Una riflessione su "Villa Triste"
Ascoltando casualmente la televisione, sentivo tra i
commenti della voce narrante e con mia viva sorpresa, il termine “villa
triste”. Subito, essendo la locuzione molto familiare nell’ambito dei
vecchi Lagunari, alcuni dei quali pensano si tratti di un neologismo
esclusivo, mi si drizzarono le antenne ed aumentai l’attenzione per
capirne di più. Prima però di continuare, indico per i più giovani, per
coloro che della località di Villa Vicentina (Ud), ne sanno poco o nulla
o per coloro che questo luogo non risveglia niente, affinché si sappia
che in questo sito aveva sede il nostro soppresso Battaglione Anfibio
“Isonzo”.
Un trecentocinquanta/quattrocento “scalmanati
lazzaroni”, come ci definiva con affetto il mio Comandante, allora
Tenente, il fu Gen. Div. Raffaello Graziani. Facente parte integrante
del Reggimento Lagunari Serenissima, il Btg. Anf. “Isonzo” fu la
trasformazione in unità di fanteria anfibia dell’Esercito Italiano, del
celeberrimo Battaglione San Marco (“sciolto” in quel tempo e poi
ripristinato e che seguirà una sua strada indipendente nella Marina
Militare).
Coloro che servirono in quel reparto di fanteria
lagunare di stanza nella sperduta località friulana, si ricorderanno che
era - ed è - abitudine e vezzo, direi con una punta di auto
commiserazione, definire il luogo, “Villa Triste”. Per altro si dava per
scontato che l’«Isonzo» fosse un cosiddetto “battaglione di punizione”,
cosa assolutamente priva di fondamento ma così gratificante nel poterlo
propalare ai non addetti.
Allora, ai tempi, intuii che tale denominazione era
stata affibbiata a detta ubicazione, dai Lagunari ivi acquartierati - un
piccolo villaggio, in verità - a causa delle sue caratteristiche di
desolante isolamento. Da immaginarsi per ragazzi di vent’anni, la gioia
nel dipanare le loro “libere uscite”, in tale eremitica area. O
semplicemente … in tale “tristezza”. Da quest’ultimo termine nascerà
“Villa Triste”. Potrebbe! Ma potrebbe anche essere così come ve la do io
di seguito: quando il Battaglione San Marco prese casa a Villa
Vicentina, siamo il 10 marzo 1948, i Marò erano gli stessi appena venuti
fuori dalla seconda Guerra Mondiale. I termini e le espressioni, i
luoghi comuni, erano ancora quelli usati durante il conflitto. E qui mi
scaturisce indirizzato dallo storico programma televisivo del quale
sopra raccontavo, un lampo che collega questo soprannome ad una serie di
avvenimenti che hanno in comune la terminologia: un’altra “Villa
Triste”. É probabile, molto probabile, anzi verosimile, che i nostri
Marò, avessero nella memoria, quest’altra “Villa Triste”.
Con la dizione “Villa Triste”, veniva indicato il
luogo, una villa, uno stabile, dove le SS tedesche e poi la Milizia
Volontaria per la Sicurezza Nazionale, imprigionavano e torturavano gli
oppositori.
Di “Ville Tristi” ne esistevano parecchie. A Genova,
Milano, Trieste, Roma e Biella. Negativamente molto celebre quella in
Via Bolognese di Firenze, presa in “gestione” dalla cosiddetta “banda
Carità”. Mario Carità riunì un insieme di criminali che per fruire
dell’amnistia, accettarono di confluire nelle Forze Speciali tedesche.
Si mormorava allora, che molti di questi “volontari”, fossero affetti da
problematiche mentali e che esercitassero con particolare sadica
attitudine, la loro mansione di torturatori. Nell’avvicinarsi a Firenze
da sud del cosiddetto “fronte di liberazione”, Il capo banda Mario
Carità, lasciò la città e salì la penisola fino a Padova, quindi operò
nella città veneta ma in seguito, nel 1945, presso la località di
Castelrotto (Bz), in un conflitto a fuoco venne ucciso da saldati
americani.
Mi si perdoni la “dissertazione ed il disquisire”,
ma storicamente per un insieme di coincidenze e nella convinzione di non
esser molto distante dalla “consecutio” degli accadimenti di quei tempi,
mi è piaciuto dire la mia sull’origine della definizione “malinconica”
del paesino, Villa Vicentina, per noi “Villa Triste”, che ventenni ci
vide vagare tra i suoi angoli in tanta deprimente “tristezza”.
San Marco!
Lag. Dino Doveri
Villa Vicentina