Giorno dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze
Armate
L'Esercito "entra" a Trieste per i 100 anni dalla Vittoria
Celebrato a Trieste in Piazza Unità d’Italia il
“Giorno dell’Unità Nazionale” e la “Giornata delle Forze Armate”, evento
che quest’anno ha assunto maggiore significato a 100 anni dalla fine
della Grande Guerra e con la formale chiusura del programma
istituzionale di commemorazioni del Primo conflitto mondiale.
Le celebrazioni, iniziate a Roma con la deposizione di una corona
d’alloro al Sacello del Milite Ignoto, presso l’Altare della Patria, da
parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato
dal premier Giuseppe Conte, dal Ministro della Difesa, Elisabetta
Trenta, dai presidenti di Senato e Camera, Maria Elisabetta Alberti
Casellati e Roberto Fico, dal Capo di Stato Maggiore della Difesa,
Generale Claudio Graziano, dal Capo di Stato Maggiore dell'Esercito,
Generale di Corpo D'Armata Salvatore Farina e tutti i vertici delle
Forze Armate, sono proseguite presso il Sacrario di Redipuglia per
rendere un doveroso omaggio ai Caduti, deponendo una corona d’alloro.
Nello stesso momento, il Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti
Casellati, ha compiuto il medesimo rituale presso il Sacrario Militare
dei Caduti d’Oltremare di Bari.
Il momento culmine della giornata è stato rappresentato dalla
manifestazione in Piazza Unità d’Italia a Trieste dove, alla presenza
del Presidente della Repubblica, si è sviluppata una commemorazione a
più fasi con l’intento di associare alla rievocazione storica alcune
delle specificità della Forza Armata di oggi, rappresentate dai reparti
dell'Esercito schierati tra i cittadini triestini. La conclusione è
stata sancita dal tricolore disegnato in cielo dalla Pattuglia
Acrobatica dell'Aeronautica Militare. Particolarmente emozionante l’Inno
di Mameli intonato dai cantanti del gruppo musicale “Il Volo” e la resa
degli onori finali al Presidente della Repubblica con la salva di 21
colpi di cannone.
Ringraziando per la loro odierna presenza i rappresentanti delle nazioni
che parteciparono al conflitto, il Presidente della Repubblica ha
sottolineato che “celebrare insieme la fine della guerra e onorare
congiuntamente tutti i Caduti significa ribadire con forza tutti insieme
che alla guerra si preferisce sviluppare amicizia e collaborazione, che
hanno trovato la più alta espressione nella storica scelta di
condividere il futuro nell’Unione Europea.” Mattarella ha poi voluto
ricordare che “mentre celebriamo questo importante anniversario, 5.600
militari italiani sono impiegati all’estero in missioni di pace delle
Nazioni Unite, dell’Alleanza Atlantica, dell’Unione Europea. Ad essi si
aggiungono quasi 8.000 militari impegnati sul territorio nazionale; a
tutti loro esprimo la più ampia riconoscenza e la vicinanza del Paese.
Grazie per quello che fate e grazie alle vostre famiglie.”
L'arrivo a Trieste dei Bersaglieri ciclisti e dei Cavalleggeri di
Firenze, ha concluso idealmente il progetto "l'Esercito Vince", la
rievocazione della marcia trionfale dei reparti dell'Esercito che
all'atto della firma dell'Armistizio, dopo il successo nella battaglia
di Vittorio Veneto, entrarono, liberandole, a Trento e Trieste.
Fonte SME
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