I Dragoni di Genova si addestrano in uno scenario ad
alta intensità
Il Reggimento “Genova Cavalleria” (4°) ha concluso
nei giorni scorsi un ulteriore fase addestrativa di specialità nell’area
esercitativa del Cellina-Meduna (PN). Il secondo squadrone esplorante è
stato interessato a sviluppare attività tattiche a livello plotone, con
l’impiego di blindo “Centauro “, in uno scenario ad alta intensità
mediante l’impiego del sistema di simulazione “SAAB BT 46”.
Le capacità individuali e di reparto, continuamente migliorate con
l'addestramento, garantiscono la necessaria preparazione
tecnico-professionale ed etica per l'assolvimento del compito assegnato
alle moderne unità della Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli”.
In tale contesto, l’attività svolta, si inquadra in un ciclo di
esercitazioni che hanno impegnato il “Genova Cavalleria” allo sviluppo
dei procedimenti tecnico-tattici tipici delle unità di Cavalleria,
finalizzati alla piena operatività in scenari ad alta intensità inseriti
nell’ambito della Capacità Nazionale di Proiezione dal Mare.
L’utilizzo dei sistemi di simulazione soddisfa l'attuale necessità di
sviluppare un modello addestrativo adeguato alle mutate esigenze di
approntamento delle unità e al tempo stesso rispettoso dell’ambiente.
All’esercitazione ha assistito il Comandante della Brigata di Cavalleria
“Pozzuolo del Friuli”, Generale di Brigata Lagunare Giovanni Parmiggiani,
coadiuvato dal Comandante del “Genova”, Colonnello Igor Torti. Il
Reggimento “Genova Cavalleria “ (4°) è l’unica unità dell’arma di
cavalleria inserita nella Capacità Nazionale di Proiezione dal Mare di
cui la “Pozzuolo del Friuli” è la principale fornitrice degli assetti
Esercito per la Difesa.
Fonte SME