furono inviate
delle schede “Alpha” programmate appositamente per “dialogare” con i pc
all’interno delle varie aree.
E realmente succedeva questo.
Sui terminali é stato caricato un software che
lavorava su due livelli :
1. Riconoscimento di unità non autorizzate e quindi
blocco del sistema (per intenderci non potevi accedere con chiavi usb
casuali e forzare);
2. Autorizzazione al download dopo una procedura
online di verifica e posizione dei dati.
Gli operatori andavano a interagire in tempo reale e
avevano una finestra utile di 7 minuti per poter lavorare indisturbati,
senza che il terminale mandasse al
sistema principale l’allarme di violazione e, da qui, far intervenire
operatori nell’area.
La cosa che anche in questa edizione ha stupito, é
stata la bellissima interpretazione di alcune ptg che, durante la fase
di hacking, hanno modificato i log per
non far riconoscere l’ accesso ai file, e hanno modificato all’interno
le analisi stesse, creando “una storia sulla storia” incastrando
realmente operatori in campo
e renderne altri “puliti”.
Tutta questa magia, per alcuni, si é legata anche
alle loro storie di copertura che prevedeva una tale tipologia di
lavoro. GRANDI!
Veramente complimenti ragazzi
Estratto da un feedback ricevuto da una ptg MET
DELTA operante nei settori ONU / NATO :
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Operazione Alpha Storm debriefing
MET DELTA 03-3 by Johnny e by Avio
Ci sono luoghi che ci mettono alla prova: ci
aggrediscono, ci spogliano, ci rendono difficile ogni passo eppure al
tempo stesso ci sostengono, ci invitano ad andare avanti e ci ricordano
di quanto la natura sia in grado di decidere per noi.
Alpha Storm è un viaggio avventuroso nel cuore di
una terra la Sardegna, che non fa sconti, come la sua gente, ma che allo
stesso tempo regala amicizia e grandi emozioni.
Ecco la nostra avventura:
06:00 sveglia, colazione, preparazione e
partenza, la pattuglia MET DELTA 03 è OPERATIVA
08:30 dopo varie difficoltà, dovute al
terreno ed alla vettura scelta, arriviamo in area operativa
09:00 infiltrazione in A.O.
10:30 arriviamo sul punto di osservazione per
LV4 - 32 S 544686 4377579
11:30 dopo una attenta analisi
dell’obbiettivo carpiamo informazioni sul cambio turno che avverrà alle
14:00.
12:30 In attesa del cambio turno effettuiamo
un’ulteriore Recon della zona: decidiamo quindi di dividerci in due
pattuglie, CHARLIE(Chiaro e Rico) e JULIET(Johnny e Aviatore), per
effettuare un ingresso stealth nell’obbiettivo
CHARLIE entrerà il più velocemente possibile mentre
dalla zona nord/ovest dell'obbiettivo
(32 S 544611 4377603) JULIET si dirigerà
dalla parte opposta (32 S 544622 4377346) e da un
punto di osservazione alto, in modo tale da tenere d’occhio tutta la
zona.
13:45 Inizio dell’operazione LV4, la
pattuglia CHARLIE con maestria discende la montagna in modo rapido e
silezioso. Arrivati sull’obbiettivo trovano “solamente” una batteria
missilistica e
non l’obbiettivo designato, quindi essendo in campo
ostile decidono comunque di minare la stessa per diminuire le forze
nemiche
14:00 Le parti sono invertite, CHARLIE fa da
osservatore e JULIET si precipita verso l’obbiettivo arrivando dalla
parte opposta. Purtroppo al loro arrivo il cambio turno è stato appena
effettuato e
si ritrovano in una parte di bosco tra due strade
nemiche (32 S 544624 4377487), quindi decidono di attendere.....
nel mentre ispezionano la zona.
14:30 Dopo una attenta analisi scoprono la
porta che da l’accesso a LV4, anche se ormai irraggiungibile dato il
forte pattugliamento e lo sfavore della luce diurna, inoltre scoprono
due casolari, dei quali assieme alla triangolazione con CHARLIE ne
trovano le coordinate esatte. Comunichiamo con il campo base: uno dei
due edifici ha una strana tettoia blu.
16:00 Dopo una difficoltosa fuga
dall’infiltrazione JULIET si ricongiunge con CHARLIE, quindi il nostro
TL e il CARTOGRAFO si confrontano per decidere la nuova tabella di
marcia.
16:30 Riprendiamo la marcia verso il nostro
nuovo obiettivo, andremo verso il punto di osservazione per effettuare
una recon approfondita degli edifici appena visti. Quindi seguendo la
costa della montagna proseguiamo.
