esercitazione federata A.L.T.A. - Esercito Italiano
"delta 2019"
1ª Fase
esercitazione tattica
Debriefing Squadra TFS (ALTA Sez.
Bergamo)
Operazione DELTA 2019 - 09-10 maggio
2019
Arrivati Mercoledì notte con una pioggia
battente, fortunatamente alloggiati in struttura pneumatica fornita
dalla protezione civile dell'Associazione Lagunari. Al mattino abbiamo
aiutato i colleghi ALTA a mettere in acqua i mezzi nautici che sarebbero
poi serviti nelle operazioni di infiltrazione, ed abbiamo atteso
abbastanza a lungo di essere imbarcati per il nostro caposaldo, che si
trovava appena usciti in mare aperto su un isolotto posto alla destra
del porto mercantile di Venezia.
Il briefing pre-operazione a cui abbiamo
partecipato non è stato particolarmente esaustivo, abbiamo ricevuto un
numero di cellulare da chiamare in caso di emergenza, un segnale da fare
con torcia, ma non un canale radio con cui tenere le comunicazioni con
il gommone comando. Purtroppo....... da segnalare che il punto in cui ci
hanno sbarcato non era il punto segnato sulla mappa, bensì la parte
opposta dell'isolotto.
Le indicazioni di missione ricevute indicavano
che:
-
dovevamo presidiare il suddetto isolotto
-
posizionare una "carica esplosiva" che sarebbe poi servita per far
saltare il canale come rappresaglia in caso di interferenze al nostro
traffico di armi.
Ora di inizio missione 16.30 +2 zulu con
partenza scaglionata, prima Enrico, Daniele e Calogero con due gommoni e
dopo 30 minuti io, Alessandro e Pietro. Un pò di patema poichè
nessuno di noi aveva mai messo piede in posizione tattica su di un
gommone. Tuttavia con i consigli del pilota, nome di battaglia "OXY" ci
siamo messi sdraiati sui bordi del gommone che ha cominciato a planare
sull'acqua.
Sbarco in AO dopo circa 40 minuti, il luogo è
un isolotto di arbusti pieno di chiazze di fango più o meno libere
dall'acqua. Iniziamo la ricognizione del posto decidendo di piantare il
campo base al limite degli alberi. Si piega un poco l'erba alta per
formare una sorta di cuscino tra il terreno e la tenda (tutto ciò si
rivelerà poi inutile o comunque non efficace). Successivamente
recuperiamo una sorta di boa in plastica arancione alta 150 cm e larga
80 cm circa, che utilizzeremo come tavolo, poichè una zona asciutta o
almeno libera dall'acqua non c'era. Purtroppo camminando attorno alle
tende abbiamo abbassato il terreno facendo così affiorare altra l'acqua.
L'ambiente piuttosto ostico ed inospitale,
aveva purtroppo un terribile nemico, che poteva in qualche modo minare
le nostre operazioni..... le ZANZARE, centinaia di zanzare, erano
dappertutto. Parlavi e mangiavi e te le trovavi in bocca, fortunatamente
eravamo dotati di repellenti che puntualmente utilizzavamo ma erano
quasi inefficaci, le infami ci pungevano pure attraverso le mimetiche.
Pronti e operativi ci apprestiamo per la
difesa, minando con due granate legate a fili di inciampo i punti di
accesso da cui sarebbero probabilmente arrivate le forze d'attacco,
piazzato poi il panetto di esplosivo in maniera tale che chi lo avesse
raccolto avrebbe innescato un ulteriore granata.
Pianifichiamo i giri di ronda, due pattuglie e
una a riposo comunque in collegamento radio e in "pronto impiego",
Pietro e Alessandro nella zona dello sbarco mentre Enrico e Calogero
nella zona boschiva immediatamente dietro il campo base con turni da due
ore.
La prima attivazione scatta quasi subito,
verso le 23.30 +2 zulu, sentiamo rumore quasi certamente un gommone
nelle vicinanze, la pattuglia di pronto impiego esce a pattugliare
la zona a nord dell'isola, non raggiungiamo il mare a causa di
numerosi acquitrini ma comunque ci allontaniamo di parecchio, ma
restando comunque in contatto radio e facendo qualche segnale luminoso
(luce verde) di tanto in tanto, per stimare la posizione della pattuglia
in zona sbarco.
Raggiungiamo la zona e diamo il cambio alla
prima pattuglia che va al campo base, ampi giri di ronda con nulla da
segnalare fino alle 02.00 +2 zulu torniamo nuovamente al campo base dopo
aver ricevuto il cambio.
Tempo di fare un caffe caldo sulla nostra boa
arancione, quando riceviamo comunicazione radio dalla pattuglia in zona
sbarco che sente rumori di numerosi motori di natanti, effettivamente
poco dopo li sentiamo anche noi al campo base, sono le 02.45
+2 zulu e si riattiva anche la terza pattuglia.
Traditi dai motori prima e dalla luce notturna
poi, notiamo perfettamente sul canale la sagoma nera di almeno un
gommone in avvicinamento. Sono esattamente nel mezzo del canale,
pagaiando superano la zona sbarco, a quel punto parte l'ingaggio
tiriamo qualche raffica in direzione delle sagome che si muovono
accendendo di tanto in tanto una torcia (siamo in 4 ) le due sagome si
allontanano e noi perdiamo il contatto visivo. Dalla nostra posizione ci
è parso che si siano rifugiati in una qualche insenatura del canale.
Decidiamo di tenere una pattuglia attivata sulla zona sbarco oltre a
quella posta sul limite del bosco.
Torno al campo base convinto che un attacco
arriverà sicuramente dal bosco o almeno io avrei fatto così ma tutto
tace.
Ore 04.00 +2 zulu ci mettiamo in branda
nessuna attività per circa una mezza ora, quando viene ingaggiato un
terzo natante,
già attivati da prima, per la squadra di
incursione non v'è stato scampo, sono arrivati esattamente da dove erano
arrivati i primi,
ingaggiati a pochi metri dalla riva non hanno
messo piede a terra la loro missione è fallita e il caposaldo difeso
dallla Tactical Fighter Squad dell'ALTA Bergamo è rimasto inviolato.
Ore 06.00 +2 zulu è l'alba, smontiamo il campo
e ci imbarchiamo per il ritorno alla caserma "Bafile".
Fine operazione
2ª Fase
esercitazione di protezione civile