naja che fu
Lag. Francesco Fabris
Nato a Umago (Istria) nel 1946. Triestino
d’adozione, poi milanese.
Allego alcune note relative al servizio
militare, assolto a Fano (C.A.R.) e in seguito a Venezia Lido
(Reggimento Lagunari Serenissima, Compagnia Trasmissioni).
1. Le date significative del periodo del
servizio militare
20.1.1966 Mi arriva la cartolina precetto per
la visita di leva.
16-18.02.1966 Visita medica e attitudinale a
Udine. Rinvio della partenza per motivi di studio fino al 1971 (anno
della laurea).
28.01.1972 Iniziano le partenze del I°
contingente 1972.
01.02.1972 Mi arriva la cartolina precetto:
presentarsi il 4 febbraio al 28° Reggimento Fanteria Pavia C.A.R. a
Fano.
04.02.1972 Alla caserma Paolini di Fano. In
quel periodo le Marche sono tormentate dal terremoto.
26-27.03.1972 Assegnato al Reggimento Lagunari
Serenissima, Compagnia Trasmissioni. Con la tradotta vado da Fano a
Venezia. Poi con il mototopo da Santa Lucia al Lido. Incarico TFSG
(telefonista stenditore guardafili).
27.06.1972 Dopo il corso, esame di TFSG:
idoneo con 20/20.
29.09.1972 Allarme Drowsy Dog.
09.10.1972 Cambio del colonnello: il
col. Lauria subentra al col. Coppola.
23-28.10.1972 Esercitazione Black Widow a Ca’
Zacchi.
27.11.1972 Allarme Quick Train.
19.01.1973 Cena dei 100 giorni del I°
contingente 1972, a Mestre.
10.03.1973 Esercitazione Wintex ’73.
17.03.1973 Mi sposo con Anna a Milano (licenza
matrimoniale dal 14.03 al 03.04.1973).
10.04.1973 Congedo.
2. Servizi armati e servizi di sala alla
Caserma Pepe e dintorni
“Il servizio militare è un’ozio senza riposo,
dove il facile diventa difficile attraverso l’inutile”. È uno dei tanti
aforismi relativi alla naja e, come si sa, le massime contengono spesso
un 50% di verità, che non è neanche poco.
La parte dell’aforisma che contesto in modo
assoluto è la prima, perlomeno per quanto riguarda i miei 380 giorni
trascorsi con i “mao” ai polsi.
Come TFSG, ho annoverato nel periodo 68
servizi di sala fono (turni di 24 ore), più 91 servizi armati, così
distribuiti:
·
30 p.a.o. (picchetto armato ordinario)
·
13 guardie montanti (quelle di 24 ore)
·
30 guardie notturne
·
10 guardie diurne
·
5 ronde
·
3 picchetti armati straordinari (visita di generale a 4
stelle, cambio del colonnello, picchetto funebre)
Aggiungiamo un allarme Drowsy Dog, un campo a
Ca’ Zacchi (esercitazione Black Widow), un allarme Quick Train,
l’esercitazione Wintex 73, più il corso di TSFG.
Tralasciamo il conto dei servizi di corvè, ma
teniamo invece in considerazione i giorni di licenza e i giornalieri,
che sono ammontati, considerando anche le frazioni di giorno, a 131 (con
i giornalieri, andavo e tornavo da Trieste, con treno, autostop o
macchina, anche se non si sarebbe potuto lasciare il Presidio di
Venezia). In licenza, mi recavo alternativamente a Milano (fidanzata) e
a Trieste (genitori e amici). Gran finale: negli ultimi giorni,
matrimonio a Milano e licenza matrimoniale (avevo 26 anni e un posto di
lavoro in caldo), con viaggio di nozze in Sardegna.
In definitiva, quando non dormivo o non ero in
licenza, avevo sempre in mano il Garand o il telefono al Centro
Trasmissioni (o una scopa).
3. I colonnelli
Nel periodo del mio servizio militare, si sono
avvicendati due colonnelli. Ricordo entrambi con piacere. Il col.
Coppola era un sostenitore delle tradizioni dei Lagunari. Un ricordo
personale del col. Lauria: venuto a conoscenza del fatto che ero
laureato in matematica, mi chiese se ero disposto a dare lezioni a suo
figlio, un ragazzo educato e simpatico, ma un po’ debole con i numeri,
cosa che feci. Tengo a sottolineare che il colonnello mi pagò le lezioni
impartite.
4. I fratelli di naja
Ho gli autografi di quasi tutti i miei
fratelli di naja, cioè i lagunari di leva della Compagnia Trasmissioni
di Venezia Lido del I° contingente 1972. A pochi giorni dal congedo,
infatti, mi sono sposato e i commilitoni come dono di nozze mi
regalarono un libro, che posseggo ancora (“Gehlen la spia del secolo”,
di Cookridge), con tutte le loro firme.
Eccole, così come le ho decifrate
Elio
Anziutti
Maurizio Ariabis
Baratto
Livio
Bassich
Giuseppe Baù (caporale)
Luciano
Bazzi
Bianchi (caporale)
Pietro
Bicciatto
Pasquale Bolognese
(caporale)
Ferdinando Cangiano
Stelio
Caporalini
Giorgio
Cavalera
Cargnelutti
Sergio
Comuzzi
Paolo
Furlan
Battista
Gesuato
Leopoldo Giro
Giampiero Girotto
Mattellicchio
Gianni
Milan
Luciano
Peressutti
Fabrizio Pinton
Giorgio
Puppett
Giuseppe
Zaramella
Mancano Biasutti, Bullo, Giuseppe Cenati,
Madiolo, miei fratelli di naja che probabilmente erano in licenza (o in
cpr, o in infermeria).
Silvestro Forabosco, Ernesto Giacomini e
Pillinini, invece, avevano cominciato da trasmettitori e in seguito
erano stati trasferiti ai battaglioni.
Segue la fotocopia delle firme dei
trasmettitori del I° 72.