18:00 Dopo aver tentato di trovare altri
sentieri inesistenti arriviamo finalmente al punto di osservazione (32
S 544393 4378191) quello più alto in modo tale da non essere visti!
Scattiamo varie foto della zona, documentiamo la
presenza di vari operatori e comunichiamo le coordinate di tutto quello
di cui possiamo prendere nota, inclusi alcuni punti già noti come i
missili ed altri confermati come i due edifici. Uno dei due edifici, si
rivela essere una base Nato, lo capiamo dalle bandiere…… ne abbiamo
conferma dal comando generale
18:30 Il nostro team leader ci ragguaglia sul
nuovo obiettivo, BACKUP, un piccolo edificio ma ben sorvegliato
contenente un pc da dove dovremo scaricare dei dati. L’unica
informazione che ci da è che l’obiettivo è dietro la montagna alle
nostre spalle, quindi cominciamo la salita
19:30 Siamo sulla cima della
montagna (32 S 545203 4378061), il cartografo e il team leader si
confrontano sulla strada migliore da prendere, dovrebbe esserci un
sentiero a metà costa. Dato che siamo prossimi all’imbrunire si
consigliano anche con noi per evitare disagi durante la discesa, nessuno
obietta, si parte.
22:00 La discesa è veramente impervia, anche
se un po’ ce lo aspettavamo, ormai il sentiero è un vago ricordo e
cerchiamo delle nuove soluzioni. L’unica possibile.... scendere fino a
valle dove c’è un fiume, lo seguiremo fino a trovare la via più breve
per l’obbiettivo.
23:30 Finalmente arriviamo al fiume (32 S
545632 4378184) prosciugato dal caldo e proseguiamo nel letto del
fiume stesso recuperando tempo prezioso.
00:30 Siamo a circa 300 metri dall’obiettivo
(32 S 545874 4377861), quindi decidiamo di fare un piccolo bivacco per
rifocillarci e riposarci un po’ per poi arrivare all’obiettivo freschi e
concentrati.
01:30 Suona la sveglia, ci sistemiamo e
subito carichi partiamo verso il nuovo obiettivo, prima cosa risalire la
montagna.
03:45 Incredibilmente troviamo un sentiero
una breve ma ardua salita (32 S 545738 4377809) che rapidamente
ci porta direttamente sopra il nostro obiettivo.
04:30 Arrivati In prossimità dell’obiettivo(32
S 545801 4377659) cominciamo a sentire le voci delle guardie, quindi
il nostro passo si fa più lento ed i nostri movimenti più cauti;
cominciamo ad osservare i loro movimenti per capire il momento migliore
per entrare in azione.
05:10 Le guardie tentano di ingannarci
facendo finta di andarsene, probabilmente avranno sentito qualche rumore
provenire dalla nostra direzione e provano a tenderci un’imboscata
tornando subito all’obiettivo, ma il nostro osservatore è stato molto
prudente ed ha capito le loro intenzioni quindi rimaniamo immobili sui
nostri posti pronti all’incursione.
Se ne vanno, è il momento di entrare in azione
velocissimi ci appostiamo in due fuori dalla casa, mentre gli altri due
entrano, uno documenterà tutto ciò che vede e l’altro scaricherà i dati.
I due operatori all’interno notano anche una valigetta, la aprono e
trovano il REAGENTE SHADE, ne recuperano una prova e una volta fatto
tutto il necessario, velocemente ci dileguiamo nel bosco da
dove siamo arrivati.
5:45 Ormai siamo lontani dall’obiettivo che
resta comunque visibile, siamo in un punto sicuro, quindi comunichiamo
al comando il successo dell’operazione ma anche l’avvistamento di un
nuovo casolare, anch'esso edificio NATO oltre a una stazione radar.
Considerato l’orario e l’estrema difficoltà nel
risalire la montagna senza illuminazione, decidiamo di attendere le
prime luci dell’alba per effettuare una recon approfondita e documentata
del casolare.
07:30 Recon effettuata, missione terminata!
Ci dirigiamo verso la nostra zona di esfiltrazione
MET DELTA 03 OVER
In conclusione un torneo certamente impegnativo ma
altresì denso di emozioni, dove nulla è stato lasciato al caso: dalla
splendida e ricca scenografia alla presenza importante e continua della
contro. Siamo orgogliosi del nostro operato e della sinergia del team
che pur essendo sempre perfettibile ci ha permesso comunque di non
venire mai individuati e svolgere buona parte dei compiti assegnati
superando anche i numerosi ostacoli naturali.
Se invece che 24h ne avessimo avute a disposizione
36 sarebbe stato davvero l'ideale per la trategia stealth che abbiamo
adottato.
Nel complesso davvero una meravigliosa
avventura!