Il 6/11/2017 si è celebrata la
tradizionale Messa in ricordo e suffragio del Cap. Lag. Massimo
Ficuciello e del Gen. C.A. Alberto, quest’ultimo ad un anno dalla
sua scomparsa. La splendida Abazia di San Nazzaro della Costa, ricca
di pregevoli affreschi e luogo di predicazione di santi come San
Bernardino da Siena, all’interno di un parco adiacente al Cimitero
ove riposano le spoglie di entrambi, ha ospitato l’avvenimento,
organizzato dall’A.L.T.A. - Sezione di Roma, con il Presidente Lag.
Dott. Simone Pallotta, costante ed infaticabile presenza e preziosa
collaborazione. La giornata fredda ed uggiosa ha accolto i numerosi
partecipanti, autorità civili e militari e loro rappresentanti,
Associazioni d’Arma, del Nastro Azzurro con i loro labari, il
Presidente Nazionale ALTA Gen. D. Luigi Chiapperini e Sig,ra, il
giornalista Dott. Fausto Biloslavo, il Presidente Assoarma di Novara
Gen. Cerniglia, rappresentanti delle crocerossine. La funzione
religiosa è stata officiata dal Cappellano Militare Padre Mariano
Asunis, frate minore, vicino alla Famiglia Ficuciello sin dai
tragici accadimenti del 2003 in Nassirya dove lui era in loco come
Cappellano Militare. Sotto la sua attenta, scrupolosa ed amorevole
regia ha impresso un etereo bagliore nello spirito dei presenti
dando sollievo e ristoro al dolore terreno che queste circostanze
determinano.
Precedentemente alla funzione religiosa il
picchetto del Reggimento “Nizza Cavalleria” di Bellinzago Novarese
ed i familiari: la Sig,ra Berta, il figlio Corrado, il Gen. Carlo
Maria Crainz, fratello della sig.ra Berta hanno reso, in forma
privata, gli onori sulle tombe dei congiunti in un momento di
intensa preghiera e raccoglimento.
Alle 11,00 è iniziata la funzione, resa
viva, solenne, partecipativa e coinvolgente dal canto caldo e
melodioso di Padre Mariano, aiutato dalle sue possenti corde vocali.
Sull’altare, da un lato il lanciere della
Cavalleria in servizio e l’alfiere dell’ALTA della Sez. di Roma con
il labaro, a rappresentare il presente ed il passato, e dall’altro
numerosi labari delle Associazioni d’Arma.
Padre Mariano ha ricordato, in
raccoglimento, le figure di Massimo ed Alberto, persone “speciali”
ed esempi di vita, insieme a tutti i caduti ed i feriti in missioni
di pace o teatri operativi.
Le due letture liturgiche sono state lette
da una Crocerossina e dal Lanciere di Cavalleria mentre il Vangelo
da Padre Mariano. Nell’Omelia il frate minore, coinvolto
emotivamente nel ricordo dei travagli vissuti dalla famiglia
Ficuciello, prendendo spunto dalle parole del Vangelo, è riuscito ad
aprire i cuori all’amore, alla speranza di vita in nome ed onore di
chi ci ha lasciati. Emozionanti i cari ricordi personali che ha
voluto condividere come esempi di amore eterno: Il papà fornaio, che
giornalmente sfornava il pane, lo rivive nell’eucarestia, e l’anello
che porta al dito, fusione di quello nuziale e del 50° del papà.
Ha voluto ringraziare di cuore le
crocerossine che in silenzio ed abnegazioni si sono tanto spese ad
aiutare i militari, nelle passate missioni estere nella quali ha
partecipato. Ed ancora i giornalisti, inviati di guerra, che hanno
lavorato per divulgare le notizie con professionalità ed
obiettività.
Dopo la Comunione, Corrado, invitato da
Padre Mariano, ha preso la parola per un saluto. Commosso ha
ringraziato tutti i presenti per la partecipazione e Padre Mariano
per le sue parole che gli hanno fatto riaprire il cuore ad una nuova
speranza, una rinnovata luce e gioia di vivere.
La benedizione solenne a chiusura. A
seguire si è formato un corteo con i labari in testa, seguito dai
sacerdoti e familiari e dai presenti che dall’Abbazia è giunto sul
luogo di sepoltura. Il Presidente della Sezione di Roma Dott.
Pallotta con Il presidente Nazionale Gen. D. Chiapperini hanno
deposto una composizione floreale in omaggio a Massimo ed Alberto.
Padre Mariano ha recitato con i presenti preghiere per i defunti.
Prima del termine della commemorazione
funebre, la Sig.ra Berta con la sua consueta grazia, eleganza e
composto dolore, ha ringraziato di cuore, visibilmente commossa
dall’affetto di tutti i presenti.