ad adria una santa Messa in ricordo dei lagunari
defunti
Con una S. Messa celebrata dal parroco, mons.
Antonio Donà e accompagnata dai canti del Coro Edelweiss, come da
consuetudine, la sezione ALTA di Adria si è ritrovata per ricordare i
propri soci defunti: Giancarlo Bertocco, al quale è intitolata la
sezione, Ezio Rondina, Gianni-Orfeo Manfrinato, Enzo Naccari, Giovanni
Tosetti, Franco Rossi, Fabrizio Fioravanti, Vincenzo Renesto e i
lagunari caduti nelle missioni di pace, Massimo Ficuciello, Matteo
Vanzan, Riccardo Bucci
E a conclusione delle manifestazioni della Grande Guerra, si è inteso
altresì rivolgere un pensiero pietoso a tutti coloro che nella guerra e
nelle guerre sono state vittime innocenti. Carlo Passarella, le cui
spoglie, deposte nel sarcofago durante la cerimonia del 21 ottobre,
rendono ancor più sacra, più cara e maggiormente degna di rispetto e
attenzione la chiesa di S. Nicola – Monumento ai Caduti.
E nel nome di Passarella tutti i giovani polesani e adriesi che hanno
avuto la loro vita spezzata. In particolare, coloro che risultarono
dispersi, dei quali non fu mai ritrovato il corpo e che non ebbero
nemmeno il conforto di una cristiana sepoltura. Tra costoro un pensiero
commosso all’adriese Ivo Bergamasco, ed altri come lui, morto sul Monte
Belmonte il 3 giugno 1916, durante la battaglia del Cengio. Colpito da
una granata, di lui non rimase traccia.
E’ un dovere di riconoscenza nei loro confronti. Mantenere vivo il
legame con chi ci ha preceduto per essere ispirati a ideali di pace,
solidarietà, e amicizia, è un tratto distintivo che ci deve guidare
nella vita quotidiana. Et ipsi vivent, sono le parole volute dal vescovo
mons. Rizzi sul timpano di S. Nicola. Sì, essi vivranno nella misura in
cui noi ne coltiviamo ed alimentiamo la memoria.
Lagunare Paolo Rigoni